L'Acchiappa Guru

Finte pillole miracolose e sterminio degli Squali


CARTILAGINE E CANCROE' vero che la cartilagine di squalo combatte il cancro?Gli studi sugli effetti curativi della cartilagine di squalo - ancora preliminari - rappresentano l'evoluzione delle ricerche iniziate molti decenni fa sulla cartilagine bovina. Queste ricerche si basano sull'osservazione che, mentre i tumori stimolano la neoangiogenesi, ossia la formazione di nuovi vasi sanguigni dai quali attingere nutrimento, gli estratti di cartilagine frenano la formazione di nuovi vasi sanguigni. (Quindi una sostanza che limita l'angiogenesi ostacola la crescita del tumore, privandolo del nutrimento.) Gli effetti farmacologici della cartilagine bovina e di quella di squalo sono del tutto simili: nei vitelli però la quantità di cartilagine è molto piccola, mentre negli squali è molto elevata - fino al 6% del peso totale nello squalo elefante.Esperimenti effettuati applicando estratti di cartilagine di squalo direttamente agli occhi di conigli con tumori alla cornea hanno mostrato che lo sviluppo dei vasi sanguigni viene inibito significativamente e la crescita del tumore rallenta. 
Tuttavia non vi sono prove che nelle pillole di cartilagine di squalo assunte per bocca sia presente una sufficiente quantità di sostanze attive, né che queste riescano a raggiungere l'area malata. Uno studio condotto su 60 pazienti nell'Illinois - pubblicato nel 1997 su Medical Tribune - mostra che non vi è stato alcun beneficio in pazienti malati di varie forme di cancro e curati con pillole di cartilagine di squalo. Al contrario, l'assunzione grandi quantità di cartilagine ha provocato in molti malati anche fastidiosi effetti collaterali, come nausea e vomito. Purtroppo una pubblicità ingannevole e disonesta sta convincendo sempre più persone a mangiare costosissime pillole di cartilagine di squalo come cura per tutti i mali del mondo. Così per la cartilagine di squalo si sta diffondendo un mercato immorale, che vanta per questa sostanza proprietà magiche e irreali e carpisce la fiducia degli acquirenti. Oramai anche nel nostro paese è sempre più facile trovare nei negozi di erboristeria (sic!) pillole di cartilagine di squalo, importate da paesi del terzo mondo dove la povertà induce la popolazione a cacciare gli squali per venderne a bassissimo costo la cartilagine, trasformata poi dagli importatori in una "polvere d'oro" che, una volta compressa in pillole ed elegantemente confezionata, garantisce guadagni smisurati. L'unica proprietà che la cartilagine di squalo tritata e ridotta in pillole ha sinora dimostrato è infatti quella di far arricchire velocemente produttori e commercianti senza scrupoli, che incentivano lo sterminio di intere popolazioni di squali nei mari di tutto il mondo per il proprio esclusivo vantaggio economico, privando per sempre l'umanità di future risorse preziose.
E' vero che gli squali non hanno mai il cancro?NO. Non è vero. E' vero che, tra gli squali pescati, sono pochissimi quelli nei quali sono stati osservati tumori benigni o maligni. Ma ciò semplicemente può dipendere dal fatto che è rarissimo imbattersi in uno squalo malato, che ha poche probabilità di sopravvivere e di essere pescato prima di morire. Certo, si può anche ipotizzare una particolare (ma per ora indimostrata) resistenza degli squali ai tumori, ma questa supposizione resta per ora solo una supposizione, non confermata né smentita da prove scientifiche.Nel frattempo dunque è saggio impedire che gli squali vengano stupidamente sterminati, magari solo per tagliare loro le pinne per una costosa zuppa cinese, o per la vanità di un pescatore di scattare una foto accanto a uno squalo ucciso, o per tritarne la cartilagine in pillole di dubbia efficacia. Inoltre:E vero che gli squali sono una fonte importante di antibiotici?Nel 1992 dall'intestino dello spinarolo (Squalus acanthias) venne isolata una sostanza con proprietà antibatteriche, che fu chiamata squalamina. Poiché la farmacologia è sempre interessata ai nuovi antibiotici, si è studiata e scoperta la struttura chimica della squalamina, che appartiene agli amminosteroli, una classe di molecole presenti in natura e farmacologicamente attive. Ciò ha consentito gi giungere nel 1997 alla sintesi in laboratorio della squalamina e di altre sostanze simili, che distruggono i batteri rovinandone la membrana. Dunque non è più necessario e non è più vantaggioso nemmeno dal punto di vista economico estrarre la squalamina dagli animali.
Fonte: Dossier SqualiVedi anche:- Integratori a base di cartilagine di squalo: è allarme- Cartilagine di squalo: un inutile massacro