Adagiocoldisagio

These are a few of my favourite things


L'acqua deve essere bollente, appena al di sotto del sopportabile; entro lentissimamente, centimetro per centimetro (e quindi ci metto un'eternita'). Una volta seduto nella vasca vado indietro con la schiena, il contatto con lo schienale e' freddo ma ogni vertebra che si inabissa mi da' un leggero brivido caldo, fino a quelle del collo, le piu' sensibili, quasi un solletico. Meglio se facendo uscire lentamente le mani dall'acqua, dalla pelle si leva un vapore appena visibile. Poi distendo le gambe, piano, pianissimo. L'ultima parte destinata ad immergersi e' il ginocchio, rallento ancora fino a quando l'unico lembo di pelle non ancora bagnato e' un minuscolo francobollo di pelle che sta in cima al ginocchio, francobollo che deve essere il piu' piccolo possibile e rimanere asciutto. Da piccolo quando facevo il bagno con mio fratello, vinceva chi lasciava asciutto il lembo piu' piccolo e perdeva chi lo immergeva completamente. Musica di sottofondo Coltrane o Pink Floyd, non si esce prima che i polpastrelli assumano lo stesso quoziente di grinze della faccia di Gollum. Da grande mi comprero' una vasca su misura: almeno 190 cm, a costo di eliminare il bidet o il cucinino.