Creato da Accademiadeglisvevi il 23/10/2009
Arte, Lettere e Scienze.
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Al Sindaco del Comune di Saviano; All’Assessore alla Cultura e Spettacolo; Al Direttore della Rassegna Teatrale “On. Carmine Mensorio”; Al Presidente della Pro Loco di Saviano;
COMUNICATO UFFICIALE
Il Sig. Giovanni Palladoro, concessionario e direttore dell’Auditorium Teatro di Saviano, Ci ha comunicato alcune settimane or sono che la Rassegna Festival Città di Saviano dedicata al concittadino “On. Carmine Mensorio”, per l’anno 2010/2011, era riservato alle Compagnie Teatrali delle Pro-Loco Campane. Ci ha comunicato, inoltre, che la Pro Loco di Saviano, per Loro motivi contingenti, avevano all’ultimo momento, declinato la partecipazione. Ci chiedeva, pertanto, di soccorrerlo nella completamento del Cartellone Teatrale con la Ns. partecipazione. In tale circostanza, dopo aver correttamente, preso contatto con il Presidente della Pro Loco di Saviano, vagliavamo l’opportunità di venire incontro a tali necessità. Considerato che era in gioco l’immagine ed il decoro organizzativo e culturale del Comune di Saviano; Considerato l’impegno ed i sacrifici dell’Amministrazione Comunale e del Sig. Palladoro nel realizzare tale Evento; Abbiamo ritenuto opportuno dare il nostro piccolo contributo alla miglior realizzazione alla Rassegna Teatrale. Si rende noto, altresì, che l’Accademia degli Svevi, con la partecipazione, non è determinata a concorrere al Premio Mensorio bensì ad offrire la serata teatrale, che sarà interamente dedicata e “devoluta” alla Ricerca Scientifica per la Sindrome di Ondine. Nonostante tutto, ove mai dovessero venir meno le ragioni che hanno impedito la partecipazione della Pro Loco di Saviano; ove mai il Direttore della Rassegna, Sig. Giovanni Palladoro, o l’Amministrazione Comunale trovassero soluzioni migliori a conservare e difendere l’immagine culturale ed organizzativa di Saviano, siamo sempre e comunque disponibili, per privilegiare, ribadiamo, sempre la migliore riuscita dell’Evento ed il “decoro” di un intero Paese. Saviano lì 11.11.2010 Il Presidente Gigi Manfredi
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Ieri, 4 Novembre 2010, a Nola il Sindaco Biancardi e l’assessore alla Cultura Maria Grazia De Lucia, annoverano un’altra vittoria culturale di questa Amministrazione. In una atmosfera profonda ma fluida, protocollare ma serena, commemorativa ma attuale e fuori da ogni retorica, a Nola si è svolta la Commemorazione ai Caduti di tutte le guerre. Il Sindaco Biancardi, con la delicata oratoria del saggio giurista, pur rendendo il doveroso omaggio al sacrificio umano della Storia Patria, ha sottolineato, in alcuni passaggi, l’etica e la morale Costituzionale che ha fermamente voluto il ripudio alle guerre ed ai massacri umani. Ha esaltato il ruolo e l’opera sociale dei Militari Italiani, specie nella difesa del Nostro territorio e nell’intervento qualificato nei casi di necessità e di emergenza. Un messaggio di Diritto Costituzionale ed una riflessione culturale profonda che da tempo non si udiva a Nola, sede di un Tribunale. La morte dei soldati Italiani nelle due guerre mondiali è servita non solo a fare l’Italia ma dovrà servire nel futuro a fare gli Italiani del futuro. A completare la migliore riuscita della manifestazione ci ha pensato Maria Grazia De Lucia, la quale, da Donna Intellettuale, ha preferito parlare a labbra chiuse dando vita ad una “Storia Umana”, dove il sacrificio umano, la commozione, l’amicizia, la saggezza, la conoscenza, la famiglia, la vita e la morte, la ragione e la follìa si scontrano e si incontrano, si separano per poi fondersi tra loro….come le onde di un mare in tempesta che alla fine trova la sua quiete nella distensiva bonaccia. L’Assessore De Lucia sapeva che la Storia di “Canzone Tango” ovvero del fante Nolano Agnello Martino e del Tenente Pietro Luise, superstiti del massacro di Tobruk del 1941, avrebbe avvolto i cuori e l’intelligenza dei presenti. E così è stato. Non starò qui a narrarla… la serbo ancora nel cuore con l’orgoglio di chi c’era… lì… ad ascoltarla. La manifestazione di ieri ha ridato la speranza in quanti credono che ancora sia possibile vincere sul qualunquismo ebete dell’ignoranza. Che la Logica, la Conoscenza e l’intelligenza Umana possa tornare a risplendere come bandiera di Nola. Al Sindaco Biancardi ed all’assessore Maria Grazia De Lucia diciamo grazie. Gigi Manfredi |
TOBRUK 21 GENNAIO 1941
TETRA LA SERA DEL VENTUN GENNAIO, DEL MILLENOVECENTOQUARANTUNO, LI CONTAI, I MIEI FANTI, AD UNO AD UNO, TRA LE POSTAZIONI DEL MORTAIO!
