Addicted to Caos

Presa di Incoscienza


Ieri sera ho capito quanto mi costa condurre una vita privata come la mia. Non che sia eccezionale o così trasgressiva. Forse un po' libertina ed aperta, ma sicuramente troppo open minded per i miei colleghi. L'università è piccola, le voci girano e sono sempre più apprezzati i gay che le bisex. Specialmente se un po' conosciute. Ma glissiamo. In questi giorni ho scoperto che: per far firmare una domanda di laurea occorre un pass, che sono una delle poche persone in questo ambiente a visualizzare prima il saldo e poi ad effettuare il prelievo -se ci sono i soRdi-, che non mi devo mai perdere dalle parti di via Bruxelles che una macchina è sempre lì vicina ad offrirmi una 'mano', che 'Lars e una ragazza tutta sua' è stato il primo film in grado di farmi addormentare, che il Mom Art ha un bagno troppo zen e...che sto attraversando una nuova fase Cadurep fatta di rincoglionimento e stress specialistico. Sono sempre più le notti che dormo fuori e che appena tornata a casa crollo in catalessi. C'è chi dice che dovrei riposarmi, altri che dovrei trovarmi un fidanzato. Ma io per ora mi angustio solamente per una puntura di zanzara sul culone. Sempre la stessa che mi perseguita tra gennaio e febbraio. Ognuno ha le proprie rogne. Ed io con le mie ho imparato a conviverci pacificamente.