Creato da marzulla85 il 03/12/2008

aforismaria

uno, nessuno, centomila aforismi

 

 

mi piacerebbe...

Post n°32 pubblicato il 04 Settembre 2009 da marzulla85

"I'd like to change my point of view" cantavano i Fool's Garden nella magnifica canzone "Lemon tree". Bè, anche a me piacerebbe cambiare punto di vista perché spesso il mio mi ha portato un po nei casini e mi ha spinto a commettere degli errori. Innanzi tutto mi piacerebbe essere meno istintiva, chi mi conosce sa bene che questo è uno  dei mie maggiori difetti
Mi piacerebbe essere meno aggressiva, che pure un messaggio di pace quando esce dalla mia bocca sembra una  dichiarazione di guerra
Mi piacertebbe avere un po più di self control (quello che invoca sempre mia mamma quasi come se potesse scendere come la manna  dal cielo)
Mi piacerebbe essere capace di contare fino a 100 prima di aprir bocca per rispondere ad una provocazione
Mi piacerebbe essere meno dura con gli altri e fidarmi di più
Mi piacerebbe togliere questo muro che ho alzato col mondo e che ora non riesco più a levare
Mi piacerebbe togliere questa maschera di allegria e qualche volta mostrarmi per quello che sono: un' ansiosa, impaziente e talvolta malinconica persona. Quando mi dicono che sono solare mi fa piacere, ma mi paicerebbe che qualcuno fosse capace di andare oltre le apparenze
Mi piacerebbe essere meno categorica sulle cose e smetterla di vedere tutto o bianco o nero...ci sono le sfumature, cavolo!
Mi piacerebbe smetterla di pensare che posso fare tutto da sola, tanto lo so che non è vero
Mi piacerebbe capire che non si può sempre vincere, a volte si perde, anche se mi sono impegnata con tutta me stessa
Mi piacerebbe ricordarmi sempre che tutte le persone vanno trattate con amore e rispetto
Mi piacerebbe essere meno permalosa
E soprattutto mi piacerebbe avere la forza di mettere in pratica tutte queste cose...

 

 
 
 

passerà?

Post n°31 pubblicato il 28 Agosto 2009 da marzulla85

Sento una fitta allo stomaco, un pò come se stessi sulle montagne russe e d' un tratto iniziasse la discesa...mi viene  quasi da vomitare per il senso di vuoto che si è venuto a creare. La testa non può fare a meno girare verticosamente, mi sento confusa, e terribilmente stupida, io così ignara, così disarmata...che nervi! Lo so mi ero ripromessa di non pensarci più, ma a volte mi sento forte, mi sento sicura e dico "vabè dai, ci penso solo un attimo" e scavo nella memoria alla ricerca dei miei ricordi per rimettere insieme tutti i pezzi del puzzle, e poi improvvisamente la stanza diventa un lunapark, la sedia il sedile della giostra e...inizia la discesa! Ecco come ci si sente quando una verità troppo a lungo sopita torna a galla. E si perchè alla fine non importa quando tu possa nasconderla, quanto giù la possa spingere, ritornerà sempre a galla, e per giunta quando meno te lo aspetti. E' un pò come quando a mare tentiamo di spingere sott' acqua un pallone, una volta tolta la mano che lo spinge giù la palla torna su con un balzo, come se ci fosse stato qualche pesce li sotto a darle una spinta. Ecco, penso che lo stesso valga per la verità, quanto più giù la spingi, con tanta più foga esce, cogliendoti  alla sprovvista e facendoti  restare senza parole...
 
 

 
 
 

