Adenia

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Creato da Adenia il 02/09/2005

Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?

 

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Il Dubbio

Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.

Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate. 

(frasi prese dal libro "Il dubbio")

 

Esser tristi è necessario

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00

 

 

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.

Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.

Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.

Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.

 

I Colori degli Alimenti

Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.

Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.

I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.

Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007

 

 

« Messaggio #49Fragile (Nothing Like The Sun) »

Risposta di un mio interlocutore

Post n°50 pubblicato il 09 Novembre 2005 da Adenia
 

ECCO UNA FRASE CHE MI SCRISSE UN MIO INTERLOCUTORE, IN RISPOSTA AD UN MIO COMMENTO. SI ARGOMENTAVA SULLA FORZA DI REAZIONE CHE UNA PERSONA HA NEI VARI EVENTI DI VITA.

"LA REALE DIMENSIONE DI UNA PERSONA E' L'INSIEME DI TUTTE QUELLE COSE CHE QUESTA PUO' DARE: SPAZIA DA SENTIMENTI A FATTI CONCRETI. STAVAMO PARLANDO DI FORZA DI REAZIONE, TIRARE FUORI QUEL QUALCOSA CHE TI CONSENTA DI OLTREPASSARE STATI DI EMPASSE. IN QUESTO CASO, LA DETERMINAZIONE SUPPORTATA DA CONOSCENZA, PRESA COSCIENZA DI LIMITI BY-PASSABILI E VOLONTA' DI FARLO SONO INDICI DELLA DIMENSIONE DI UNA PERSONA. ALLA BASE DI TUTTO COMUNQUE C'E' IL CUORE, MA SOPRATTUTTO LA TESTA: LA VOLONTA' CE L'HAI E TE LA PUOI CREARE SE LO VUOI E COL CUORE NON SI PUO' OTTENERE. COL CUORE SI OTTIENE ALTRO... MA ANDREI FUORI TEMA (IDEA PER TUO PROX POST: SAI CHE IL MIO CUORE E' SEMPRE PRONTO E RICETTIVO, MA ORA LO E' PIU' LA ZUCCA!)."

MOLTO PROBABILMENTE QUALCOSA DEL SUO PENSIERO MI SFUGGE. COSA DISTINGUE LA MENTE DAL CUORE? A MIO PARERE VI E' UN CONFINE COSI' SOTTILE CHE ANCHE QUANDO SI CREDE DI NON RAGIONARE SI RAGIONA, ANCHE QUANDO SI CREDE DI SEGUIRE I SENTIMENTI IN REALTA' SI SEGUE LA PARTE UMANA RAZIONALE, ANCHE QUANDO SI CREDE DI DARE RETTA ALL'ISTINTO IN REALTA' ANCORA UNA VOLTA SI E' AGITO MEDITANDO E CALCOLANDO BENE L'AZIONE. QUANDO SI AGISCE CON IL SENTIMENTO E QUANDO CON LA RAGIONE? QUALI ELEMENTI PERMETTONO DI COMPRENDERE TALE DISTINZIONE NELL'AGIRE UMANO?

Commenti al Post:
antrace72
antrace72 il 09/11/05 alle 15:32 via WEB
Io vivo in costante conflitto tra cuore e mente... credo che la funzione per decifrarla potrebbe essere porsi domande come: "Sto facendo questa cosa sapendo di sbagliare, sapendo che non ne trarrò nessun profitto né io né nessun altro, ma la faccio lo stesso, è più forte di me. In un'altra situzione l'avrei fatto? No. Se dovessi dare un consiglio ad un amico gli consiglerei di farlo? No. Ma io lo faccio, senza perché e senza pensare alle conseguenze." Questa credo che sia la differenza... (generalizzando chiaramente... senza alludere ad alcuna azione specifica). Un bacio!! :)
 
 
Adenia
Adenia il 09/11/05 alle 17:21 via WEB
Bene antrace, non sei l'unico a vivere tale conflitto: da sempre mi chiedo se in me vi sia maggiormente la tendenza ad agire istintivamente o ad agire razionalmente. Non lo so. In ogni persona vi è sia la parte razionale sia la parte emotiva, ma capire quando entra in gioco uno e quando entra in gioco l'altra mi risulta quasi impossibile. A tuo parere, ogni qual volta si agisce senza porsi domande non si ragiona? Ne sei convinto? Non è forse vero che in ogni umano, automaticamente, vi è un ragionamento immediato in ogni evento o in ogni suo gesto senza nemmeno sapere i motivi e i come? Io ho come l'impressione, a differenza dell'animale, che nell'uomo il sentimento e il ragionamento si siano fusi così bene da non poter essere più valutati in modo separato e distinto. Ciao antrace... a presto.
 
