La riva dei pensieri

Paesaggi


Generalmente trovo affascinanti i paesaggi che incontro nei miei viaggi con l' identica repentinità e apparente disinvoltura con cui trovo calda la rena del mare e dolce il sapore del miele. Per questo motivo ho difficoltà ad immaginare di poter mutare o ampliare le mie percezioni. Ho la netta sensazione che il tutto sia stato deciso da qualità intrinseche ai luoghi che ho visitato o da particolari collegamenti all' interno della mia mente, e che dunque mi è impossibie correggere le preferenze geografiche cosi come lo sarebbe impedirmi di trovare delizioso il piatto preferito.Eppure la mia sensibilità armonica potrebbe essere meno intrasigente riguardo alle anologie che ho descritto. Spesso  trascuro certi luoghi perchè distratto da altri pensieri o non li ho considerati degni di interesse perchè mal disposto nei loro confronti. Un pizzico di attenzione in più alla sfumatura argentea delle foglie o alla struttura dei rami dei miei ulivi, potrebbe migliorare il rapporto con questi alberi; nuove associazioni potrebbero legarmi al grano del Campidano se solo mi soffermassi sul pathos di queste fragili e indispensabili spighe che chinano il generoso capo alla brezza calda dello scirocco; e riuscirei ad apprezzare meglio le gradazioni azzurre del cielo della mia Terra. La cornice musicale che contorna l' intervento  è una raccolta geniale di citazioni musicali che determina uno strano teatro sinfonico contemporaneo. Ci sono riferimenti, più simili a ladri sfacciati, a melodie e interi pezzi musicali di Čajkovskij, di Strauss e di Chopin; c'è persino un'improvvisazione jazz nel mezzo del secondo movimento, un set per violino e pianoforte; per giungere anche a riferimenti della musica di Haydn. Buon ascolto.