canzoni d' amore

Post n°30 pubblicato il 26 Agosto 2009 da marzulla85

E vabè,sarà pur vero che siamo nell' era della globalizzazione, che tutti fanno,usano e dicono le stesse cose,che le distanze tra i popoli totalmente diversi tra loro si sono accorciate,che ormai si mangia, si beve e si vedono le stesse cose,eppure, una cosa che non posso proprio tollerare è che a diventare "globalizzate" siano le emozioni stesse. Ogni coppia che si rispetti ha una propria canzone,(e vabè,l' ho fatto anche io, confesso!),ma a ben vedere, questa è anche quella di altre centinaia di persone, tanto da sembrar quasi che tutti siano perennemente "innamorati" o "fidanzati" con tutti. Un chiaro e lampante esempio di quanto dico è la Jovanotti- mania che sta contagiando  da qualche mese a questa parte un po tutti. La sua "A te" per carità magnifica canzone, tanto da far venire la pelle d' oca (o di papera,come mi disse un giorno qualcuno)anche a me, con conseguente lacrimuccia( che non si dica che io sia acida tipo sorellastra di Cenerentola) è diventato l' inno d' amore di qualsivoglia coppietta.  Nella mia continua visita nei blog degli altri,nonchè nella continua osservazione e ascolto, (per la serie, facciamoci i fatti altrui,camuffati da un incontrollabile deformazione professionale), non ho potuto fare a meno di notare , e sono sicura che con un po d' impegno lo noterete tutti, che questa magnifica canzone è diventato il manifesto d' amore  di tutti. Ebbene,da quel momento in poi, questa canzone ha iniziato a piacermi sempre un po meno, è come se  una cosa , usata da  tutti,  perdesse ogni volta un po del suo valore. Ecco perchè io, da buona intenditrice di canzoni "d'altri tempi", alla mia fantomatica "storia d' amore"  metterei un' altra colonna sonora.E'  una canzone di Ron,  e dice più o meno così:

"e non abbiam bisogno id parole, per scoprire
quello che è racchiuso in fondo al nostro cuore,ma ti solleverò tutte le volte che cadrai...."


Bè, almeno sarei sicura che,  genitori delle mie amiche a parte, nessuno  l' abbia come propria canzone d' amore!!!!!

 
 
 

Margaret George

Post n°29 pubblicato il 13 Agosto 2009 da marzulla85

E' quasi impossibile descrivere la felicità,perchè nel momento in cui la viviamo sembra naturale, come se fosse il resto della vita a costituire l'eccezione; soltanto in retrospettiva la mettiamo a fuoco come la cosa rara e preziosa che è.Quando è presente, sembra essere eterna, durare per sempre, e non c'è bisogno di esaminarla o di tenerla stretta.In seguito, quando è svanita, fissiamo sgomenti il palmo vuoto,dove resta solo un po'di profumo a provarci che una volta c'era, e ora è volata via.

"Io Cleopatra"
Margaret George

 
 
 

COELHO

Post n°28 pubblicato il 05 Agosto 2009 da marzulla85

"La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace. Molti si spaventano perchè, quando compare, distrugge tutto ciò che di vecchio incontra. Nessuno vuole mettere a soqquadro il proprio mondo. Perciò alcune persone - tante - riescono a controllare questa minaccia, mantenendo in piedi una casa o una struttura già marcia. Sono gli ingegneri delle cose superate."

COELHO

 
 
 

La resa dei conti

Post n°27 pubblicato il 08 Luglio 2009 da marzulla85

Ebbene si, è arrivato il fatidico giorno, anche io sono rimasta senza parole, e questa volta non basterà nemmeno uno dei mie aforismi per descrivere come mi sento. Ditemelo voi come si dovrebbe sentire una persona che scopre qualcosa di importante su di un' altra persona a distanza di 3 anni dalla loro frequentazione in un modo assurdo? e come si dovrebbe sentire una persona che se potesse telefonare a quell' altra persona romperebbe il muro del suono per il modo con cui vorrebbe inveire contro essa?? a scanso di equivoci, giusto per precisare non c'è, ne c' è stato nessun tradimenti, ne si è scoperto qualcuno genitore, ne qualcun' altro malato infetto, diciamo che un bel giorno, per gioco, per errore, o per maledetta curiosità  ti trovi a scoprire delle cose e improvvisamente..tutto torna...Ve lo dico io come si dovrebbe sentire quella persona: delusa, presa in giro, tanto stupida da non saper fare 2+2, perché quando si vuole bene a qualcuno non si sta a misurare cosa dice e cosa no, non si sta a indagare sulle cose che ha deciso di "omettere". L' omissione secondo me è la trovata del secolo, ed è meno "colpevole" di una bugia, se menti sei un bugiardo, e se ometti? vedete, non mi aiuta nemmeno l' italiano. La mia prof. di Sociologia dice che anche nel parlare le persone compiono una scelta, decidono cosa dire e cosa no, e in quest' ultimo caso sono 2 i motivi per cui una persona decide di non dire qualcosa, o perché la ritiene "troppo importante", o "troppo poco". Bè, penso che nel caso in questione l' ipotesi più probabile è la prima. Ora dico io è giusto???e giusto che in questa meravigliosa partita che è la vita io abbia dovuto giocare a carte scoperte e qualcun' altro no? La cosa più buffa e che ora tutto torna, tornano certi atteggiamenti, certe frasi mezze dette, e tornano certe domande che allora mi apparivano prive di fondamento logico, e che solo oggi mi accorgo che avevano un senso... mi sento  presa in giro, sotto tutti i punti di vista. Ovviamente dal "giorno della scoperta" la mia testa si è messa  vorticosamente a girare, mi piacerebbe sapere perché alcune cose sono state considerate troppo importanti da dire, perché alcune questioni sono state ritenute così delicate da lasciarle emergere, mi chiedo perché abbia potuto pensare che a me interessassero minimamente quelle cose o se mi abbia creduta capace di darle un peso al punto da giudicarlo diversamente, mi chiedo soprattutto perché io non abbia avuto prima la malizia di appurare certe cose che avevo  sempre sospettato, mi chiedo parchè quando vuoi bene a qualcuno diventi così cieco. La cosa più brutta è che ho le mani legate, che non posso parlare, dire, chiarire, io mi auguro  solo che queste righe arrivino a chi di dovuto con tutto il disgusto del caso che spero traspari dal post.