   
antrace72
antrace72 il 10/11/05 alle 11:21 via WEB
Forse non ogni qual volta si agisce senza porsi domande non si ragiona... ma allora mettiamo il pentimento... l'immediato pentimento di un'azione... non hai mai detto: "lo sapevo che finiva così ma l'ho fatto"... l'animale se non gli viene in tasca nulla non agisce... l'uomo si, agisce completamente irrazionalmente... forse si, non è facile trovare questa linea, ma so per certo che esiste, altrimenti non perdonerei mai nessuno...
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 12:38 via WEB
Continuando il tuo discorso... affermi: "altrimenti non perdonerei mai nessuno". Non comprendo se è con la ragione o con la tua parte irrazionale che vuoi o non vuoi perdonare qualcuno. Anche nel perdono, io credo di ragionare ogni volta. Non so, forse sono io che conosco solo la ragione e nulla più. Hola antrace.
 
     
antrace72
antrace72 il 10/11/05 alle 12:42 via WEB
Adenia... anche io perdono con la ragione... ma se fossi sicuro che chiunque mi faccia un torto lo faccia con piena coscienza e ragione, allora non perdonerei... non riuscendolo a giustificare. Buona giornata!!
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 13:08 via WEB
Antrace, ho letto un po' il tuo blog... decisamente mi piace. Mi piace il tuo modo di trattare l'argomento "sesso". Allora ti chiedo... nel sesso senti che entra più in gioco la tua parte razionale o la tua parte istintiva ed irrazionale?
 
     
antrace72
antrace72 il 10/11/05 alle 22:01 via WEB
Nel sesso... credo che sia un mix di entrambe... la parte razionale agisce su quella istintiva per dare... quella istintiva riceverebbe e basta... credo di non saper rispondere appieno... :|
 
     
Adenia
Adenia il 11/11/05 alle 10:23 via WEB
Sono confusa su come intendere razionalità e irrazionalità e sulla loro effettiva distinzione... ogni commento mi può dare interessanti soluzioni di possibili interpretazioni. Buona giornata antrace!
 
IN2dgl
IN2dgl il 10/11/05 alle 08:26 via WEB
Non ho mai trovato l'anello di congiunzione tra l'agire col cuore e la reattività della mente...è veramente difficile, e secondo me impossibile cercare una spiegazione...la mente non riesce a concepire un cuore cervello perchè non riesce a razionalizzare il concetto "amore"...buona giornata...a presto...
 
 
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 08:43 via WEB
A mio parere, non vi è proprio un anello di congiunzione. Credo vi sia davvero una fusione della parte razionale con la parte istintiva, della mente con il cuore. Su questo non ho assolutamente concetti chiari, sento solo che in me ogni gesto e dovuto sia ad un sentire immediato e non calcolato, sia ad un valutare in modo ben ragionato. Ho come l'impressione che la sola parte istintiva ed impulsiva entri in gioco solo nei momenti di pericolo! Però, anche quando vi sono situazioni allarmanti se una persona agisce automaticamente in un dato modo è pur sempre grazie ad un bagaglio culturare che è maturato grazie ad esperienze passate. Ho un po' di confusione, ma ci arriverò ad una mia soluzione sull'argomento. Buona giornata In2.
 
piccolaelo
piccolaelo il 10/11/05 alle 10:12 via WEB
grazie mille per la visita..torna a trovarmi :)
 
