AccademiArtiGestione

Senza entrare in questa sede nei complessi meandri di gestione sanitaria di questa epidemia del Corona virus ci limitiamo a prendere atto che gli effetti si stanno facendo pesantemente sentire suelle Borse internazionali.

A inizio anno avevamo preventivato che i mercati potessero soffrire tra febbraio e marzo e puntualmente accade qualcosa che consente agli indici di rispettare i propri cicli naturali.

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Sarebbe stato certamente meglio una tipologia di evento prettamente economico piuttosto che una epidemia che tocca le vite umane... resta il fatto che ancora una volta accede qualcosa che conferma la tipicità dei comportamenti.

E, in una fase di assistenza monetaria allargata e potente (a suon di QE) da parte delle banche centrali, questa discesa assume ancora più un valore di rischio/opportunità.

Senza anticipare i tempi è chiaro che trovata la cura (speriamo quanto prima) tutto si normalizzerà e le quotazioni ritroveranno rapidamente livelli perduti.

E proprio sulla necessità di lavorare a cura e vaccino dovrebbero essere con urgenza destinate le ingenti risorse che la banche centrali stavolta dovrebbero mettere a disposizione dei ricercatori medici e non delle banche.