Spremi-acume di film

Da Kieslowski a Lars Von Trier ...a...


Da -non avrai altro Dio...- ad -avrò il processo al mio cuore-Decalogo1. Per ogni comandamento un'ora. Di una trilogia di colori ne parlerò più in là. Ma un bambino bello e intelligentissimo con un padre professore che adora un Dio nascente, il Computer. Uno strumento che comanda le serrature delle porte, i rubinetti, il bambino gli fa calcolare che ora è dall'altra parte del pianeta, ci vive la sua mamma, così può immaginare cosa sta facendo. Un cane muore assiderato dal gelo e il bambino chiede cos'è la morte. Il padre razionalizza, la morte è un blocco del cuore e l'anima non esiste. Si pattina su fiumi e o mari resi solidi dall'inverno polacco. Il padre affida al suo Dio il calcolo dello spessore del ghiaccio per pattinare in sicurezza. Ma il ghiaccio può rompersi senza nessuna logica, così come senza ragione si rompe il calamaio sulla scrivani del padre, nello stesso momento. Sul computer staziona un inutile e verde "I'm ready". Ma il destino e il caso governano il film.A questo mi rimandava inizialmente la visione del venerdì santo di DANCER IN THE DARK di Lars Von Trier, mentre il mio professore di Marketing e Comunicazione strategica, nel corso per tecnico specializzato per la gestione della clientela e del processo distributivo, ci analizzava il saper ascoltare gli altri, il saper ascoltare il proprio cuore fino al sacrificio. Byork, molto più che la bella e brava Nicole Kidman in DOGVILLE e i geniali teatranti ne IL GRANDE CAPO,  soffrì molto per questo film. La trama. Una ragazza cieca ingannata dal vicino di casa pieno di debiti: lavora in fabbrica e anche di notte aiutata dall'amorevole Caterine Deneuve per mettere da parte i soldi per il suo bambino che dovrà essere operato agli occhi, per non patire anche lui la malattia ereditaria della mamma. Ma viene processata per un equivoco, un furto ai suoi danni tramutatosi in omicidio di rabbia. Lei si sacrifica, anche quando è appena vicino alla forca. Non vuole pagare l'avvocato per salvarsi, i soldi vuole darli a chi potrà non soffrire come lei. Lei che ogni rumore è un suono buono per cantare, anche il rumore più sinistro di una forgia o di un tribunale. Lei che trova tempo anche per fare teatro e sognare un sipario e ballare il tip tap. Ma il sipario sarà un altro. E la cinepresa a gru si alzerà come un odiato film scontato.Questo post non parla della Pasqua, forse. Potrebbe parlare anche di elezioni politiche. Vediamo.  Video non consigliato ai minori