 
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 10:33 via WEB
Non ho mai capito questi ringraziamenti. Se io entro in un blog è perché qualcosa mi ha incuriosito e mi ha condotto verso un tal blog e non un altro. Non c'è da ringraziare... si tratta di visite che servono a me. Un saluto per te, buona giornata piccolaelo.
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 10/11/05 alle 11:17 via WEB
Molto è stato scritto da pensatori e filosofi in tutte le epoche. Credo che uno dei pensieri più "sintetici" ed al contempo significativi venga dal matematico/filosofo Blaise Pascal; sono d'accordo con lui quando scrive che "il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non può comprendere". Interessante, poi, come delinei una sorta di "tassonomia" nella interazione delle due, parlando di "esprit de finesse" e di "esprit de geometrie", per indicare quelle parti della mente umana che sono capaci di cogliere il sentimento, di esprimersi "col cuore" (finesse) e di ragionare in maniera logica, induttivamente e deduttivamente (geometrie). Un appunto: mi piace molto il riferimento matematico che usa quando parla della ragione assimilandola linguisticamente alla geometria; anche se è proprio dell'epoca (e forse si possono vedere i primi semi dell'Illuminismo) usare la "geometria" per indagare l'animo umano (ad esempio Spinoza col suo "Etica more geometrico demonstrata"). Un bacio Adenia, ed ancora grazie per lo spunto di riflessione. Antonio
 
 
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 13:24 via WEB
Ramanujan, ho studiato Filosofia e qualcosa so sui pensatori antichi. Quello che mi hai scritto ora potrebbe aggiungere cultura; ma, per quanto riguarda questo argomento, mi interessa la tua filosofia, il tuo parere, le tue idee e non quello di qualcun altro da te riportato. Io voglio capire cosa c'è nella mente dei miei interlocutori. Sono curiosa di quello che senti tu. Pascal non è un mio interlocutore! Per me ogni azione ha luogo grazie ad un processo mentale, ad un ragionamento. Quanto ciò non accade? Quando l'uomo agisce senza ragionare? A mio parere... mai.
 
   
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 10/11/05 alle 17:17 via WEB
Be', ho precisato che la mia posizione è vicina a quella di Pascal. In questi termini, Pascal E' un tuo interlocutore! Le azioni (coscienti) sono sempre, da un punto di vista meccanico, guidate dal cervello. Se per ragione (vedi altro post) intendi "attività del cervello", allora l'uomo agisce sempre ragionando. Ho la netta impressione che stiamo usando linguaggi diversi...
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 21:11 via WEB
Esatto! E' lì che volevo arrivare. Alla fine è la ragione che manda avanti tutto. Tutto si basa sulla sola ragione e non sul sentimento. Il sentimento è importante, ma deriva anch'esso dalla ragione. E' solo un luogo comune il credere che vi sia o ragione o sentimento da seguire, in modo alternato, nell'affrontare gli eventi. Si vuole o non si vuole è la ragione che dà soluzioni e dà un senso al nostro agire. Se poi un ragionamento è condizionato da sentimenti, lasciando spazio alla irrazionalità, vi sarà comunque sempre il ragionamento prima del sentimento. Non so forse devo smetterla di ragionare troppo. Ahhh che caos!
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 10/11/05 alle 11:45 via WEB
Parlando di quelli che definisci "momenti di pericolo", è stato da poco individuato un meccanismo fisiologico alla base dell'espressione "mi è passata la vita davanti agli occhi", tipica di situazioni di pericolo intenso in cui si sperimenta un mix tra emozione e ragionamento. Quello che succede è che il cervello avvia una ricerca massiva nella "banca dei ricordi" (in realtà vengono scansionate miliardi di connessioni sinaptiche) per cercare una soluzione al problema che ci minaccia. Questo scorrere le situazioni passate per trovare analogie (e soluzioni!) con la situazione attuale risulta in effetti in una mescolanza di "ragione" e "sentimento". Antonio
 
 
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 13:33 via WEB
Quindi per te è una mescolanza di ragione e sentimento. Ok, allora è una fusione, una unica cosa... non c'è solo sentimento o irrazionalità. Non è possibile quindi agire in modo non razionale. Poi, anche quando mi hai riportato la frase "il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non può comprendere", beh... si tratta di un cuore che ragiona? Per me una frase più insensata non esiste!!!
 
