Adagiocoldisagio

Sabbie immobili


Un po' come uno rimasto sotto le macerie che si solleva e si scrolla di dosso i calcinacci e la polvere o come uno che dopo un testa coda finito bene esce dall'auto con lo sguardo stranito, piu' che sollevato, stupito. Quando sei nelle sabbie mobili hai un obiettivo chiaro che magari ti sembra fuori portata ma hai materia con cui lavorare; scampato alla tempesta non c'e' nemmeno il tempo di scaldarsi al sole che gia' si riaffaccia la nebbiolina fastidiosa e impalpabile che impedisce di trovare la linea dell'orizzonte. Dopo tanto patire questa pace vuota e' grasso che cola, questa ipoestesia sembra manna dal cielo, ma non mi sento piu' forte ne' cresciuto, ne' indurito, ne' vincitore ne' vinto, una battaglia che non ha spostato gli equilibri e so che per affrontare la prossima il mio armamentario e' rimasto lo stesso; forse per questo sono cosi' incazzato.