Acriam solomon

Le mie stelle.


Irto il sentiero che conduce su quella cima, intrecci di rampicanti avvinghiate a steli di gialli avanzi di una vegetazione rigogliosa ora morente dopo la carezza di una mano perfida, cosparsa di una madida e arrogante secrezione.Non posso fuggire se l’ordire di un muto affanno mi giunge ancor prima di muovere le mie stanche membra, e come posso dipanare i nodi di quell’intricata selva se non ne conosco l’inizio.Ora mi giunge solo l’angustiante oppressione di una fretta talvolta attraente e poi distaccata, no non fuggo, aspetto il buio e il giungere delle stelle e delle loro fulgidi luci, e la grande stella polare mi designerà il tragitto perso in un mondo arido che non mi vuole più.Raffaele Feola. grazie x la tua amicizia franco sei una persona meravigliosa