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Borse e dati magri


Dopo i dati macro positivi di ieri oggi hanno prevalso, a cominciare dal PIL USA, dati inferiori alle attese. Eppure, come si dice, le borse non hanno fatto una piega. Ove ve ne fosse bisogno è l'ulteriore conferma che i mercati temono molto il rialzo dei tassi nel mirino della FED e preferiscono un traccheggio tra dati positivi e negativi che allontani il rischio di un drenaggio di liquidità quale quello che verrebbe provocato da rialzi dei tassi specie se in misura sostanziosa.Venendo alle "minute" cose da segnalare che la Spagna che ha ottenuto per tempo deroghe dalla BCE (evidentemente be spese) ha visto una forte crescite e oltre le aspettative delle vendite al dettaglio mentre la nostra derelitta Italia, come temuto il mese scorso, non ha confermato la ripresa dei livelli di fiducia: sia la rilevazione sulle imprese che quella dei consumatori sono infatti risultate in forte calo ed inferiori alle aspettative. Occhio ai TG che, non si sa come, troveranno i dati fantastici!