AccademiArtiGestione

PIL chiama Brexit o paura?


E' da poco uscito il dato del PIL britannico a un ragguardevole (rispetto all'Italia)+2% ma inferiore alle attese posizionate a +2.1%.Un dato negativo così vicino al referendum sulla Brexit non potrà che avere effetti importanti. In grado di spostare due o tre punti percentuali che vista l'incertezza saranno decisivi. Dipenderà tutto da chi saprà sfruttare meglio questo dato.I fautori della Brexit avranno vita facile nel dare addosso alle politiche UE incapaci di dare stabilità al ciclo economico di tutto ciò che non è tedesco.I loro avversari tenderanno ad enfatizzare che uscendo dall'UE si andrà incontro ancora a dati peggiori, all'incertezza. Faranno dunque leva sulla pura sulla naturale tendenza britannica a conservare piuttosto che innovare.Per vincere dunque i proponenti la Brexit dovranno sconfiggere la paura con le stesse armi  abituali di chi cercherà di diffondere i timori: ovvero il ritorno alle tradizioni britanniche, l'amor patrio e quant'altro serva a rassicurare i suddetti sul fatto che l'uscita dall'UE porterà forza e sicurezza e non isolamento e povertà.Se riusciranno a scendere dal piedistallo e a fare gli ultimi giorni di campagna facendo leva sui sentimenti patriottici e di rassicurazione intrinseci ai valori tradizionali la vittoria della Brexit sarà sorprendente. Se viceversa si  s'ostineranno a fare leva solo sulla negatività del ciclo e le inefficienze dell'euro regaleranno la vittoria ai loro avversari che chiaramente nutrono le loro chance proprio attingendo a paura e incertezza