Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Agosto 2020

Modesta raccomandazione

Post n°942 pubblicato il 31 Agosto 2020 da gianor1
 

Sussiste in noi esseri comuni una particolare abilità per un'attività creativa che non possiamo inventare e realizzare in questo periodo colmo di preoccupazioni e di ansie. La prima indicazione è quella di seguire con fiducia quello che ci viene suggerito e consigliato dalla scienza medica, e va bene. Un'altra è non rilanciare fra i nostri contatti boiate false o fasulle come le varie chiome di Berlusconi ma molto più angosciose. Poi ce n'è un'altra ancora: cercare di essere un po' più gentili con il prossimo, visto che abbiamo tutti un bel carico sul groppone. Vanno bene anche gesti minuscoli, che servono ad alzare la qualità complessiva  delle relazioni interpersonali nella quotidianità. Descrivo semplificando un mio comportamento: se devo inviare una nota a qualcuno, la redigo con la scrittura anziché mandare un vocale. Leggere è una cosa che funziona alla velocità della luce, ascoltare viaggia a quella del suono. Scrivere è un esercizio molto più lungo che dettare: servono sintesi e un minimo di concentrazione. Dettare invece consente di essere sciatti, e si finisce per infarcire il messaggio di esitazioni e ripetizioni.Il tempo è una moneta preziosa riservata a chi redige la nota ed è importante al destinatario che lo utilizza
Se poi ritenete che quel che ho postato siano della sciocchezze, consolatevi avete perso meno tempo a leggermi che ad ascoltarmi. 


Nel viaggio attraverso i lemmi di questo intervento ho scelto la partitura di un piano concerto ed esattamente del secondo dei tre movimenti che le danno risonanza poetica.
Esso è il più vivace per reazione musicale, per la freschezza dell'ispirazione, per l'alta qualità musicale delle efflorescenze, per la singolarità dell' estetica melodica. L'insieme caratterizza in maniera indelebile il sigillo di un genio della letteratura musicale. La magia, il mistero, l' incertezza fluttuante d'un amore giovanile non hanno mai espresso, sulla tastiera, una così tempestiva traduzione, almeno che la memoria non m'inganni. Il brano si svolge in un' atmosfera trepidante di sogno e di immaginazione romantica, ma, nella parte mediana, il vivo godimento per un'esperienza pervasiva, per un inaspettato scatto dello strumento solista sul tremolo inquieto degli archi, si converte in angoscioso turbamento, definendosi nel finale, però, in suono quieto o acquiscente che, gradualmente, si dissolve.

                                                   
Appendice lessicale
Sarà una deformazione professionale ma nel lessico che sento in questi giorni sta accadendo qualcosa di grottesco. La conoscente che incontrandomi in spiaggia mi stampa due bacioni sulle gote, quell'altro, un collega, che mi parla a un soffio di distanza senza indossare la mascherina o ancora chi tossicchia o starnutisce en plen air, tutti costoro poi si giustificano con un salottiero “Scusa sai, io sono un antiCovid”.
E in quel prefisso “anti” vorrebbero condensare lo scetticismo o l'indifferenza di chi al Covid non crede, oppure semplicemente se ne infischia.
Come se uno che se ne frega altamente delle leggi razziali e dell'alleanza con Hitler e della soppressione della libertà e in generale non crede che il fascismo sia stato una tragedia e rimanga un pericolo condensasse tutta la sua ignavia nella formuletta “Scusa sai, io sono antifascista”.
Non funziona così: “anti” presuppone un impegno contrario, una opposizione, un contrasto attivo. AntiCovid sono le mascherine, lo sarà il vaccino, lo sono stati, lo sono e lo saranno i medici e gli infermieri, siano benedetti e ringraziati. Restituiamo un po' di senso alle parole, e chi cerca di baciarci sulle guance abbia il buonsenso di soggiungere: "Scusa sai, io sono un imbecille"
.


                                                      Appendice mnèstica
Alcui anni or sono Philippe Daverio venne a Cagliari per "Monumenti Aperti" e lo ascoltai affascinato.
Rammento che fece una carezza a favore di pelo: l'Asia ha una protuberanza che è l'Europa, disse, e l'Europa ha un'appendice che è l'Italia, perciò l'Asia e la Sardegna sono due continenti che si guardano. Poi prese un sorso e  mi affascinò per un'ora. Tra le tante idee che espose vi era anche quella che chiedeva l'abolizione dei beni culturali: diceva che la parola "bene" ha un gusto catastale e quindi i governi sono sempre tentati di venderne un ettaro. Bisogna fare come gli inglesi che invece parlano di heritage, eredità, e la trattano col rispetto che merita. Qualcuno che si lasciava fuorviare dal papillon e dai colori spregiudicati lo credeva uno snob, invece era addirittura una persona affabile e disponibile.
Peppino Impastato, un martire scanzonato, scrisse che la mafia è una montagna di merda. Daverio a Palermo disse che la mafia sbaglia sempre la cravatta. Volevano dire la stessa cosa. Avessimo un centinaio di italiani così saremmo europei già da un pezzo.

