Creato da Roy.Batty il 06/10/2006

Delirium Tremens

Semel in anno licet insanire

 

 

AUTUNNO

Post n°202 pubblicato il 21 Settembre 2009 da Roy.Batty

Ormai è ufficiale... tanto il calendario quanto il meteo confermano che l'autunno è iniziato a tutti gli effetti!!!

Finita la stagione delle passeggiate con il gelato, delle camminate nei parchi, delle gite in campagna mi troverò qualche hobby da coltivare nelle grigie e fredde giornate di pioggia!!!

Tanto per iniziare c'è il buon vecchio bricolage.
Penso di comprarmi questo bel manuale che sono sicuro che mi darà delle porche soddisfazioni

 
 
 

RAINING DAY

Post n°201 pubblicato il 14 Settembre 2009 da Roy.Batty

 
 
 

FINITA LA PACCHIA...

Post n°200 pubblicato il 01 Settembre 2009 da Roy.Batty

Nonostante tutti i tentativi disperati che ho fatto è arrivato il Game Over delle vacanze.
E così non resta che riprendere in mano la picozza e tornare al lavoro...

Certo non è piacevole.... ma se ti tocca ti tocca...

 

 
 
 

TORNO SUBITO...

Post n°199 pubblicato il 28 Luglio 2009 da Roy.Batty

Cartoline non ne spedisco ma in compenso se non sapete dove andare venite pure a trovarmi. 
Una noce di cocco fresca non manca mai.
Mi trovate sotto la terza palma sulla destra.


 
 
 

***

Post n°198 pubblicato il 15 Luglio 2009 da Roy.Batty

Ci siamo dati appuntamento per un caffè nella piazza centrale, approfittando del fatto che mi sarei trovato nei paraggi per un appuntamento di lavoro.
Visto la distanza che ci separa ci vediamo raramente.
La nostra è un’amicizia basata più sulle chiacchierate telefoniche e sulle lunghe mail che sugli incontri… troppo presi come siamo nelle nostre vite e dai nostri ritmi che mal si conciliano tra loro.
Ma proprio per questo approfittiamo di queste rare opportunità per concederci un po’ di tempo, brevi parentesi solo per noi.

E’ da un po’ che parliamo e il caffè è finito da un pezzo quando ti propongo di andare a fare due passi e approfittare della bella giornata di sole.
Appena usciti dal bar mi indichi una direzione.
“Senti” mi dici “perché non andiamo di qui?”
“E’ una piccola camminatina ma in fondo alla via è dove abito io. Ti faccio vedere come mi sono sistemata nella nuova casa. E poi così ci cuciniamo un piatto di pasta e non pranziamo con il solito panino”.

Detto fatto e in men che non si dica ci troviamo nella cucina del tuo appartamento mentre tu metti l’acqua a bollire e io stappo una bottiglia di bianco che ci farà da aperitivo.
Sbrigate queste incombenze e in attesa di buttare la pasta mi conduci per il giro panoramico della tua casina… dalla cucina passiamo al soggiorno, al bagno e alla camera da letto.
Qui mi cade l’occhio su uno specchio a parete in un angolo della stanza.
“E quello cos’è? E’ per la sala giochi?” chiedo indicando il lettone.
Tu ormai sei abituata alle mie battutacce. E' da tempo ci punzecchiamo così.
Per cui la tua risposta non si fa attendere: “Ovviamente! Lo sai che sono una giocherellona! Se fai il bravo poi ti faccio vedere anche le manette di peluche” mi sfotti come mille altre volte sbattendo le ciglia dei tuoi occhi sensuali.
“E se non faccio il bravo, invece?” ti provoco.

