Delirium Tremens

PAUSA CAFFE'


Sono in ufficio seduto alla mia scrivania quando improvvisamente mi ritrovo le tue mani appoggiate sulle spalle. So che sei tu perchè anche senza girarmi ho riconosciuto il tuo profumo... inconfondibile ed eccitante!!! La conferma della mia deduzione arriva dal sussurro della tua voce... la tua bocca attaccata alle mie orecchie. "Tesoro che ne dici di una piccola pausa caffè?" mi chiedi e immediatamente dopo infili la tua lingua dentro al mio orecchio mentre respiri affannosamente. Prendi la mia sedia e la fai ruotare verso di te. La punta della tua lingua scende sul mio collo e lo percorre tutto mentre le tue mani scendono sul mio petto e mi sbottonano la camicia e poi più giù i pantaloni. Sei indiavolata. Non riesco a muovermi e non appena cerco di dire qualcosa mi afferri il volto e la tua lingua saetta nella mia bocca. Sei seduta sulle mie ginocchia adesso e con le mani armeggi dentro i miei boxer per stringere il mio sesso ed estrarlo. In un attimo te lo ritrovi in mano duro ed eccitato - e come potrebbe essere altrimenti - e l'istante dopo è completamente dentro di te!!!! Cazzo!!! A stento mi rendo conto che hai semplicemente sollevato verso la vita la tua gonna... che non indossi le mutandine ma solo un paio di autoreggenti. Mi chiedo se avevi voluto e pensato tutto questo la mattina mentre ti vestivi. E' un dubbio eccitante almeno quanto la carica erotica con cui mi hai assalito. Sono sconvolto da questa situazione e rispondo colpo su colpo ai tuoi affondi con l'eccitazione che sale sempre di più fino a quando sento le tue unghie che si piantano nella mia cute... senti le mie mani afferrare e stringere le tue natiche nello spasmo del piacere quasi simultaneo. Rimani solo un istante appoggiata alla mia spalla con il fiato rotto prima di alzarti e sistemarti la gonna. "Fossi in te mi sistemerei un pò" mi fai notare con sguardo malizioso e soddisfatto... "sai potrebbe sempre entrare qualcuno da un momento all'altro". "A proposito..." dici ad alta voce quando ormai sei già fuori della stanza "non mi hai nemmeno detto se vuoi il caffè"