Non sempre, per noi barbari, è facile superare il divario tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere: al di là della conoscenza delle parole, anche a dirlo, risulta complicato.In giorni, in notti, come queste, vorremmo essere tanto altro, vorremmo essere "altrove", ad inseguire i nostri sogni di felicità, piuttosto che essere impegnati con ciò che ci attende.Ma, se un barbaro si ferma troppo a pensare, è perduto!Condannato a fare, a combattere l'ennesima assurda battaglia, mentre l'anima vorrebbe tanto essere da lei, mentre la vita gli sfugge -giorno per giorno- senza che possa tornare...Oggi son più stanco e demoralizzato, per ciò che m'attende, ma la cosa che debbo ricacciare è...la tentazione di "mollare tutto", per la paura che domani non ci sia più vita da vivere, per il timore che le rinunce fatte, non portino che polvere di felicità non goduta, tra le mie mani.Ti chiedo scusa se, ogni tanto, non riesco ad impedire che la vita mi detti le sue regole, che il presente offuschi il sogno di noi assieme: per quanto barbaro, per quanto libero, ciascun uomo ha le sue catene. L'unica catena che amo portare, quale gioiello di cui esser fiero, è il mio legame con te (seppur, questo gioiello non lo posso ostentare)...