Provaci! E vedrai…” Adesso il tuo sguardo non ha più nulla di canzonatorio. Mi fissi dritta negli occhi serissima.

immaginewidth:120px;float:right;margin:2px 0px 10px 10px;Mi avvicino verso di te e tu anziché ripristinare le distanze ti sporgi… le tue mani che si appoggiano sul mio petto. Questi pochi semplici movimenti segnano la fine della nostra amicizia così come è stata fino a questo momento.
Le nostre bocche si avvicinano, le labbra si sfiorano e poi si uniscono, mentre le  lingue si cercano lentamente e poi freneticamente e poi ancora lentamente, con l’eccitazione che ci prende ad ondate.
Senza staccarci l’uno dall’altra velocemente cominciamo a spogliarci buttando per terra tutti i vestiti.
Rimanendo nel corridoio in cui ci troviamo ti metto con le spalle contro il muro.
Scorro il tuo corpo con gli occhi, mentre i polpastrelli ti sfiorano le braccia e i fianchi. Il mio sguardo si sofferma sui tuoi occhi bellissimi, sulle labbra carnose umide dei nostri baci. Mentre ti accarezzo dolcemente riprendo a baciarti…

Sento l’eccitazione salire mentre ti bacio sul collo, dietro l’orecchio, sulle spalle e poi più giù sui capezzoli che mordicchio e sento reagire al contatto della mia lingua.
Continuo l’esplorazione del tuo corpo con le mie labbra, scendendo verso l’ombelico e poi più giù fino a trovarmi di fronte al tuo sesso che tu subito spingi verso di me.
“Baciami!” E’ un comando il tuo, che sottolinei con le mani che afferrano la mia testa e mi guidano verso di te.
Mi piace e mi eccita la tua passionalità e con lo stesso slancio mi tuffo tra le tue gambe, sul tuo sesso.

Sei eccitata e immediatamente la mia lingua, le mie labbra e tutto il viso sono umidi dei tuoi umori. Ti sento fremere mentre premi sempre più forte sulla mia faccia, le gambe tese per non crollare sopra di me. La mia lingua ti lambisce, sale sul clitoride che bacio e lecco.
I tuoi rantoli mi guidano, cerco di capire cosa ti piace, come ti piace.
La lingua adesso dardeggia contro il clitoride. Mi afferri per i capelli e mi spingi contro il tuo corpo… io accelero i movimenti, più veloci, più intensi la lingua e le dita… fino al momento in cui urli il tuo piacere e ti scuoti contro di me.
Ti abbraccio e mentre ci scambiamo un lungo bacio passionale ti sollevo da terra, entro in camera e ti adagio sul letto.

Mi sdraio al tuo fianco… e con la punta delle dita riprendo a carezzare tutto il tuo corpo mentre sei rilassata e con gli occhi chiusi persa in un dolce torpore.
Ma il tuo desiderio è tutt’altro che spento… a poco a poco inizi a strusciarti contro di me, le tue mani mi cercano, ricambiano le mie carezze.
I tuoi baci si fanno via via più infuocati… e la mia voglia di te ormai è incontenibile… non resisto più.  
Con un braccio ti faccio sollevare le gambe verso il busto… e poi lentamente rimanendo al tuo fianco scivolo dentro di te… completamente.
Le mie mani si muovono libere ad accarezzare i seni, i capezzoli, e poi ancora il clitoride che massaggio con la punta delle dita mentre i miei affondi si fanno sempre decisi… impetuosi…

Da quel momento in poi tutto diventa più confuso…. sono sopra di te, poi di nuovo al tuo fianco e poi mi ritrovo sdraiato sul letto mentre tu mi cavalchi.
Un turbinio di sensazioni che si affastellano in un crescendo continuo mentre il respiro si fa sempre più affannoso.
Mi accorgo di essere ormai vicino a raggiungere il piacere e rallento il ritmo per prolungare il piacere ma le tue unghie nella mia schiena mi fanno capire che non è quello che desideri mentre le tue gambe mi cingono i fianchi.
E così riaffondo dentro di te e comincio a muovermi con foga… voglio godere, voglio farti godere.
Quando capisco che anche tu sei al limite ti afferro e ti stringo forte contro il mio petto e ai primi sussulti del tuo orgasmo mi lascio andare ed esplodo dentro di te mentre entrambi siamo sommersi dal piacere.