NELL’IMMENSO FRONTE POLVEROSO, TRISTE VAGAVA UN ALITO DI MORTE E SI STRINSERO I FANTI, FORTE FORTE, IN UN MUTO ABBRACCIO SILENZIOSO!
S’UDI’ NEL CIELO UN ROMBO DI MOTORI D’APPARECCHI NEMICI BOMBARDIERI, E SEMBRAVAN ENORMI UCCELLI NERI DAI SINISTRI APOCALITTICI RUMORI!
POCO DISTANTE, GIU’ LA’ NELLA RADA, COME CRATERI ARDENTI DI VULCANI, VOMITAVA L’EMPIO MAR DEGLI STRANI BAGLIORI SU TUTTA LA CONTRADA!
E CREPITO’ FURENTE LA MITRAGLIA, SU LA TRINCEA IMPAVIDA E NEGLETTA SCOPPIO LA FURIA SUL CAMPO MALEDETTA DELLA DROGATA VILE SOLDATAGLIA!
E DURO’ DIECI ORE LA BATTAGLIA IN QUEL MARASMA DI POLVERE E DI FUOCO, FINCHE’ TORNO’ ‘L SILENZIO POCO A POCO, COME TIMIDA DI CALMA UN’AVVISAGLIA!
ERA QUASI L’ALBA, ALL’ORCHE’ A RACCOLTA LI CHIAMAI I MIEI CENTO COMBATTENTI, MA SOL’IN NOVE NE VIDI SUGLI ATTENTI CHE LA GLORIA BACIO’ UNO PER VOLTA!
TEN. Pietro Luise |
Esiste una persona al mondo che si sottopone ad un intervento chirurgico facendosi operare da un salumiere o da un muratore? O viceversa Chi si farebbe costruire un muro da un medico? Se si è sani di mente, certamente possiamo rispondere di no. Eppure esistono centinaia di migliaia di persone che mettono i loro soldi, la loro salute, la loro sicurezza ed incolumità fisica, il loro futuro e quello dei loro figli nelle mani di altri senza preoccuparsi se questi siano o meno preparati ed in grado di assolvere ad un compito così delicato e di vitale importanza. Ci stiamo riferendo alla intelligenza, alla logica ed alla coscienza politica dei Cittadini quando sono chiamati ad eleggere i loro “Amministratori”, cioè gli amministratori del loro Paese, della Loro Città, della Loro Nazione. Se il criterio di scelta di un candidato all’elezione Comunale, Provinciale, Regionale, Parlamentare esclude ogni valutazione sul suo grado di istruzione, di intelligenza, di onestà morale e materiale, di capacità a risolvere, in maniera appropriata e legale i problemi e le vicissitudini dei Cittadini; se si esclude ogni valutazione sulla capacità del candidato di programmare e costruire un futuro per i Cittadini, perché poi gli stessi Cittadini si lamentano dei loro eletti quando pagano sulla loro pelle e dalle loro tasche le conseguenze di tanta ignoranza ed incapacità? Questa è Logica Elementare e Concreta! Un esempio lampante e sotto i Nostri occhi in questi giorni. Gli Amici di Terzigno, in provincia di Napoli, oggi stanno combattendo una vera e propria “battaglia” per difendere i loro diritti umani fondamentali ed a Loro va tutta la Nostra Solidarietà ma c’è un interrogativo da porsi. Quanti di Loro sono “legittimati” a protestare? Quanti abitanti di Terzigno sono stati elettori di Amministratori Regionali e Nazionali che oggi danno ordini alla Polizia di prendere a manganellate ed a colpi di lacrimogeni chi si ribella alla condanna a morte per cancro e per tumore? Agli Amici di Terzigno vogliamo dire che è impensabile eliminare con la violenza tra “i Sudditi” l’ignoranza, l’incapacità e la malafede dei “Padroni” della Vita della gente. Agli Amici di Terzigno vogliamo dire che Ottaviano, S.Giuseppe, Saviano, Nola, Casamarciano, Tufino, Cancello, Boscofangone, Marigliano, Acerra, Giugliano, il Litorale della Provincia di Napoli, il mare napoletano, i fiumi, le colline, sono bombe tumorali scoppiate e da scoppiare. La loro causa è giusta e sacrosanta ma il futuro non richiede guerriglie, feriti, denunciati e condannati. Il Futuro delle generazioni ( non questa) richiede LOGICA, CONOSCENZA ed INTELLIGENZA. L’illegalità, la prepotenza, l’arroganza del potere, l’ignoranza, la deficienza umana, si combattono con i loro “opposti”: con la Legalità, con la Democrazia, con la Partecipazione alla Vita Pubblica, con la Conoscenza e la Professionalità, con L’intelligenza e la Saggezza. La Campania dovrebbe rappresentare, con i suoi morti di