La riva dei pensieri

Quanti interrogativi!


Mi ha sempre incuriosito il fatto che la mia nascita sia avvenuta proprio in questa Isola e i questa Città dove vivo, insieme a due Persone che chiamo mamma e papà. Ho la convinzione  che la vita non sia una casualità e che tutti gli accadimenti posseggano una accezione ben delineata e che ognuno di noi ha una collocazione precisa nelle cose del mondo. Spesso mi sono fatto questa domanda stringente, e mi sono così tanto illuso da poterla allontanare dalla psiche. In effetti, come gli struzzi, mettevo il capo sotto la sabbia  (e come dice la mia collega di filosofia: "Occhio che lo struzzo mette la testa sotto ma fuori in bella vista e ben servito gli rimane il sedere"! (Adoro la saggezza popolare). Oggi quell' esigenza responsiva è molto più impellente. Ho la contezza che la risposta non possa venire dagli altri. perchè le parole non basterebbero a mettermi il cuore in pace. No! Ho sempre messo in subbuglio la mia anima, perchè ogni giorno voglio pormi domande e cercare nuove risposte nella ricerca continua, veleggiando nelle rotte del mondo e trovare sempre nuove meraviglie come dei doni di Dio o in qualsiasi altro modo lo vogliate chiamare, a me piace così anche se non intendo codificarlo in una religione per rispetto verso chi ha un opinione e un credo diverso dal mio.  Da tempo mi domando anche: " E se fosse tutto un sogno"? Beh se è un' illusione tutto si svelerà non cercando di intendere o credere che oramai ho quasi tutto acquisito, e i miei interlocutori liberi di dire la loro. Forse presento un atteggiamento cinico, o forse esagerando nella pratica della libertà ho imparato ad amare quella del prossimo e a far sì, sempre di più, che amare qualcuno non è disgiunto dalla sua libertà, anche di errare, di farsi male fino alle estreme conseguenze. So qual'è il destino dell'altro? Ma se non so nemmeno qual'è il mio. E allora anche ora che scrivo, la domanda si ripresenta e non posso far altro che navigare in questo mare di interrogativi, avendo in cuore una meta ma godendomi ogni onda che accarezza le fiancate della mia vita e le rade che mi accolgono nelle necessità. Vivo nel presente con il passato nel cuore e il futuro sulla punta delle dita.Il brano che Vi sottopongo all' ascolto manifesta una lettura compositiva intrisa di note cangianti e velocissime che rievocano l'ondeggiamneto d'ali di un uccello. Improvvisamente s' incuneano linee melodiche spaccate silenziosamente che spronano dipinti fantastici quasi magici. Come se il pentagramma si focalizzasse su una visione  onirica costruita da mete sconosciute, forse pericolose e irragiungibili. Il finale riporta ad un ritorno alla realtà delicatissima e separata dalla illusione. Buon ascolto.