Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi del 14/09/2020

Essenza lessicale

Post n°944 pubblicato il 14 Settembre 2020 da gianor1
 

Realizzo andamenti e toni per agevolare le dinamiche che si presentano, affascinato dai sussurri del vento, dal multiforme paesaggio marino che mi circonda, saldato da fatalità e propensioni esistenziali. Arpeggio lemmi come rivoli d'acqua cristallina.
Nello stesso tempo pondero la stesura dei miei interventi per non costruire in modo artefatto e lezioso perifrasi e astrazioni consequenziali soltanto per colmare spazi e tempi.
Le ispirazioni, una volta elaborate e composte sul diario, mendico di esporle con lenezza ponderata e delicata, lasciandole libere di andare verso le destinazioni volute da chi legge. Forse per ricostruirle secondo la propria sensibilità.
Tutte mi appartengono anche se suggerite da letture antiche e nuove e così come le ho apprese cerco di donarle nello stesso modo.
Sono in costante ricerca di elementi che architettino l' immaginazione ma mi rendo conto che nei concetti e nelle tematiche niente è nuovo, nulla è diverso, altera solo il modo di concepire e ampliare gli argomenti esposti attraverso la stesura lessicale.
E con loro, per quanto ne abbia le capacità, mi rinnovo.
Per questo i desideri e i sogni sono la ricchezza che possiedo, indefinita e duttile.

La filigrana che intreccia la musica dell'intervento settimanale è assemblata con le note del primo movimento che da solo si estende oltre la metà di tutto la composizione concertistica. L'incipit allegro non troppo e molto maestoso, nel modo maggiore, dura oltre cento battute e governato da un filo conduttore effuso e categorico che resta tra le invenzioni melodiche più geniali e popolari di tutta la musica del compositore. L' artificio retorico e incontenibile di questo schema propedeutico,  peraltro non verrà replicata nel prosieguo del concerto. L'orchestrazione  è caratterizzata da una fantasia armonica ampollosa e diffusa: prodotta dagli archi e dai legni e fatta propria dal pianoforte. Le variazioni rimbalzano fra i vari settori dell'organico orchestrale sortendo esiti timbrici assai variegati e senza ombra di freni inibitori.

                                        
Appendice lessical-politica
Anni orsono la politica aveva i suoi lemmi. Alcuni erano chiari, apodittici; altri erano ambigui, ma non ingannavano nessuno perché tutti avevano concorso a renderli opinabili. Vale altrettanto per le locuzioni e gli slogan: dalle “convergenze parallele” all'“arco costituzionale”. Quelle parole, attraverso un linguaggio paraesoterico, miravano a consolidare posizioni, a stabilire distanze, a rafforzare distinzioni. Insomma, non erano soltanto acrobazie lessicali. Dalla parole della politica si è passati poi alla politica delle parole. Ne è scaturito un vocabolario equivoco, che mentre afferma nega, mentre apre chiude; e impone regole stravaganti che mascherano un assolutismo di maniera, ossia un regime di sorveglianza. Ci sorvegliano persino il linguaggio: facebook, google, twitter ci filtrano e censurano le idee. Radio e televisione fanno le fusa ai potenti. Ne è esempio sconcertante il TgConte, che una volta si chiamava Tg1. Ora è lo specchio che riflette il Narciso di Palazzo Chigi, di cui tesse ogni giorno lodi e miracoli. Per giustificare lo spreco di tanto incenso, ha dato notizia di (misteriosi) sondaggi che assegnano al premier un gradimento del 74 per cento. Se non è propaganda devo ammettere che "Giuseppi" è il più amato dagli italiani dai tempi di Benito.

                                          Appendice referendaria
In questi giorni seguendo il Tour de France viene spontaneo paragonare il proselitismo referendario con una delle sue tappe. Di Maio, capitano della squadra del Sì è in fuga, il drappello raccogliticcio del No lo insegue. La telecronaca la fanno i sondaggisti, che di ora in ora aggiornano il distacco. Entrambi i gruppi sono eterogenei, i colori delle maglie sono sbiaditi fino a confondersi: combinazioni trasversali, dicono gli inviati al seguito della carovana. Se prevarrà il Sì vincerà Di Maio, demagogo da stadio; se prevarrà il No perderà Salvini, stratega da tressette, che verrà accusato d'avere fatto il doppio gioco d'accordo con il suo vice Giorgetti. I sostenitori del No volano alto proclamandosi paladini della democrazia. Quelli del Sì volano basso e la buttano sui soldi: tagliare 345 parlamentari è un grande risparmio, sostengono. Gli esperti del calcolo infinitesimale lo hanno quantificato: corrisponde allo 0,007 per cento della spesa pubblica, pari a un caffè all'anno per ogni cittadino e a un sorso letale di erba bienne velenosa (quella di Socrate, per intenderci) per i residui della nostra democrazia. L'agitatore politico grillino attribuisce questo scarso valore ai suoi colleghi parlamentari. Certo, se fa riferimento alla qualità politica e culturale dei suoi compagni di partito, ha ragione. Sa - e noi questa volta siamo d'accordo con lui - che tutti insieme valgono meno di un caffè. Magari scorretto.

 
 
 

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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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