La riva dei pensieri

Quarant' anni


D' accordo da un paio di mesi ho compiuto quarant' anni. Probabilmente è la circostanza giusta per programmare una sosta e fare un' analisi, una verifica sugli anni trascorsi. O forse no? Quasi quasi è meglio stendere un velo pietoso, e mettermi ad ascoltare un po' di musica e distrarmi dall' indagine. Ma non posso mi sentirei in colpa e allora giù a bastonarmi.Se seguissi il concetto filosofico del taoismo non mi troverei nel sentiero giusto, ma di certo starei percorrendo un sentiero.Ho la contezza che di fronte alla Natura sono poca cosa nonostante la ricerca della conoscenza sia costante, ma non basta.Sì, è vero sono soddisfatto nel lavoro, nelle relazioni sociali, ma ora mi viene il dubbio: la fine di quel sentiero che ho imboccato darà una risposta esaustiva alle mie domande esistenziali?Lotto perchè tutte le decisioni non diventino certezze che poi si dissolvano al primo impedimento.Lascio che mente e cuore si abbandonino alla realtà a volte armoniosa e altre volte rude, ma costantantemente solerte e coscienzioso per non occludere i suoi spazi a tutte le emozioni.I luoghi e le mete da raggiungere sono molteplici e devo curare la sicurezza per acquisirle. Forse è l' unico tesoro che m' interessi anche se una leggera malinconia accarezza l' anima dipingendo i sogni e ogni prospettiva dei desideri.Lungo il tragitto qualcosa dovrò abbandonare con dolore, certamente! Ma continuerò a veleggiare senza precludermi luoghi e spazi concreti o sentimentali. Sarà un modo per convivere con la ricerca morale del bene, che mi diventerà amica.In fondo 40 è solo un espressione numerica che beffa materialmente il corpo, ma arricchisce l' animo da tutte le impressioni, da tutti i sorrisi, dalle coccole ricevute e date, magari dalle parole non dette che lasciano l'amaro in bocca.Di certo il regalo più bello che ho ricevuto sono i visi che ho incontrato, la mani che mi hanno accolto con una carezza, ma anche quelle che hanno ferito ma tutte hanno creato quel che sono arricchendomi in tutti questi anni.Ci sarà, però, una nuova alba come tante che ho intravvisto lungo le rotte che ho seguito e nuove avventure faranno parte del mio bagaglio.La melodia che imbastisce la cucitura narrativa di questa settimana si dirama in modo semplice con una coerenza cristallina dalla cadenza travolgente. Brano lucente di grande complicazione interpretativa acceso da un'ininterrotta vivacità pentagrammatica. Esaminando la stesura musicale con maggior attenzione si nota il ricorso ad una tecnica esterna alla tradizione musicale della fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo (i penetranti contraccolpi cacofonici conseguenti dall' effetto alternante dei tasti) o di un archetipo fantasioso del Maestro che sfugge alle regole della tonalità pianistica ma segue con competenza la tecnica e lo spettro sonoro della chitarra iberica. Buon ascolto.