   
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 10/11/05 alle 14:42 via WEB
Non parlo di mescolanza; parlo di cose che esistono entrambe in noi, e che a volte possono sovrapporsi, altre volte incrociarsi, ma senza che sappiamo come o perché. Riguardo Pascal...le "ragioni" di qualcosa sono le cause scatenanti, non necessariamente implicanti un ragionamento. La ragione del cuore è ciò che lo fa muovere; non significa che esso ragioni (e come poi?)
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 15:05 via WEB
Ok, ho capito... ragioni intese come motivi. Non mi piace lo stesso come frase, il cuore non ha dei motivi, il cuore è un muscolo che tiene in vita il corpo solo da un punto di vista fisico e scientifico. Non mi piace attribuire pensieri umani a delle macchine e il cuore è una macchina. Non riesco a capire cosa si intenda per "cuore" quando si vuole attribuire questo termine al sentimento. E' sentimento non cuore. Aggiungo che per me il sentimento si fonde con il ragionamento e che non si tratta di due cose diverse. Ogni volta si agisce, si percepisce o si riflette sempre in funzione al cervello, il quale automaticamente elabora e crea processi mentali più o meno veloci. Che c'entra il cuore con la mente?
 
     
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 10/11/05 alle 17:14 via WEB
Ovviamente "cuore" è semplicemente una traslazione linguistica. Parlo (o meglio: si parla, in genere) di cuore quando mi riferisco al "sentimento", ovvero alla emotività. Non sempre l'emotività entra in quello che facciamo. D'altro canto, la "ragione" intesa come processo di funzionamento del cervello è sempre in azione. Cosa c'entra il cuore con la mente? Potrebbero semplicemente essere due processi "paralleli" che "girano" sulla stessa macchina. Così come due programmi che fanno cose diverse, ma sono pur sempre programmi e devono avere caratteristiche in comune per "girare" sulla medesima macchina. Tu dici che i pensieri umani non appartengono alle macchine: non credi dunque che il cervello sia una macchina? E cosa intendi tu per macchina? La cibernetica si interroga da decenni su questi interrogativi. Possiamo addentrarci in questa discussione se vuoi, ma ti avverto che apri una "can of worms" (come dicono molto coloritamente gli inglesi!) Se vuoi un parere tecnico, (se ricordi mi occupo di intelligenza artificiale) ci sono diversi tipi di "intelligenze" (e quindi diversi tipi di "pensieri") semplicemente perché ci sono definizioni diverse di intelligenza, non necessariamente compatibili tra loro. Ora, il cuore (organo fisico) può essere considerato una macchina. E' intelligente il cuore? Secondo una delle definizioni, lo è. Lo è in quanto reagisce in maniera automatica, e secondo alcuni paradigmi, a cambiamenti dell'ambiente. Se tu sei a riposo, si comporta in un modo. Se cominci a correre, avrà un altro comportamento. Mentre fai sesso, un altro ancora. E così via. Ci sono indizi fortissimi, inoltre, che le dinamiche che governano il cuore siano di tipo caotico. Parlare di "macchina" non esclude il ricorso a termini quali "intelligenza", e viceversa.
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 20:58 via WEB
Beh, davvero interessante la tua risposta. Quindi, vi sono diverse tipi di intelligenze. Il cuore è una macchina e può considerarsi sia come macchina intelligente sia come macchina governata da dinamiche di tipo caotico. Il cervello è anch'esso una macchina. A mio parere, il sentimento, la personalità di un individuo, il carattere e il comportamento di un soggeto dipendono comunque dal cervello. Quindi, penso che se la macchina cervello ha delle difficoltà allora anche il comportamento di una persona ne risente, che se la parte razionale non è ben funzionante anche i sentimenti ne risentono. Tutto dipende dal cervello e nulla può essere solo irrazionale. Anche se una persona non se ne rende conto, agisce ogni volta in base ad un ragionamento. Ecco tutto. Buona serata Ramanujan e davvero grazie per il tuo intervento.
 
hawk67
hawk67 il 10/11/05 alle 11:49 via WEB
Il cuore funziona anche quando la mente è offuscata.Ha fatto tesoro dell'esperienza e la serba per i momenti in cui il ricettore non è al meglio.Col cuore arrivi ad amare/costruire e/o odiare/distruggere dove la mente non può!
 