Tumore e di Cancro, la vergogna e la fine di una classe politica incapace, corrotta e di malaffare. Invece è in strada, nella monnezza e nel degrado, a farsi massacrare più di quanto non abbiamo subito fino ad oggi, a rischio della vita o della galera, proprio come qualcuno aveva previsto o sperato! La Campania dovrebbe denunciare tutte le violazioni dei Diritti Umani alle Organizzazioni Internazionali, alla Stampa, ai Capi di Stato ed ai Parlamenti di tutto il Mondo oltre a quelli Europei. Il Mondo deve sapere, per esempio, che mentre aumetano paurosamente i casi di tumore, di Leucemia, in Campania si chiudono gli Ospedali Pubblici e si aumentano le tasse sanitarie, ma, in compenso, si aprono Cliniche Private e Centri di Diagnostica Privati. La Campania dovrebbe denunciare all’Arma dei Carabinieri ed alla Magistratura tutti gli abusi ed i soprusi politici e del “malaffare” che quotidianamente la gente subisce. Ma, principalmente, la Campania dovrebbe saper scegliere uomini Onesti, Competenti, Intelligenti e Preparati Professionalmente ad Amministrare il Suo territorio ( dal più piccolo Comune alla Regione) per ripulirlo e risanarlo dalla spazzatura, compresa quella umana. |
“L’ultimo passo della ragione è riconoscere che ci sono infinite cose che la sorpassano”. PASCAL Tra queste cose che sorpassano la ragione c’è, per esempio, l’Amore. Chi ama, chi vuole bene con la sincerità del cuore sorpassa ogni ragione… nel bene e perfino nel male. Questo ci porterebbe ad affermare che l’ultimo passo della Ragione si identifica con l’ultimo passo della Logica Umana, oltre la quale c’è il caos del tutto e del contrario del tutto in cui si fondono il bene ed il male, la saggezza e la follìa, il tutto ed il nulla in un moto continuo. Questo ci porterebbe ancora ad affermare che l’ultimo passo della ragione non è l’apice della intelligenza umana ma il limite che rappresenta, quindi, la sua mediocrità. Se ciò fosse, malauguratamente, vero sono le nullità umane, quelle senza intelligenza né essenza, quelle senza cuore né conoscenza ad essere eccellenze umane e non chi raggiunge l’ultimo passo della ragione. A questo punto la Campania, l’Italia, l’Europa ed il Mondo Intero, mai come in questa epoca ha raggiunto l’apice del suo splendore! Chi non riesce a cogliere questo splendore è un miserabile fermo all’ultimo passo della ragione, proprio come afferma Pascal! |
L’Accademia degli Svevi, Associazione senza scopo di lucro, di Arte, Lettere e Scienze, regolarmente registrata, come per legge, con tanto di partita IVA, riconoscimenti, iscrizioni ad albi, ecc……. formata da Accademici della Musica, del Teatro, della Pittura, Docenti di Conservatori Artistici….. da Accademici di provata arte ed esperienza nei rispettivi campi con “curriculum” degni di tanto rispetto e prestigio…. L’Accademia degli Svevi, che ogni anno nel campo scientifico studia e sponsorizza una ricerca medica affiancandosi a livello nazionale con i professionisti impegnati in essa, con i ricercatori, le associazioni nazionali ed europee sia per un impegno sociale sia per finalità educative e di sensibilizzazione portando la conoscenza a tutti di determinate realtà….. L’Accademia degli Svevi che propaganda e cerca di diffondere in ogni suo aspetto e ad ogni livello “La Logica” della “Conoscenza” in ogni campo della Cultura e del Sapere per alleviare le devianze individuali e sociali….. L’Accademia degli Svevi che tra le Sue attività primarie pratica L’Arte e l’Arte Terapia, l’Assistenza “gratuita” alle persone in difficoltà psicologiche, sociali e materiali…… oltre alle attività artistiche che vedono il suo nome girare fuori dai confini comunali, provinciali e regionali…. Orbene, per L’Accademia degli Svevi non c’è posto nel Comune di Saviano. Egregio Signor Sindaco, ne prendiamo atto. In fondo La comprendiamo