L’intensità del piacere che ci ha appena dominati mi lascia affannato ed esausto, ma tutt’altro che soddisfatto… so benissimo che questo nostro incontro finirà presto troppo presto rispetto al mio desiderio e voglio godermi ogni singolo istante che possiamo concederci.

Per questo motivo le mie mani ti cercano, ti accarezzano mentre tu rimani distesa supina sul letto, scorrendo dalla base della nuca, lungo la schiena, sulle natiche e poi giù lungo le gambe.
Comincio a massaggiarti mettendomi a cavalcioni dietro di te e poi a baciarti sul collo, giù giù lungo la schiena dorsale, sul solco delle natiche.
Tu rispondi ai miei baci inarcando la schiena prima e accoccolandoti poi, con le spalle abbassate a sfiorare il letto e il sedere in alto. E’ uno spettacolo bellissimo quello che mi offri. E immediatamente mi ritrovo di nuovo duro ed eccitato.

Osservo ogni dettaglio delle tue gambe, del tuo sesso arrossato e bagnato, la forma tondeggiante delle tue natiche che mi attrae.
E’ proprio lì che si concentrano le mie attenzioni. Ti bacio, ti accarezzo, senti la mia lingua che scorre il solco che tu a un certo punto socchiudi per facilitare i miei movimenti.
Continuerei all’infinito, ma faccio fatica a trattenermi… mi sento esplodere.
Così mi inginocchio dietro di te.
Mentre con una mano inizio a toccarti in mezzo alle gambe guido il mio sesso dietro di te. Una volta, chiacchierando mi hai rivelato che non hai mai avuto la voglia e la spregiudicatezza di provare così.
Non so cosa stai pensando ora… la mia bocca si avvicina al tuo orecchio… “ti voglio” sussurro, mentre inizio a premere su di te.
Tu non mi fermi. Non dici nulla.
Piano piano continuo a spingere. Sono movimenti lenti, millimetrici.
La punta comincia ad infilarsi, mentre tu ti allarghi sempre più e io comincio a scivolarti dentro.
Quando la mia cappella sparisce dietro di te e dentro di te mi fermo per assaporare il momento.
Ti sussurro nell’orecchio la mia eccitazione, le sensazioni che mi stai facendo provare, mentre la mia mano non smette di toccarti…

Dopo un po’ che proseguo così avverto i movimenti del tuo bacino che rompono l’immobilità dei nostri corpi… assecondi il movimento della mia mano… detti i movimenti e così anche io ricomincio a scivolare in te, fino in fondo adesso.

Quando le mie dita ti fanno venire ancora, sento le contrazioni del tuo orgasmo rimbalzare anche dietro e il mio cervello si incendia… comincio a muovermi, pochi affondi in realtà perché l’eccitazione è tale che non riesco a trattenermi prima di sentire i densi getti del mio piacere.

Ci rovesciamo sfatti sul letto… con le energie appena sufficienti per darci dei languidi baci passionali.
Sto quasi scivolando in dolcissimo dormiveglia quando improvvisamente tu salti in piedi e nuda come sei corri verso la cucina urlando “Cazzo! L’acqua della pasta!!!!”.
Mentre ti osservo schizzare via e ascolto la tua risata cristallina che si allontana ho il sospetto che anche questa volta ci mangeremo qualche panino.
E con il sorriso sulle labbra penso che questo sarà il più buon panino che ho mai assaggiato.

 
 
 

L'ANGOLO DI GROUCHO


A pentirsi c'è sempre tempo, a peccare no!
(Roberto Gervaso)

 

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Tu vedi cose che esistono e ti chiedi: Perché?
Io sogno cose mai esistite e mi chiedo: perché no?
(G.B. Shaw)

 

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