La riva dei pensieri

Un passo in più


Nel momento in cui reputo di essere giunto ad un porto sicuro.Quando acquisisco il convincimento che quel che possiedo sia adeguato per sempre. Se mi adagio sulle cose acquisite e penso di aver navigato abbastanza nella vita, allora comprendo che è l' attimo di stringere forte la mano di chi mi sta accanto e tentare nuovamente di alzare le vele verso nuove avventure. In fondo mi rendo conto che amare più volte non è poi così difficile, che l' esistenza è fatta di progressive mete dove gli orizzonti esistenziali diventano meravigliosi. Questo mi consente sempre di essere una persona incline a molteplici soluzioni, cercando, però, di non perdere di vista la vera morigeratezza della dignità comportamentale.Velatamente tra mille volti riesco a percepire di essere fortemente motivato a ritrovare esistenze perse se non altro per riuscire a mettermi alla prova su tutto cio’ che sento. Di fronte ad un nuovo paesaggio getto l' ancora sulla rada della quotidianeità per riempire di sensazioni l' anima e non intendo fermarmi, anzi proseguo con più lena senza aver paura di perdere quello che ho visto, senza temere di piangere, perché nelle lacrime potrebbe essere il sale della vita.Il brano musicale in sottofondo è un pregevole andante dall' intelaiatura che rammenta il tardo rinascimento del seicento ma che stranamente coglie una vena romantica (lo avvicino all' Adagio di Albinoni). L' esecuzione pentagrammatica è indirizzata unicamente ad una performance solistica dando la sensazione di improvvisazione con sviluppi del contrappunto che giungono ad armonie temerarie: nessun equivoco, et les jeux sont faits, direbbe un buon croupier. Buon ascolto