perfettamente. Le molteplici Associazioni e “Comitati” presenti nel territorio di Saviano hanno ormai esaurito ogni “disponibilità e risorsa” del Comune. Ed è giusto dare spazio alle loro “innumerevoli e prestigiose” attività culturali e sociali che rendono il Comune di Saviano uno dei Paesi più in vista a livello nazionale regionale e nazionale. L’Accademia degli Svevi, giustamente, avrebbe rappresentato solo una brutta copia scadente, di ciò che già esiste a gradi livelli professionali ed artistici. L’Accademia degli Svevi comunque, non avendo vincoli territoriali, come del resto non lì ha l’Arte, le Lettere e le Scienze, resta al servizio morale, etico e sociale dei Cittadini Savianesi pur avendo una sede operativa fuori paese. Non possiamo che ringraziare Lei per il tempo che ha dedicato alla disamina della Ns. istanza di essere presenti ed operare nel “Suo territorio”. Il sottoscritto, nella qualità di Presidente dell’Accademia degli Svevi e, quindi, a nome dei Nostri Accademici, La ringraziamo egualmente e Le auguriamo di proseguire il Suo prestigioso lavoro nel sociale finalizzato, come fino ad oggi dimostrato, ad elevare il livello culturale e sociale dei Cittadini… che Lei rappresenta. Con Osservanza Gigi Manfredi. |
A TUTTE LE PERSONE CHE SANNO VOLER BENE AUGURIAMO BUONE VACANZE:
MANDOLINATA A NAPOLI. ( Murolo e Tagliaferro) Sera d’estate, Posillipo lucente canta una canzone nel profumo dell’erba del mare. Voglio le parole più dell’amore ardente, voglio le parole più gentili e care … per dir ti voglio bene… a chi mi sente. Ma delle parole più carnali e dolci ne scelgo solo tre: Ti voglio bene. Bene mio, nel tuo cuore so solo io a chi tieni…. E chi sta nel cuore mio lo sai solo tu… Per tutto il mare di Napoli… quanta armonia sale in cielo e… in cielo tutte le stelle sentono la voce mia…… Voce che fa tendere quest’amore. Notte d’estate….. si sono addormentate le case ed il cielo è uno scenario disteso sul mare…. stai tra le mie braccia e lucenti sono questi baci Bene mio, stanotte sono per te … fratello e sposo…. stanotte l’Amore e Dio sono una cosa sola…... Canta… e dal sonno Napoli si sveglia… ridono le bocche che si sono baciate…. tutti i sospiri….. di tutti gli innamorati sospirano stanotte intorno a te. Il mare di Napoli… quanta armonia sale in cielo ed in cielo tutte le stelle sentono la voce mia…. Voce che fa tendere questo mio amore per te. |
Il contadino, seduto sul ciglio della strada, guardava il suo campo incolto sommerso da erbacce e carcasse di animali. “Ci impiegherò due o tre giorni di lavoro”- pensava- “per pulirlo ed ararlo. Poi procederò con la semina. Ma cosa seminerò?” E qui il contadino cominciò a fare una analisi di mercato per individuare il raccolto più redditizio per lui: il grano…? gli ortaggi…? Gli alberi da frutta…? ecc… Si fece sera e se ne tornò a casa. Il contadino non si rese conto che aveva perso una giornata di lavoro. E non se ne rese conto nemmeno nei giorni successivi quando rifece le stesse cose. Morale della favola? Nella vita non è importante possedere qualcosa ma conoscerne il valore e sapere quando e quanto goderne. La vita è un tempo limitato dell’uomo. In quest’arco di tempo bisogna saper misurare la giusta quantità occorrente ed il giusto tempo per seminare e raccogliere. Nessun segreto…la vita e tutta qui. |
ATTIVITA’ ACCADEMIA SEZ. ARTE
Il 1° e 2° Corso di Teatro inizierà Martedì 07 Settembre 2010; le domande di iscrizioni ( a numero limitato) dovranno pervenire presso l’Accademia entro il 30 Agosto 2010 tramite e-mail a:
in cui vanno specificati i dati anagrafici, i recapiti telefonici ed e-mail personali per comunicazioni, ed un breve curriculum, in mancanza, le domande non saranno prese in considerazioni. Nella e-mail di risposta verrà fissato un incontro per la partecipazione ai Corsi.
