L'Acchiappa Guru

Sulla Precognizione


La precognizione, ovvero la capacità di prevedere in anticipo eventi futuri, è una presunta facoltà che ha sempre affascinato l'umanità fin dai tempi più remoti. E fin dai tempi più remoti si è creduto che potessero esistere individui dotati di un simile potere. Purtroppo però sino a oggi non è mai stata presentata alcuna prova convincente che ne dimostri l'esistenza. Ciò nonostante moltissime persone, provano spesso la sensazione di possedere tale facoltà. Si tratta tuttavia di una sensazione illusoria che può esser facilmente interpretata in termini psicologici. Nel romanzo vittoriano La fiera delle vanità di William Makepeace Thackeray compare la seguente frase: "Quando si vive di presentimenti, capita per forza che qualcuno si avveri". Se qualcuno, per qualche motivo, si convince di avere facoltà precognitrici, farà estrema attenzione alle proprie sensazioni e cercherà continuamente di trovarne un riscontro nella vita reale. Statisticamente prima o poi qualcuna delle sue "previsioni" si avvererà. Inoltre, agendo inconsciamente e in perfetta buona fede, tenderà anche ad adattare i fatti alle proprie percezioni. Per esempio, se il soggetto avesse avuto la precognizione di compiere un viaggio in un dato giorno, potrà considerare verificata la propria previsione anche nel caso in cui quel dato giorno gli capitasse di prendere semplicemente un autobus o un taxi. La nostra mente inoltre ha la tendenza a effettuare una selezione a posteriori. In pratica noi tendiamo a ricordare con grande enfasi quei casi in cui le nostre previsioni si avverano (o crediamo si siano avverate) mentre tendiamo a dimenticare tutte le volte in cui le nostre percezioni non hanno avuto riscontro. Per effettuare un controllo attendibile, bisognerebbe prendere accuratamente nota di tutte le nostre sensazioni precognitive e controllare quante di esse trovano un riscontro nei fatti. Facendo tale controllo, ci renderemmo conto di essere perfettamente nell'ambito della statistica. Può inoltre capitare che alcuni di coloro che credono di possedere facoltà precognitrici finiscano con il condizionare la propria vita cercando, in modo del tutto inconsapevole, di fare in modo che le proprie previsioni si avverino realmente. Si tratta in sostanza di un esempio delle cosiddette "profezie autoavverantisi". Infine, può capitare abbastanza spesso che quelle che vengono interpretate come precognizioni di origine più o meno paranormale siano in realtà delle semplici deduzioni logiche inconsce. Facciamo un esempio: una persona ha la "precognizione" del decesso o semplicemente del peggioramento dello stato di salute di un suo caro e, successivamente, la previsione viene confermata dai fatti. Può darsi benissimo che la persona abbia incontrato il proprio caro e abbia percepito a livello inconscio alcuni elementi che indicassero la presenza di qualche patologia in corso. A livello cosciente può darsi benissimo che la cosa non sia emersa, ma a livello inconscio il suo cervello può aver elaborato le informazioni raccolte e fatto nascere la preoccupazione che qualcosa di negativo stesse per accadere al proprio caro. Analogamente molto spesso noi percepiamo dalle altre persone molti messaggi non verbali che ci forniscono molta più informazione di quanto non ci rendiamo conto. Anche questi canali informativi possono fornire dati sui quali noi riusciamo, in modo del tutto normale, a costruire "previsioni" sul futuro. Silvano Fuso
Fonte: Chiedi a Ulisse