La riva dei pensieri

La guerra non esisterebbe se...


"...Forse l'amore tornerà da noi Forse una sera, a cavallo di una primavera. Ah che bel momento, il tempo di vedersi di nuovo I fiori non sono mai stati così belli..."Noi siamo “uno, nessuno e centomila” di pirandelliana memoria. Nella nostra essenza esistono tanti angoli che non conosciamo. Possediamo, inoltre, quell' attitudine autentica, quella pregevole gemma  che dimora in noi e che avremmo il dovere di mettere in luce, con tenerezza e razionalmente, come in un procedimento alchemico. Noi, invece, trascorriamo l' esistenza imitando gli altri, a sostenere congetture e modelli altrui, utilizziamo modi di dire consolidati e luoghi comuni, facciamo di tutto per snaturare quell’essere unico che siamo per diventare fotocopie sbiadite di cose trite e replicate, di vite già vissute. Siamo noi stessi ad architettare  le barriere, a creare modelli entro i quali agire, valutandoci con rigore, ponendo in essere intenti che spesso vanno contro la nostra vera identità. Dovremo avere la consapevolezza di giudicarci benevolmente, di accogliere nel nostro bagaglio esperenziale tutte quelle emozioni che si propongono come le onde del mare che accarezzano le dune, ci sfiorano e lentamente si allontanano e cominceremmo gradatamente ad amarci, a superare le frontiere, gli ostacoli  e le pressioni sociali e politiche che abbiamo spesso incamerato in modo sublimale, ad oltrepassare  le colonne d’Ercole del nostro Ego per apprendere parti non scandagliate della nostra personalità. Sono certo che in questo modo i nostri occhi apprezzeranno nuovi orizzonti di pace, sentiremmo i profumi di questa imminente primavera e non il tanfo delle armi e il rumore delle case distrutte. Sentiremmo un' emozone nuova. Ecco perchè la guerra non esisterebbe se seguissimo con coraggio, con verità, con dignità la nostra Umanità.Per questa settimana ho scelto una canzone datata 1965 in una versione rivisitata e interpretata da una eccellente duo. L' opzione è dettata dal fatto che il testo è stato elaborato da Makhno Sophie, francese di origine ucraina e e il pentagramma musicale da Monique Andrée Serf anche lei francese ma di origini russe. Buon ascolto.