 
 
 

o mamma, mi ci vuole il fidanzato...

Post n°26 pubblicato il 06 Marzo 2009 da marzulla85

Arriva per tutti il momento nella vita in cui tua madre ti prende in disparte e dolcemente ti dice: "dobbiamo parlare". In quei momenti la mente inizia a fare mille pensieri; cosa avrò fatto? cosa avrà scoperto? avrà trovato lo scontrino di quella località marittima in cui sono stata l' anno scorso, mentre lei credeva fossi a studiare da un' amica? inutile dirlo, sono attimi di panico allo stato puro, paragonabili ad un improvviso attacco di un orso bruno mentre passeggi spensieratamente per un sentiero di montagna. Ecco, questo ho provato quando oggi è successo anche a me, è uno di quei momenti che sai che prima o poi arriverà, ma quando succede ti colpisce come un fulmine a ciel sereno. Ma per mia fortuna , nonché con immenso piacere, non voleva sgridarmi, ma solo darmi un amorevole consiglio come solo una mamma sa fare, e così, con gli occhi pieni d' amore e di speranza, ma col tono deciso di chi è convinto di dire la sacrosanta verità, mi ha detto: "Maria, metti la testa a posto, e trovati un ragazzo". In quel momento, la paura viene soprafatta da atroci dubbi: perchè queste parole? sono tanto insopportabile da temere che resti sola, o semplicemente è una tattica per sbarazzarsi di me? che anche lei non ne possa più del mio continuo osservare, esaminare e ciarlare? o crede sul serio che alla "veneranda" età di 23 anni (ancora da compiere), qualsivoglia signorina debba  avere il suo cavaliere? Bè, niente di tutto ciò, ha motivato queste parole dicendomi che in questo modo lei sarebbe stata più tarnquilla, che il non sapere con chi esco di volta in volta la preoccupa non poco, e che sapermi un baldo giovane al mio fianco, la renderebbe molto più tranquilla...ma ecco, chi glielo spiega a mamma che io ho trovato nella mia singletudine la  pace interiore? che di crescere ancora non se ne parla perché quando ci ho provato non mi è piaciuto quello che ho trovato?Ecco perché, credo che il modo migliore per concludere questa mia tragi-comica vicenda sia il pensiero di un grande filosofo:
 

Il mio tempo non è ancora venuto: alcuni nascono postumi.

Friedrich Nietzsche

 
 
 

come scegliete un uomo?