Gli Attori della COMPAGNIA STABILE dell’Accademia, in attesa di ulteriori comunicazioni, resteranno disponibili fino al 30 giugno 2010.
SEZIONE MUSICA - SEZIONE PITTURA E SCULTURA: SEZIONE LETTERARIA E COMPOSIZIONE LETTERARIA - SEZIONE SCIENZE E RICERCA SCIENTIFICA: Gli Aspiranti Musicisti, Cantanti, Compositori, Coristi, Poeti, Scrittori, Pittori, Scultori, Associazioni e Volontari per la Ricerca Scientifica che desiderano far parte dell’Accademia per promuovere la loro Arte o il loro impegno sociale, possono scrivere all’e-mail suindicata. |
Nel 1200 Lucera ( Foggia) vive una delle pagine più interessanti della Storia. Federico II di Svevia trapianta lì una numerosissima colonia di Saraceni. Per accattivarsi gli Arabi e renderli fedeli al Suo Impero, ne asseconda abitudini e modi di vivere, accorda privilegi, concede apprezzamenti di terreno incolti e capi di bestiame affinchè essi potessero vivere in pace e svilupparsi. “ La città con le moschee e con i minareti, dai quali le voci dei moezzin invocavano giornalmente Allah e il suo profeta, con le strade piene di uomini dai volti bruni e perlustrate da arcieri della guardia reale doveva realmente dare l’impressione di una città della Siria. E allo sconosciuto che nell’oscurità della notte udiva l’eco della voce del moezzin e il ruggito dei leoni o il barrito degli elefanti, deve aver dato l’impressione di trovarsi ai confini del deserto, anziché nel centro della vasta pianura pugliese” (prof. Egidi, storico) La Città senza Croci, circondata da mura austere di protezione, in cui si compiono pubblicamente i riti dell’Islamismo, adorna secondo le abitudini del Vicino Oriente, dotata di un serraglio di animali esotici, di minareti e di un’imponente moschea, il primo grande luogo pubblico di culto Islamico eretto in Italia. (Anno 1220). Lucera diventa così un grande centro sia sotto il profilo demografico, agricolo che edile, commerciale ed artigianale. Federico II vi erge un sontuoso Palatium, sua ordinaria residenza di svago, dove gli scavi hanno rivelato testimonianze di vita opulenta, una Zecca, un’Accademia delle Scienze ed un Grande Mercato Generale. Nel 1261, Gamal al Din, inviato dal Sultano d’Egitto alla corte Sveva di Re Manfredi, riferisce di aver trovato una città (chiamata in arabo Lugarah) affollata da uomini dai volti bruni e dai turbanti d’oro che compivano la Preghiera del Venerdì e tutti i riti pubblici dell’Islam in piena libertà. Quale furono gli effetti nei confronti dello Stato Svevo? La riconoscenza si concretizzò nella libera e piena integrazione all’Impero: le truppe saracene di Lucera, composte da abilissimi cavalleggeri ed arcieri, furono pronte a marciare contro qualsiasi oppositore del loro Re; la Lucera Saracinorum divenne un’isola Islamica nel centro della cattolicissima Italia Meridionale; subisce un incremento civile e sociale impetuoso, divenendo il centro di notevoli traffici commerciali; la sua affermazione diventa tale da rappresentare una “spina nel fianco” per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana che la definisce “luogo temuto ed infetto, in cui un elevato numero di sanguinari mulsumani sono ormai gli unici padroni del circondario sotto la scomunicata bandiera Sveva”. Morto Federico II e passata la corona a Manfredi, l’impero sarebbe sfuggito per sempre dalle mani degli Svevi se gli “Arabi di Lucera” non avessero sostenuto con decisione il loro Re Manfredi, sebbene