La riva dei pensieri

Un viaggio


Narro dei miei accadimenti perché i pensieri non si perdano nella solitudine. A volte le parole pronunciate assumono una forma e una sostanza diversa da quelle pensate.Narro di me per trovare o negare conferme, per la presunzione di lasciare delle verità, per la necessità di ritrovare qualcosa rileggendomi. Parlo di me per non negare asserzioni e convincimenti, per seguire con dignità il percorso esistenziale. Quindi per ascoltarmi. Ma a volte non trovo il coraggio e la scusante è la mancanza di tempo e mi dico che ascoltare l'essenza  diventa un lusso, e non un dovere o una necessità.Possibile che tutte queste cose insieme non siano sufficienti  a spingermi a farlo? E se penso di ascoltarmi troppo? Che succede quando penso  e dimentico le correnti esterne? Come ci si ritrova, a volte, a non saper uscire da sé e confondersi?Il viaggio dentro me stesso non deve impedire agli altri di entrare, né a me di uscire.La traccia musicale che propongo ha una sua propria riconosibile identità. Le occasioni compositive appaiono un divertimento personale dell' autore, probabilmente utilizzate anche per scopi didattici. Alcune sonate sono brevissime, come appunti scritti su un pentagramma non definitivo come a determinare una scrittura più ampia. Due  o tre movimenti si accostano tra di loro con normali regole di affinità tonale  o di contrasto temporale, di carattere e di tempo. Buon ascolto