Post n°25 pubblicato il 06 Marzo 2009 da marzulla85

Ho perso il conto di quante amiche ho consolato, e di quante lacrime ho  asciugato, per delle relazioni andate male. Così ho iniziato a pensarci un pò su, per cercare di andare al cuore della questione, e ho notato che: la maggior parte delle ragazze sceglie un ragazzo con la stessa facilità che ci impiega per scegliere un paio di scarpe. L' occhio cade sempre su quella più bella, più luccicante, quella all' ultima moda, magari griffata, e con l' immancabile tacco 10 (cm). Ovviamente le conseguenze di un acquisto che corrispaonda a questi canoni sono facilmente comprensibili. Messe un paio di volte saranno costrette per la troppa scomodità a riporle nell' armadio. Ecco, con gli uomini succede un pò così. Siamo attratte dai ragazzi più carini, prestanti, con tanto di bicipide sviluppato e tartaruga(non rovesciata). Siamo attratte dal bullo, dal capo branco, da quello brillante e spiglaito, da quello meglio vestito. Bè, come per le scarpe col tacco alto, e facilmente prevedibile che una relazione inizaita su questi presupposti vada da qualche parte. L' essere arrivata a questa conclusione, mi ha poi portata a spostare il fulcro dell' attenzione su di me, e a chiedermi: faccio anche io cosi? Ora, potrei negare tutto, potrei nascondermio dietro un "profondo buonismo", e dire che per me l' imporatnte è quello che c'è dentro. Ma per questa volta non voglio aggiungere altro, vi basterà sapere che ho i piedi così pieni di calli e vesciche da desiderare solo un paio di comodissime pantofole!

 
 
 

perle ....

Post n°24 pubblicato il 02 Marzo 2009 da marzulla85

Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura. Friedrich Nietzsche

 
 
 

LE DIECI PAROLE PIU USATE DALLE DONNE

Post n°23 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da marzulla85

Ho trovato quest' elenco girovagando sul web. Mi sono subito ritrovata molato in quanto scritto, così l' ho pubblicato per farlo leggere anche a voi e farvi fare 4 risate, leggete e ditemi: voi vi rispecchiate???

LE DIECI PAROLE PIU USATE DALLE DONNE

1) BENE: questa e' la parola che usano le donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto.
2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz'ora. 5 minuti e' solo 5 minuti se ti ha dato 5 minuti per guardare la partita o giocare alla playstation prima di uscire o di fare qualsiasi altra cosa insieme.
3) NIENTE: La calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all'erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE (vedi punto 1).
4) FAI PURE: e' una sfida, non un permesso. Non lo fare.
5) SOSPIRONE: e'come una parola, ma un'affermazione non verbale per cui spesso fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un'idiota e si chiede perché sta perdendo il suo tempo li' davanti a te a
discutere di NIENTE (torna al punto 3 per il significato di questa parola).
6) OK: Questa e' una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare.
7) GRAZIE: Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire;
vuole solo ringraziarti (a meno che non dica 'grazie mille' che il più delle volte può essere PURO sarcasmo e non ti sta ringraziando.)
8) COME VUOI: e' il modo della donna per dire vai a quel paese!!!!
9) NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un'altra affermazione pericolosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l'uomo a chiedere: 'Cosa c'e' che non va?'Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.
10) CHI E'?: questa è solo una semplice domanda.. ricorda però che ogni volta che una donna ti chiede 'chi è' in realtà ti vorrebbe chiedere: 'CHI E' QUELLA PUTTANA E COSA VUOLE DA TE????????????' occhio a come rispondi..

 

 
 
 

mmh

Post n°22 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da marzulla85

La realtà è il più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore dove non ce li aspettavamo e dove non avevamo preparato le difese .


(Proust)

 
 
 

pillole di saggezza 2

Post n°21 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da marzulla85

Bè, in vista dell' anno nuovo non c'è consiglio migliore che vi possa dare se non una aforisma dello straordinario Oscar Wilde:

"C'è una sorta di fatalità in tutti i buoni propositi, invariabilmente si formulano troppo tardi!"

 
 
 

pillole di saggezza

Post n°20 pubblicato il 10 Gennaio 2009 da marzulla85

Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso, e scopre, quando ormai è troppo tardi, che l' unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.

Oscar Wilde

 
 
 

La metafora della famiglia

Post n°19 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da marzulla85

Sarà che io ho avuto la fortuna di avere una famiglia straordinaria, non perfetta certo, ma è molto meglio così, che mi ha sempre supportato e sopportato nei momenti di difficoltà, fatto sta che se dovessi paragonare la famiglia ad un oggetto, sarebbe sicuramente una mano. Le dita infatti, come i componenti della famiglia sono staccati gli uni dagli altri, ma comunque saldamente legati alla base. Se ti fai male ad un dito, il dolore si ripercuote su tutta la mano, un pò come quando viene fatto un torto ad un nostro caro, inevitabilmente ne soffriamo tutti. Ma la cosa più straordinaria è che un solo dito non può far granché, non può spingere o sostenere carichi pesanti, non può respingere un colpo nè assestarne uno decisivo, ma se tutte le dita si uniscono, e si stringono con forza, come in un pugno, allora a quel punto si può far tanto, perché la forza del singolo dito si è moltiplicata per cinque!!