quasi tutte le città del Meridione voltassero le spalle al figlio di Federico. In poco tempo Lucera diviene centro di raccolta di tutti i Soldati Ghibellini sparsi per l’Italia, desiderosi di dare il loro contributo di onore al Re germanico che da qui, sfidando gli interessi e la collera Papale, tenta di organizzare la riconquista del Regno, riuscendo coi suoi “Fidi Saraceni” ad avere la meglio sull’esercito avversario. Il Principe Svevo è a un passo dal realizzare il “Sogno” di un’unificazione Ghibellina dell’Italia, ma a questa vicenda, che ha Lucera come fulcro, la storiografia ufficiale non ha mai potuto e voluto prestare adeguata attenzione. Spingendo la Casa d’Angiò contro Manfredi, il Papa francese Clemente IV ha buon gioco nell’offrire la corona di Sicilia a Carlo di Provenza, figlio di Luigi VIII re di Francia. Questi, giunto in Italia nell’aprile del 1265 fu incoronato Re di Puglia e, con un esercito di 30.000 avventurieri, francesi, esercito papalino e traditori meridionali assoldati, a nord di Benevento si scontra ed ha la meglio sull’esercito di Manfredi, composto da tedeschi, Saraceni e Pugliesi uniti sotto la bandiera Sveva. Anche Corradino, ultimo esponente della Casa Sveva viene catturato ed ucciso a Napoli tre anni dopo, nel 1268. Il Mezzogiorno d’Italia è ormai saldo nelle mani degli Angioini e del Papa. Il sogno di Federico II e di Manfredi di un Mondo di Logica, di Conoscenza, di Scienza al di là delle Razze, del Genere umano e delle Religioni…. Svanisce per sempre. |
Esemplare iniziativa Culturale e Didattica del prof. Dr. Paolino Scotti, Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di 1° Grado “A. Ciccone” di Saviano (NA) nell’istituire e portare avanti un Concorso Scolastico intitolato alla grande figura politica, amministrativa, professionale ed umana dell’On. Dr. RAFFAELE ALLOCCA”. Sabato 22 Maggio 2010 ore 10,00 nell’Aula Magna della Scuola ci sarà la Premiazione del Concorso. |
Il nome Accademia degli Svevi non ha nessun riferimento al “Casato o Dinastia” degli Svevi, pur avendo il Suo fondatore il nome Gigi “Manfredi”. L’Accademia degli Svevi si ispira ed omaggia lo “Splendore Culturale” dell’opera svolta da Federico II di Svevia in Italia (in particolare al Sud) ed in Europa. Alla Corte di Palermo come a quella di Napoli, a Salerno, ed ancora in Puglia ecc, Egli istituì Scuole, Accademie Universitarie, Circoli, dove Letterati, Filosofi, Studiosi, Artisti trovavano ospitalità e libertà culturale senza distinzioni di razze, di religione, di condizione sociale ecc. “La Cultura ( sintesi della Conoscenza, della Logica e dell’ Intelligenza) è l’unica forza umana che non può essere sconfitta. Essa rappresenta la Ragione Suprema di tutte le ragioni sotto il principio universale del Sacro Vincolo della Libertà di ogni Essere Umano. La Cultura così intesa determina inevitabilmente delle regole spontanee, forti e condivise perché sentite da tutti. Tali Regole a loro volta rappresentano la Cultura, il decoro, la dignità e la bandiera di una Società, di un Popolo e di uno Stato.” Queste sono le ragioni del perché del nome: “ACCADEMIA DEGLI SVEVI”. Ecco perché l’Accademia vive di vita autonoma senza essere né a favore né contro nulla e nessuno. Vive il Suo Ideale di un mondo con più Conoscenza, più Logica e più Intelligenza Umana ospitando in Essa tutti Coloro che possano dare un contributo vero al raggiungimento di tale fine. Il Presidente.