 
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 13:13 via WEB
Eccola la persona a cui ho rubato la frase! Hawk, confermo: il cuore funziona anche quando la mente è offuscata. Tuttavia, credo di avere un concetto tutto mio di cuore. Per me il cuore è solo un muscolo che pompa sangue e nulla più. Tutto quello che riguarda la mente è razionale. Mi trovo a leggere i vostri commenti e a capire che voi avete le idee chiare e sentite del sentimento dentro. Io agisco solo in base alla mia ragione. Non è per cattivera, bensì per incapacità mie. Non so che significhi agire senza aver prima creato nella mia mente un motivo, un calcolo, uno schema, un obiettivo. Anche nel momento di estremo pericolo, posso agire in pochi attimi solo grazie a ragionamenti precedenti che ho avuto afrontando o osservando contesti di pericolo simili. Ciao hawk, buon pomeriggio.
 
   
hawk67
hawk67 il 10/11/05 alle 13:28 via WEB
Credo che,in questo momento,nessuno meglio di me possa comprendere le tue affermazioni. Le avrei sottoscritte tutte, senza eccezione alcuna, fino a pochissimo tempo fa. Mi sono nascosto dietro a logiche matematiche e rigide costruzioni, senza ascoltare ciò che avevo dentro. Adesso è un casino pauroso, ma molto più bello e sarà sempre più bello. Nulla cambia all'esterno: logiche e costruzioni restano tali ma sarò io a governarle e non il contrario. Io mi sento vivo: lo sono sempre stato ma non completamente consapevole della forza della fiamma che c'è in me.Le mie parole non sono in contrasto con la mia determinazione: questa ne trarrà forza perchè avrà una fonte supplementare cui attingere.Gli obiettivi non cambiano, le persone non cambiano, nulla cambia: cambio io,ne prendo atto sapendo che da ciò ne uscirò molto più forte e "temibile". Chi gestisce i cambiamenti in modo produttivo e veloce, vince e io sono abituato a farlo, mi piace farlo e voglio continuare a farlo.Cambia il propulsore: da singolo diventa doppio e io inarrestabile. Perchè questo commento se vogliamo esulante?Mi mancava scivere un post così utilizzo il tuo spazio sicuro della solita accoglienza a me sempre riservata. Ciao Adenia, buon pomeriggio!
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 14:40 via WEB
Mi comprendi quindi... bene hawk. Chissà, molto probabilmente anche io arriverò a come ti senti ora tu. No, ogni percorso di vita è così unico che non ha senso pensare che il mio percorso di maturazione mente-corpo possa essere come quello di un'altra persona. Uguale no, ma simile forse sì. Mi hai scritto che ora, a differenza di prima, riesci ad ascoltare ciò che hai dentro e che ti senti in un piacevole casino anche se pauroso; ma che nulla cambia all'esterno. Ok, la mia domanda è questa: quali rughe di espressione del tuo viso sono maggiormente visibili?
 
     
hawk67
hawk67 il 10/11/05 alle 15:29 via WEB
Sono d'accordo:ognuno a il suo percorso.Un'infinità di percorsi l'uno diverso dall'altro e nessuno da prendere come esempio o da cercare di imitare. Rughe di espressione:premesso che ho la pelle di pesca,sul mio volto sono sempre visibili due "rughette" ai lati della bocca.Perchè questa domanda?
 
     
Adenia
Adenia il 10/11/05 alle 21:31 via WEB
Si tratta di una curiosità, nata in me, nel momento in cui hai affermato che nonostante il tuo atteggiamento mentale e la tua maturazione interiore nulla di ciò compare esteriormente. Ho pensato, invece, che una persona, anche visibilmente e quindi esteriormente, porta dei segni: rughe di pensiero, rughe di età o rughe di espressione derivanti dall'andamento del processo mentale, dall'umore prevalente, dall'assorbimento degli urti, dallo stile di vita che un soggetto tiene. Hawk, le tue rughe di espressione mi sembrerebbero quelle che compaiono con il parlare e il sorridere spesso. Anche io ho quel tipo di rughe, infatti tendo a sorridere parecchio. Ciao, buona serata.
 
     
hawk67
hawk67 il 10/11/05 alle 22:51 via WEB
Confermo l'essere non sfiorato dalle rughe dell'età!:-))!!!Io ridevo e sorridevo parecchio tempo fa...buona serata Adenia!
 