 
 
 

Sai, la gente è strana...

Post n°18 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da marzulla85

Mia Martini nalla canzone "Almeno tu nell' universo" diceva: "sai, la gente è strana, prima si odia e poi si ama", io invece dico: "la gente è strana, prima si ama e poi si odia"! Sarà che sono un' ingenua, sarà che a 23 anni sono ancora una bambina , o per dirla alla Nietzsche "alcuni nascono postumi", fatto sta che troppo spesso non capisco come funzionano i rapporti sociali. Forse dovrei fare come suggerisce il mio "nuovo cugino", non pensare troppo, ma non posso fare a meno di restare sbigottita dinanzi ai repentivi  cambiamenti di rotta per quanto riguarda i rapporti di coppia. Qualcuno un giorno mi disse che esiste "l' anima gemelle part- time", e benché inizialmente questo concetto mi suonò un pò maluccio, devo dire che una tale considerazione è davvero geniale. Non si potrebbero altrimenti spiegare quei brushi passaggi dall' amore più assoluto al nulla più totale. Tengo a precisare che non è mia intenzione parlare di rapporti di lunga durata in cui entarno in gioco altre variabili a me sconosciute data l' assenza di esperienze a riguardo. No, io parlo di quelle persone che decidono di fare coppia fissa, si promettono mari e monti, si giurano amore eterno, fanno progetti per il futuro, si riempiono di attenzioni e di accortezze  si insomma, se ne dicono di cavolate (fatto non fosse per quello che accade dopo) per poi improvvisamente lasciarsi per futili motivi, e così, similmente a come si girano le pagine di un libro, si buttano alle spalle il passato. Allora due sono le cose, o colui che parla lo fa senza cognizione di causa, o  è mentalmente instabili per cui cambia idea appena cambia il vento. L' unico peccato resta che mooolto raramente la decisione avviene con la benedizione e la consapevolezza di entrambi, c'è sempre l' ignaro della situazione che non può fare altro che prendere atto delle decisionio e dei comporatmenti della propria dolce metà. Mah, ma forse è meglio così, aveva ragione Neffa :
"é meglio una delusione vera che una gioia finta".

 
 
 

Quanto tempo?

Post n°17 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da marzulla85

Quotidianamente veniamo a contatto con situazioni o persone che dopo un pò di tempo non ci soddisfano più. Contrariamente a chi un giorno mi disse che alcune cose vanno fatte per forza, e quindi c' è poco da piacere o meno, io personalmente se vivo una situazione in cui non mi sento stimolata, proprio non riesco ad andare avanti. Il problema però che si presenta è un altro. Ogni qual volta mi accingo a chiudere o cambiare una situazione che non mi piace più mi sorge una domanda: il tempo che ho avuto per valutare la situazione è sufficente? Si sa che le cose cambiano e si evolvono da un giorno ad un altro, bè ecco io mi chiedo" quanto tempo bisogna aspettare prima di dire che una cosa non ci piace e che quindi va cambiata??

 
 
 

Ricordi

Post n°16 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da marzulla85

La memoria è tesoro e custode di tutte le cose.

Cicerone

 
 Che sherzi strani ci gioca la testa, com' è strano quando capita di ascoltare una canzone, un profumo, un gesto, una parola, e immprovvisamente tutte quelle cose che sembravano apparentemente dimenticate, come un' eruzione vulcanica  sono dinuovo lì, nella nostra testa, nel nostro cuore, nel nostro stomaco, e incredibilmente anche dinanzi ai nosti occhi.Tutto torna alla memoria.  Baglioni cantava:"basta un niente un nome una calligrafia perché ogni cuore ha una memoria tutta sua ".
Eppure non ho mai capito dove si nascondino questi "ricordi". Quasi sicuramente Freud mi avrebbe saputo  dare una risposta, inconscio, subconscio, ecc.. eppure, quando si parla di sentimenti, di emozioni, sono sempre stata un pò restia a confinarli nell' area scientifica. Sembrava  quasi che quelle cose le avessimo dimenticate, ma non è così, saltano fuori nei momenti più strani e impensati. E questi ricordi sembrano così chiari, così attuali, quasi come se le cose fossero avvenute pochissimo tempo fa! Come è strano "rivedere" i nostri comporatmenti dall' esterno, sembriamo così stupidi, eravamo così fiduciosi, ma chissà il perchè anche tanto felici.Sarà che io, da buona ottimista quale sono, credo che se si deve ricordare qualcosa tanto vale ricordarsi qualcosa di bello! Ecco allora che non possiamo fare a meno di ricordarli con un pizzico di nostalgia, un pizzico di tristezza, perché senza accorgerne abbiamo fatto così tanta strada da quel momento da non poter più  ritornare indietro.

