Fedeli per la vita

Ma come si fà ad essere così bastardi?????


SECONDO LA PROPRIETARIA ERA DA ABBATTERE!!!Quartiere Zisa, Palermo. Ancora qualche giorno in più e di Salvo sarebbe rimasto solo un corpicino senza vita. Rinchiuso dentro un piccolo bagno chissà da quanti mesi, forse dalla nascita, il cagnetto era ormai ridotto ad uno scheletro. La sua storia è ancora poco chiara, ma sta di fatto che chi l'ha ridotto in quello stato era intenzionato a lasciarlo morire di fame.Inizia tutto con una chiamata di un'impresa di pulizia ad un veterinario che segnala la presenza in una casa sfitta di un cane quasi morto e, comunque, da abbattere. La dottoressa Germana Romeo, arrivata nell'appartamento in questione, lo trova completamente vuoto. C'è, però, una porta chiusa a chiave, quella del bagno. E, quando la veterinaria riesce ad aprirla, rompendone il vetro, si trova davanti una scena agghiacciante: un piccolo cane bianco, ridotto pelle e ossa, che si trascina verso di lei, scodinzolando, tutto sporco, tra stracci sudici e i suoi stessi escrementi. Alla richiesta di chiarimenti alla donna che ha aperto l'appartamento alla veterinaria, è stato risposto che quindici giorni prima gli avevano portato dei pezzi di pane, mentre per bere il cane aveva a sua disposizione "l'acqua del water".Dopo il salvataggio da parte della delegata Oipa di Palermo, Daniela Brunetto, al cucciolo sono stati fatti una flebo e ad una serie di rilievi di sangue. Il risultati? Salvo era fortemente anemico, denutrito e disidratato. Lasciato morire di fame probabilmente fin da piccolo, visto che ha solo sette mesi, la povera bestiola ha anche le zampe storte e molti muscoli atrofizzati. "Quel cane non ha vissuto – racconta Daniela Brunetto – non ha potuto socializzare, è stato in quelle condizioni per chissà quanto tempo. L'unica notizia che è trapelata è che sarebbe arrivato in quel luogo da cucciolo quando era un batuffolo bianco".