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Maltrattamenti Animali : VIVISEZIONE


Per vivisezione s'intende un esperimento in cui sono impiegati animali. I vivisettori invece preferiscono il termine più neutro di sperimentazione animale. In realtà esistono ricerche in cui, pur non compiendo una "sezione da vivo", l'animale subisce un notevole grado di sofferenza. Nel campo della psicologia, ad esempio, si condizionano gli animali a comportarsi in una certa maniera, sottoponendoli a ripetute scariche elettriche attraverso il pavimento della gabbia.
La sofferenza in ogni caso comincia prima dell'esperimento, quando gli animali sono prelevati dal loro ambiente naturale. Quelli invece nati negli allevamenti subiscono dal primo giorno di vita le condizioni innaturali della permanenza nelle gabbie.Tutte le specie vengono usate: topi, ratti, conigli, uccelli, pesci, ma anche cani, gatti, scimmie, bovini e cavalli. Secondo i dati ufficiali in Italia ogni anno sono vivisezionati più di un milione di animali, in Gran Bretagna circa tre milioni, negli USA venti milioni, nel mondo trecento milioni. Si compiono esperimenti nelle Università, negli ospedali, in Istituti di ricerca pubblici e privati. Tutti i prodotti, prima di essere commercializzati devono, per legge, essere testati sugli animali: farmaci, cosmetici, pesticidi, ma anche olio per i motori delle macchine, additivi alimentari, prodotti per l'igiene della casa, inquinanti ambientali, alcol e tabacco e molti altri. Le modalità con cui vengono compiuti gli esperimenti sono le più svariate: gli animali sono avvelenati, ustionati, accecati, shockati, affamati, mutilati, congelati, decerebrati, schiacciati, sottoposti a ripetute scariche elettriche attraverso elettrodi conficcati nel cervello e infettati con qualsiasi tipo di virus o batterio, anche quelli che non colpiscono gli animali, come il Treponema Pallidum per la sifilide o l'HIV per l'AIDS.La sperimentazione animale, oltre ad essere un abominio, non è neanche efficace e ha comportato grandi errori e ritardi nella scienza, ne sono una testimonianza le 225.000 morti all'anno negli USA per cause avverse ai farmaci, morti silenziose di cui nessuno parla o anche il dato allarmante che il 90% dei farmaci non supera poi le prove cliniche, con un ingente spreco di fondi e menti che lavorano per produrre dati inutilizzabili.