     
Adenia
Adenia il 11/11/05 alle 10:30 via WEB
Allora, hai una pelle di pesca, non sei sfiorato dalle rughe dell'età, hai energia da vendere... bene, svelaci la ricetta della tua pozione magica! Un salutino per te hawk.
 
     
hawk67
hawk67 il 11/11/05 alle 10:54 via WEB
Nessuna ricetta!Per quanto riguarda il mio aspetto è questione di dna,per il resto è molto semplice:faccio le cose in cui credo,e io credo in me stesso (fii che presuntuosone che sei!...ma è vero).Rileggendo il tuo commento però noto una vena di sarcasmo:sbaglio?
 
oggii
oggii il 11/11/05 alle 20:40 via WEB
MI CHIEDO COME RIESCI A TRASMETTER.IL PORSI E' D'OBBLIGO,L'INTERAGIRE PORTA IL FLUTTUARE,A VISIONE ASSOLUTAMENTE CHIARE ...IL PERDONO E' IL CONPIACIMENTO DI TE',MI SFUGGE UN NESSO,UN CHE,NON PORTI BIASMO PORTI UN ASSOLUTO :NONOSTANTE IL TUO PORTARE UNA TUA IDEA UN TUO PARERE,MI SA DI VIRTUALE IL TUTTO DI ARRIVARE AL DUNQUE CON UNA GRANDE ECC O UNA GRAN DISCUSSIONE DOVE ASPETTI IL CHE PER SFOGARE IL TUO MANCARE DI PICCOLE COSE SEBBEN LE RASENTI LE PERCEPISCI LE DESIDERI MA QUALCOSA IN TE' TI APPAGA,IL TUO ISTINTO E TU CHE AGISCI PER PORTARE UN DIRE . TI VEDO GRANDE ECCELSA PERCIO' MI RATTRISTO DI CIO' N :NONOSTANTE MI PONGA TANTE DOMANDE ,MA LA RETE CI FA' GUSTARE ALTRO E TU NE SEI COMPLICE ,SE NON AUTRICE ...DIFFICILE CHE PORTI INTERAGIRE CON ME PORTO IL DETERRENTE A CIO' CHE PORTI,IL VIVERE IL GUSTARE UN BUON BICCHIERE DVINO
 
 
Adenia
Adenia il 11/11/05 alle 22:01 via WEB
Sembrerebbe una poesia il tuo commento: mi pare uno scritto ricco di licenze poetiche. E'un modo assai particolare di esprimersi il tuo. Mi dà il suono di una critica, ma forse cado in errore nel considerarlo tale. Mi vedi grande ed eccelsa? Ti rattristi di cosa? C'è del vero quando affermi che porto avanti una discussione per poi sfogare il mancare di piccole cose. Non capisco il tuo discorso sul virtuale: io pongo tali questioni a me e agli altri sia nel virtuale, sia nella realtà tangibile. Non so se ho afferrato il tuo discorso... aiutami a capirti se hai voglia. Un salutino per te ed aggiundo che anche a me piace il buon vino!
 
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 19/11/05 alle 16:15 via WEB
si penso anche io sia un argomento complesso ed alcune volte come tu dici, se non molte ,l istinto e la ragione si intersecano.penso anche che la ragione si avvicini di piu' ad un calcolo matematico. cioè si fa in genere quello che è piu' logico facendo un calcolo di probabilità. tuttavia esperienza intuita e istintiva e sensitiva. puo' giocare un ruolo determinante nella rielaborazioni dei pensieri. nelle valutazioni del pensiero altrui ad esempio che è frutto di istintualità e non sempre di ragione.
 
 
Adenia
Adenia il 19/11/05 alle 21:40 via WEB
Ohi. Sì, c'è complessità in questo argomento. Non condivido in pieno quanto affermi. L'intuito è ben diverso dall'istinto o dalla sensitività: l'INTUITO è una forte ed acuta capacità di percezione dovuta comunque alla mente, è una predisposizione a valutare al meglio qualcosa senza elaborare logiche o ragionamenti in quanto nella mente questi sono già presenti in modo naturale. Si tratta di mente. Il mio discorso era sull'esistenza o meno di una separazione tra ciò che è mente e ciò che è sentimento. L'intuito è già noto essere un aspetto mentale. Se poi affermi che il pensiero è spesso influenzato da esperienze precedentemente vissute allora ancora una volta si arriva a sostenere che alla base di un sentire vi è un ragionamento. Ciao insoprannominabile e grazie per l'intervento.
 
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Every Breath You Take

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you

Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you

O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

 

 

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The Blower's Daughter

 

Sei Parte Di Me

E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.

 

La mancanza di passione

La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.

 

Indifferenza

Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.

Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.

hkhgkj

 

Supermassive Black Hole

 

The Funeral Of Hearts

 

 

 

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