Acriam solomon

Il vecchio 👴🏻


👴🏻☀️🙏🏻 Ogni mattina, il vecchio, saliva con passo lento l’erta che portava al pianoro. Da lassù, l’immensità gli apparteneva come il nido all’aquila o la tana al lupo. Da lassù tutto si compenetrava con il suo spirito e con la sua voce che aveva solo toni di silenzio.Quella mattina non era la solita mattina, pensieri densi come le nuvole che in processione camminavano composte ai margini del mondo, gli creavano ansie che sicuramente lo avrebbero accompagnato per tutto il giorno. Lui era un uomo tutto d’un pezzo forgiato al lavoro, al rispetto ed alla riflessione. Durante la vita aveva imparato a sue spese quanto fossero importanti quei tre punti fermi; purtroppo nella notte, aveva fatto sogni agitati e quel che era peggio li aveva assecondati riflettendo sulla sua vita e tirando conclusioni forse troppo negative e quella processione di  nuvole lontane all’orizzonte proprio non lo aiutava: osserva il vecchiolontani sogni perdersiall’orizzonte Una folata di aria fresca lo distolse per un attimo da quello stato di angoscia che gli creava imbarazzo ed anche uno strano senso di vuoto. Ripensò alla sua Dorina che ormai dormiva nel silezioso cimitero laggiù sulla destra, ai suoi figli lontani a lavorare in terra straniera ed al suo nipotino che portava il suo nome. Lo sfrangiarsi di alcune nuvole mostrò i primi raggi di sole.  da dietro il monteun sorriso bambino_raggio di sole Dopo aver dato un altro sguardo a tutto il mondo sotto di lui non senza rimpianti, decise di ritornare facendo attenzione di non scivolare scendendo. Gli venne in mente quella volta, tanti anni prima, quando lasciando la mano callosa e sicura di suo padre, colto da un desiderio di libertà, si ritrovò tumefatto e sanguinante nella pancia di un rovo pieno di spine ed ancora vuoto di more. Suo padre con un ghigno sotto i baffi tirò dritto senza farsene un cruccio... già, una volta gli insegnamenti si davano senza parlare ed al massimo con un’occhiata di disapprovazione. la vita vera_negli occhi di mio padretanta saggezza Nel suo casale immerso nella campagna, si respirava un’aria di serenità che infondeva quella tranquillità propria dell’essenziale. Il vecchio ormai a passo spedito era prossimo alla staccionata robusta e ben curata del recinto. Dietro di lui, la luminosità del giorno lo rischiarava contornandolo di un’aureola quasi mistica. C’era nella sua figura un ascetismo ormai sconosciuto alla più parte. Quest’uomo nella sua vita aveva contribuito alla crescita di quel territorio ed alla formazione di molti di quei giovani che ora neanche lo riconoscevano. Forse questo, era il cruccio che oggi lo schiacciava. La luce intorno si fece più intensa e lui alzando gli occhi ne fu gratificato. spiritualità _un mattino di maggiodipinto d’alba Osservò i campi intorno, le colture sentivano forte l’impeto della primavera, il verde si estendeva a perdita d’occhio ed era bello vedere lo splendore di tanti fiori, margherite, fiordalisi, malve, il giallo del tarassaco ed il rosso dei papaveri che a chiazze si misciava dentro i campi di grano. fiamme nel verde_i rossi papaverimossi dal vento Stava rientrando in casa quando d’un tratto, un pensiero... lo prese una gran voglia di dialogare. Decise di passare per la piazza del paese dove ancora qualche amico mattiniero come lui, lo avrebbe senz’altro trovato. Sotto i portici incontrò Giovanni ed Umberto fu bello rinverdire i ricordi e sostenersi nell’amicizia di una vita. Fu una salutare boccata di ossigeno che pian piano lo liberò di quelle tensioni ed in questo lo aiutò la visione delle bellissime evoluzioni di frotte di rondini che nel primo mattino si rincorrevano, allegre riempiendo di gridi il nuovo giorno. mille rondiniin corsa circolare_dentro la piazza Consumata la colazione insieme ai due amici, sentì i nove rintocchi dell’orologio della torre. Era ora di rientrare, le sue galline e la capretta bebé dovevano essere accudite. Più tardi avrebbe colto le più belle rose del giardino per portarle alla sua Doris.FrancoC 🌸💫🌺☀️🌈🙏🏻