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« Fall in love. | Che non vogliamo un ritorno. » |
Lo spazio e il tempo si fondono, i confini si fanno gommosi, malleabili, appiccicosi.
Resta impigliata tra le dita la voglia, il desiderio, il richiamo dei corpi.
Gli occhi si inseguono divertiti, curiosi, cacciatori.
Due sedie, una di fronte all'altra.
Siamo qui, eppure non siamo qui.
Sei me ed io sono te.
E' una corsa a perdifiato lungo una strada ripida, in cui i piedi si rincorrono e le mani si afferrano.
Non mancano certo le paure, le timidezze, i dubbi assillanti, ma l'esaltazione della gioia, le palpitazioni dei cuori, l'adrenalina che scorre, coprono tutto il resto.
Ci incastriamo l'uno dentro l'altra.
Siamo due eppure siamo uno.
Un mistero così grande che non vale la pena di indagare.
Le sopracciglia lasciano intravedere qualcosa: si corrugano, si alzano, si piegano.
Le libere interpretazioni sono ammesse, ma pericolose.
Una chiave che chiude una porta ed apre un mondo.
[Non esiste più nulla: esistiamo solo noi.]
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