La riva dei pensieri

Giovani di ieri e di oggi


La gioventù contemporanea appare dissimile, ma in un certo senso non molto lontana dalla mia generazione. Si distingue solo perché il cosmo sociale in cui vive è in costante trasformazione. I miei allievi adolescenti hanno la disponibilità di attrezzi e strumentazioni tecnologiche che incrementano le capacità potenziali e aumentano gli spazi comportamentali, in base alle specifiche inclinazioni, meglio o peggio dei loro coetanei di una volta. La gioventù di ogni tempo è collegata alla socialità in cui ha vissuto e vive e ne decodifica diritti e doveri,  probabilmente esulcerando, irritazioni e dispiaceri. La storia insegna che la supremazia politica e l' antagonismo cercano di impadronisrsi dello loro idee e sfruttarle. Ma  non sono ingenui, e a loro volta ne appofittano con astuzia. La mia generazione e quella dei nostri padri e nonni erano educati alla salvaguardia e difesa della Patria; oggi, nell'era della globalizzazione, vogliono salvare la Terra. Valori generosi, quelli di allora tanto quelli di oggi. Alcuna prosapia è più abile o meno preparata delle altre. Ma ciascuna generazione è organizzata sulle fondamenta di quella che l' ha preceduta. L' espressione dei loro atti esprimono i principi istruiti: ovvero i giovani di oggi sono i nostri figli e mostrano l' educazione valoriale che gli è stata impartita in famiglia e nelle istituzioni sociali. Cadiamo in errore quando pretendiamo che ci emulino nel modo di esistere e appiattiscano le loro idee alle nostre. Per una volta non seguo il pensiero di Esiodo che nel 700 a.c. affermava di non avere fiducia nei giovani del suo tempo in quanto irresponsabili e senza rispetto verso i vecchi. Probabilmente era in tarda età e il suo giudizio veniva suggerito da una nostalgia di un' età spensierata.Il brano in sottofondo è costituito da tre battiti per ogni battuta musicale, caratteristica del valzer lento. Note che si affacciano ad un dolce romanticismo al tramonto lasciando il posto a quello nascente del Novecento. La trascrizione per pianoforte dall' originale per chitarra viene agevolata dal concertista eseguendo il movimento dettato dal pentagramma con la mano  destra in modo lodevole e con la quale esegue gli arpeggi, le scale, le armonie e le melodie; la sua tecnica produce i colori, lo stile filigranato, l’esecuzione limpida, il suono chiaro e setoso, la ricchezza dei toni, l’infinità di contrasti diversi e particolari con i quali adorna il suo delicato ricamo musicale. Buon ascolto