PassiNelVuotO

Le sue mani


Le sue mani prendono le mie invitandomi ad alzarmi, apro gli occhi e sento le sue parole arrivare attraverso l’ovatta che mi riempie il cervello. Mi dice che è ora… se sono pronta.Rispondo meccanicamente Si Padrone, sapendo che in quel momento lo ero davvero. Mi abbraccia e bacia con trasporto. Con passione. Sento la sua mano scivolare lungo il fianco e insinuarsi tra le gambe per accarezzarmi il sesso.Si volta e prende dalla mensola il guinzaglio agganciandolo al collare. Mi bacia ancora, con forza. Le sue labbra premono sulle mie schiacciandole. Il guinzaglio tira verso il basso trascinandomi carponi. Giù, carponi come una cagna. Cado in ginocchio e lui mi conduce per le scale. Perché le scale? E’ duro farle in ginocchio, ma so che tu lo vuoi, mi vuoi carponi come la cagna che desideri io sia in questo momento. Poi sarò altro, di volta in volta troia o puttana, ma sempre perché tu lo vuoi. Non voglio pensare ad altro che alle sue mani sul guinzaglio. Tira duramente facendomi sentire in quella tensione tutta la sua decisione. Si ferma, la sua mano che accarezza il mio sesso pur senza accarezzandolo. Sta solo controllando il mio stato. Sono eccitata, bagnata dai suoi e i miei pensieri.Scendo lentamente, gradino dopo gradino la mia paura aumenta. Cerco conforto nelle sue parole chiamandolo col titolo che gli spetta… Padrone. La sua voce imperiosa mi fa tacere in un attimo, risento quel brivido che mi aveva abbandonato poco prima e la paura di non sapere mi attanaglia ancora la pancia con una morsa gelata.