La riva dei pensieri

Il vero motivo


Quel che ho descritto nel post precedente non riflette del tutto ciò che in quel mattino sentivo veramente dentro di me. L' attenzione era in realtà  più discotinua e confusa di quanto possa apparire. La consapevolezza del bello che mi circondava era indebolita da una quantità di altri fattori, completamente estranei e slegati dal contesto. Stavo prendendo coscienza di un fatto determinante, eppure trascurato: sono andato in vacanza portandomi inavvertitamente dietro me stesso: il lavoro, le relazioni sociali e familiari, persino alcune trascurabili trepidezze.E' davvero facile alleviare o dimenticarmi davanti a descrizioni musicali, pittoriche o letterarie, magari in luoghi e contesti lontani. Mentre a casa indugio su problematiche pertinenti alla quotidianeità. Ecco questi pensieri non mi hanno abbandonato in modo determinante. Nei giorni di navigazione nulla è intervenuto a rammentare che i miei occhi sono intimamente collegati e non sezionabili a un corpo e a una mente che mi seguono ovunque vada e che prima o poi affermeranno la loro presenza in modi capaci di minare, addirittura di negare, il senso di quanto i miei occhi vedono.Là, in mezzo al mare, ero libero di concentrarmi sulle immagini di una vela espansa dal vento, di un cielo sempre diverso e di ignorare al tempo stesso il compito, assai più ampio e sfaccetato del vivere. In quei giorni di navigazione corpo e mente si sono dimostrati compagni alquanto umorali. Il primo aveva difficoltà a riposare, si lamentava della volubilità del tempo e delle difficoltà improvvise. La seconda a volte era incline all' arrendevolezza, ad una impalpabile malinconia. Purtroppo mi è difficile conservare la memoria di alcune apprensioni che siano maestre per i giorni a venire e tornato dalla navigazione la prima cosa a scomparire dai miei ricordi è stato proprio il tempo trascorso a elucubrare sul futuro stesso; ossia  il tempo vissuto in un luogo diverso da quello in cui dimoro.Questa visione di una nuova destinazione e quella postuma del ricordo racchiudono una forma di purezza: in entrambe è il luogo stesso a fare da protagonista.Pare insomma che la mia capacità di essere presente in uno spazio raggiunga il grado massimo di attendibilità quando sono in grado di affrontare la sfida di doverci essere fisicamente e non con la fantasia.La cornice musicale è una esecuzione, seppur con continue metamorfosi anche jazzistiche, ben articolata e interpretata da innumerevoli esecutori strumentali.  Elaborazione notistica forgiata su una sorta di moto perpetuo concertata dalla successione degli accordi, rendendola coerente melodicamente. L' ascolto può delinearsi diverso da quel che attendiamo invece è schematizzato sempre su sette accordi per tutta l' esecuzione.  In definitiva, la melodia in un primo momento appare un motivo tanto ascoltabile quanto solito, tuttavia ha una grammatica notistica di distintiva tenerezza eufonica e monodica, che concede all’uditore una situazione psicologica di suasiva mitezza. Il percorso che conduce ai colori autunnali dell' intera melodia è una sinuosa corona, una caratteristica acustica che riporta a una tanto esile quanto inesorabile malinconia. .