 
 
 

Ricco di vita

Post n°941 pubblicato il 24 Agosto 2020 da gianor1
 

In questi anni ho veleggiato attraverso mari tempestosi ma ho anche solcato onde amiche. Ho ancorato la memoria, seguendo la guida del pinàce dei miei sentimenti. A volte ho confuso la rotta perchè le lacrime hanno cancellato il tragitto prestabilito. Ho prestato attenzione alle lusinghe di sirene ammalianti correndo il rischio di essere sopraffatto da frangenti che sbattevano sullo scafo del mio corpo. Spesso ho cercato di spiegare al vento la randa della curiosità ma sono rimasto nella baia dell'equilibrio acquisito, paralizzato dal timore di non riuscire. L'acqua salmastra dell'esperienza ha suturato le ferite e ho trovato abbracci e parole amiche che hanno accompagnato l'andare quotidiano, senza le quali forse non sarei riuscito a proseguire. I compagni di viaggio si sono alternati, alcuni sono stati con me giorni ed io con loro mesi, altri solo istanti ed io con loro per tutta la vita, alcuni hanno cercato di fermare la navigazione aiutandomi a capire parte delle mie debolezze. Alcuni eventi hanno strappato i vestiti di dosso mettendo a nudo gli affanni che mi hanno ferito obbligando a combattere la fragilità e a disegnare nuove coordinate da percorrere.
I giorni sono susseguiti e, chissà, quante miglia ho percorso; la pelle ora è solcata dalle esperienze: un filo di barba orla il viso e una spolverata leggera di grigio contorna le tempie. Il dorso incurvato dai pesi severi che ho trasportato ora sono indebolite dalla fatica ma ancora reagiscono orgogliosamente.
Ora
la consapevolezza percepisce la realtà in forma e aspetto variegato, arricchita dalle tinte cromatiche di tutte le coste esplorate, anche di quelle più difficili da raggiungere, colmata dagli sguardi che ho incrociato, dalle usanze e tradizioni più articolate e poliedriche dei popoli e oggi, a questo punto della navigazione che non so proprio che punto sia, i miei occhi sorridono, alle volte un po' velati, alle volte faticando per rimanere aperti ma sono sereni, perché di poche cose sono consapevole ma di essere ricco ne sono certo, ricco di vita, del mio prossimo nel mondo.


Il contorno musicaledi questa ebdomada evidenzia la luminosità delle note che l'autore compone
per rendere quasi visibile la persistente e imprendiblie flessibilità dei fiotti d'acqua, richiedendo all'esecutrice del brano un notevole impegno virtuosistico. L'autore vede nell'acqua che scorre un simbolismo religioso, come si evince da una nota posta sotto la battuta 144, allorchè la continua dinamicità della musica si attenua e predomina una tenera, fervente ed elegiaca melodia: "... sed aqua, quam ego dabo eì, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam" ("ma l'acqua, che io gli darò, diventerà in lui una sorgente d'acqua che scaturisce in vita eterna").

                                                 
Appendice bestiale

Anche nella lettura della vicenda dolorosa di Viviana e Gioele, mamma e figlioletto trovati morti in provincia di Messina, dopo una straziante vicenda durata un paio di settimane, per qualche giorno si è affacciata l'ipotesi dei “cani feroci”, che avrebbero fatto scempio dei due sventurati. Del resto, non ci si può aspettare altro da una società che per indicare persone cattive le definisce “bestie”. In realtà le bestie esercitano la violenza solo per sopravvivere, secondo regole dettate da madre natura. Non c'è niente di feroce. Neanche negli orsi a cui in Trentino e Alto Adige si dà la caccia solo perché difendono il loro territorio dall'invasione di turisti, escursionisti, podisti e appassionati di mountain bike. Nell'immaginario collettivo lo squalo (complici alcuni ben riusciti film hollywoodiani) è l'archetipo dell'animale spietato, sterminatore di uomini. A dire il vero le vittime sono solo sette ogni anno. Pensate che le zanzare uccidono 750mila persone all'anno. Ma se volete conoscere l'animale più feroce della Terra, dovete recarvi allo zoo di New York, nel Bronx. Dal 1963 c'è un'esposizione denominata “The most dangerous animal in the world”, ovvero “L'animale più pericoloso al mondo”. L'esposizione consiste in uno specchio.

 
 
 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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