Musicopedagogia e terza età

La persona anziana spesso ha difficoltà ad esprimersi, le diventa difficile esporre anche un semplice concetto, trovare le parole giuste per comunicare un’emozione, un sentimento, uno stato d’animo, a volte anche le cose più banali di vita quotidiana diventano difficili da raccontare e condividere con gli altri, conducendo la persona a chiudersi progressivamente in un mondo fatto di silenzio, depressione ed apatia. La musica diventa in questo caso un utilissimo strumento di mediazione attraverso cui l’anziano può ritrovarsi, rivivere ricordi, esperienze del passato, emozioni, prendere contatto con la sfera profonda e più intima che le appartiene. La musica rivitalizza, stimola, comunica ed è capace di creare un ponte tra il passato ed il presente, rivivere momenti del passato inseriti consapevolmente nel presente. Esperienze che possono essere comunicate e condivise, partecipate e compartecipate. La Musica supera ostacoli culturali, linguistici, temporali, la musica incanta, tocca corde site nel profondo sensibili alla sua stimolazione, e aiuta la persona a sentirsi ancora inserito nel mondo, perché condivide quello stesso linguaggio universale con gli altri.Per questo in ambito pedagogico clinico si individua nella musicopedagogia il metodo privilegiato negli interventi educativi rivolti alla terza età.Dott.ssa Marika Pavlidis