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Nella stupenda cornice della chiesa dei SS Apostoli a Nola, dinanzi ad un pubblico attento e sensibile ad ogni fermento culturale, la dr. Lucia De Vito ha presentato il Suo libro, edito da Guida Editore, “Bagliori rossi di un tramonto”. I Relatori alla presentazione, lo storico prof. Vincenzo Ammirati, il dr. Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimitile e per il Comune di Nola l’Assessore dr. Arcangelo Annunziata, hanno tracciato magistralmente la valenza letteraria, sentimentale, emozionale ed umana della De Vito la quale ha chiuso l’incontro con la lettura di alcune sue splendide e toccanti poesie. All’Incontro era presente, tra gli Altri, il Presidente dell’Accademia degli Svevi Gigi Manfredi. Teresa Sposito |
Serata di festa al meeting di ringraziamento dell’Accademia degli Svevi ieri sera a Nola, al Bar-Salotto “Musa”, offerta dal regista Felice Falco. Nella saletta degli artisti, ad alzare i calici c’erano tutti i protagonisti della manifestazione tenuta il 9 maggio al Teatro di Saviano. Dopo il saluto di Rosa Grillo Federico, il Presidente dell’Accademia Gigi Manfredi ha ringraziato tutti i Presenti, sottolineando l’impegno e la passione profusa sia sotto un profilo Artistico per l’Opera teatrale sia Civico nell’aiutare la ricerca per la Sindrome di Ondine. Ha portato inoltre i ringraziamenti del dr. Michele Maione a nome dell’ A.I.S.I.C.C. di Firenze. Al taglio della torta “nazarena” offerta da Rosa e Patrizio De Simone, gli Attori dell’Accademia: Valentina Sommese, Giovanni De Filippis, Gabriella Giovannone, Raffaella De Felice, Susy Allocca, Francesca Menna, Antonella Manzi, Genny Cassataro, Silvio De Simone, Luigi Maione, Luigi Tuccillo, Marica Balestra, Martina Cangiano, ed ancora Giacomo Simonelli, Livia Manfredi e la cantautrice Maria Rosaria Cenci (ospite della serata) hanno alzato i calici consapevoli ed orgogliosi di aver realizzato una impresa importante. Nola 12.05.2010 Teresa Sposito. |
L’Accademia degli Svevi ringrazia tutti Coloro che hanno partecipato alla Serata Teatrale del 09.05.2010 promossa per la Ricerca sulla Sindrome di Ondine. Ringrazia gli Accademici impegnati, il Sig. Palladoro per il Teatro Auditorium di Saviano messo a disposizione per la serata. L’eccellente Paolino Palladoro, tecnico audio Luci, Fiorella Palladoro ed la Sua Mamma per la gestione della serata ed i sacrifici fatti per le serate delle prove teatrali. L’Artista Pittrice Rosa Grillo, sempre fattiva e presente, nell’occasione eccellente scenografa e presentatrice. Si ringrazia ancora l’artista Maria Rosaria Cenni per l’esibizione canora offerta per la serata. L’Accademia ringrazia il Comune di Nola, intervenuto alla serata nella Pregiata Persona dell’Assessore alla Cultura, prof.ssa Maria Grazia De Lucia, sempre vicina e sensibile all’Arte e la Cultura in genere. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri, i Rappresentanti della Stampa, e quanti hanno collaborato, anche moralmente, al nostro impegno scientifico, civico ed artistico ( dai docenti dell’Università Federico II di Napoli ed i Docenti presenti delle Scuole dell’Agro Nolano, agli Artisti, in particolare ringraziamo il Cantautore Luca Napolitano, le Associazioni Culturali di Napoli a Noi Vicine e ci scusiamo di non poter citarli Tutti. La Stima manifestata nei confronti dell’Accademia degli Svevi è linfa vitale per Noi impegnati in un’ impresa ardua e difficile come quella di lottare contro “ l’evolversi dell’ignorare e “dell’illogico non pensare” purtroppo quasi epidemico. Queste manifestazioni ci incoraggiano a credere che le finalità della Nostra Accademia siano di possibile raggiungimento fino a quando esisteranno Persone capaci di conoscere, di pensare, di capire, di elaborare, di creare, di dimostrare che ciò a cui crediamo siano valori umani senza alcuna utopia, senza alcun fatalismo, senza alcun astrattismo ideologico. Vorrei ringraziare i miei Attori sempre pronti a qualsiasi sacrificio per la causa assieme ai miei stretti Collaboratori ai quali ho coscienza di chiedere a volte troppo, sperando in cambio di riuscire a ricompensarli con i miei sentimenti e con la condivisione delle mie soddisfazioni morali ed artistiche. A loro pubblicamente dico grazie. Il Presidente Gigi Manfredi |
Il prossimo 9 maggio, alle 19.00, presso il Teatro Auditorium di Saviano, andrà in scena l’anteprima dell’opera “La Nazarena” di Gigi Manfredi, piece sulla condizione della Donna nel corso dei secoli. Pubblichiamo la recensione della spettacolo, a cura di Mauro Romano. ( dal quotidiano IL NOLANO.IT Anno III Numero 106. Con la “Nazarena”, opera teatrale in atto unico, l’autore Gigi Manfredi intende portare in scena uno spettacolo dallo sfondo drammatico, certamente diverso dalle rappresentazioni “classiche”, perché va a toccare argomenti che da duemila anni separano la logica/scienza dalla religione/fede, senza ancora approdare a soluzioni univocamente condivise. Anzi, le svariate considerazioni sul tema finiscono per accentuare oltremodo il profondo dilemma che le differenti anime critiche della storia non riescono a sbrigliare, ponendo di volta in volta difformi soluzioni, spesso in contraddizioni tra loro. Per meglio dire l’opera si incentra sulla riflessione del contrastato ruolo della donna nel corso dei tempi. Il denominatore epocale comune è che, nonostante l’evoluzione sociale, intellettuale e scientifica, la donna resta in una condizione di disagio con i suoi atavici perché. E non solo per colpe proprie. Anzi! L’insegnamento della “Nazarena”, poiché non ancora recepito come messaggio esistenziale, viene, quindi, presentato in tutta la sua ancestrale crudeltà. Nello specifico, l’Autore non intende infondere soluzioni certe, definitive, indubbie…ma si prefigge di consegnare una riflessione “all’intelligenza, all’umanità e ai sentimenti degli spettatori”. Insomma, ci si aspetta, se non proprio una coinvolgente “catarsi”, almeno una partecipazione emotiva del pubblico che faccia meditare dentro e fuori dal ristretto proscenio teatrale. Il coinvolgimento di tale ambizione naturalmente viene affidata alla bravura degli attori. Soprattutto all’interpretazione della bravissima attrice Valentina Sommese alla quale è affidata la reincarnazione della “Nazarena”. A personificare il Cristo, o meglio la figura della fede terrena, sarà, invece, Giovanni De Filippis. Attraverso i monologhi della prima parte si portano all’attenzione del pubblico le sofferenze, le disillusioni e le mancate aspettative di ciò che la Donna cerca per la sua realizzazione. Si sottolinea altresì, attraverso un monito, l’infantilismo e l’egoismo maschile inteso a prevalicare alla rinfusa ogni segno di ribellione dell’altro sesso. Nella seconda parte, musicale e scenica, entra il messaggio implicito della “Nazarena” in una apoteosi musicale che sottolinea il momento delle Verità. Mauro Romano
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TEATRO AUDITORIUM DI SAVIANO (NA) DOMENICA 09 MAGGIO 2010 ALLE ORE 19,00 LA COMPAGNIA STABILE DELL'ACCADEMIA DEGLI SVEVI PRESENTA: " L A N A Z A R E N A" anteprima dell'opera scritta da Gigi Manfredi L'INGRESSO E' PER INVITO CHE PUO' ESSERE PRENOTATO ENTRO IL 06 MAGGIO PRESSO LA BIGLIETTERIA DEL TEATRO O L'ACCADEMIA DEGLI SVEVI O PRESSO IL RESPONSABILE DELL'ASSOCIAZIONE PER LA SINDROME DI ONDINE DI SAVIANO. LA SERATA HA FINALITA' DI AIUTO ALLA RICERCA SCIENTIFICA PER LA SINDROME DI ONDINE. |
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il 21/12/2011 alle 11:31
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il 24/11/2011 alle 18:30