 
 
 

L' indifferenza

Post n°15 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da marzulla85

Ho sempre preso le distanze da chi diceva che l' amore e l' odio fossero la stessa cosa, ma adesso, cavolo, ammetto che aveva ragione. Il confine tra odio e amore è cosi labile che è più facile oltrepassarlo e amare chi si odia, e odiare chi si ama, che attraversare via Marina all' ora di punta, strisce pedonali comprese. Ecco perché non mi sento di declassare l' odio a uno dei sentimenti più brutti che esistano, perché c'è sempre la speranza che possa cambiare, basta avere la pazienza per aspetatre, no, è l' indifferenza il mostro da cui bisognerebbe guardarsi. E' uno di quei sentimenti che fa tanto bene a chi li prova(almeno in apparenza),ma devasta chi ne riceve.
Si, penso che l' indifferenza insieme alla compassione, sono i sentimenti che non vorrei  mai qualcuno provasse per me. Eppure, trattando il tema dell' indifferenza in un' ottica di medio raggio, e nello specifico per quanto concerne le relazioni interpersonali,penso che l' indifferenza sia l' arma vincente nei confronti di chi ci ha aftto soffrire. Credo nel perdono, e nelle seconde possibilità, non nelle terze, quarte, quinte (la priam volta capita, la seconda è abitudine),e talvolta neppure a quella, specie se la malefatta raggiunge il gradino più alto della scala. Bè, in questo caso non c' è ripensamento, e l' espulsione dalla mia vita avviene in tronco . Penso però che distaccarsi da qualcuno che ha fatto parte della nostra vita, seppur brevemente, è sempre difficile, a volte bastano un paio di mocassini visti nella vetrina in centro a ricordartela. Certo, odiarla è la prima cosa che istintivamente ci viene da fare, nonché provocarla, trattarla male, o per farla breve, molto più brutalmente, "fargliela pagare". Eppure, per quanto brutto  possa sembrare tutto questo appare nulla se confrontato a quando nemmeno questo ci imporat più fare. Il solo provare indifferenza penso ci dia la certezza che è finita, è tutto finito, qualsiasi cosa sia satata prima, qualsiasi cosa sia satata dopo. E' la  morte di tutti i sentimenti, belli o brutti. Raramente sono riuscita a provare questo sentimento, di solito o odio, o amo, e spesso faccio tutte e due le cose assieme, ma quando capita di trovarti in una situazione in cui vorresti fare, vorresti dire, ma ti manca la forza nelle braccia, le parole dalla bocca,il respiro, e ti travolge  un senso di inutilità di tutto ciò credetemi, la prima persona a soffrirne è la sottopscritta, perchè è lì che realizzi che è davvero calato il sipario.

 
 
 

Io penso positivo

Post n°14 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da marzulla85

Che la ruota giri non è solo una frase ottimistica da pronunciare similmente ad una  formula magica in quei momenti in cui tutto va male,no, penso che sia un' assoluta cetezza, un po come il fatto che alla notte segua il giorno , al temporale il sole  e via dicendo.
Ma ieri ho capito una cosa importante che ha cambiato radicalmente il mio modo di concepire la realtà, nonché la mia quotidianietà: "la ruota gira dal momento in cui noi decidiamo di farla girare". Mi spiego meglio, onde evitare di tirarmi addosso le ire dei "sostenitori del destino" troppo spesso beffardo e infame. Penso vividamente che se non siamo predisposti a dei cambiamenti, questi non avveranno. Potrebbe capiratci un qualche cosa di importante, potremmo incontrare la nostra anima gemella o giù di lì, e non rendercene nemmeno conto, non sapere sfruttare la situazione a nostro vantaggio. Bene, è abbastanza logico che in questo caso il destino centri poco o niente,ci ha teso una mano che noi non abbiamo saputo stringere con forza. E quindi, la prossima volta che le cose non vanno come vorremmo, invece di metterci ad autocommiserarci ( che forse è una delle cose più inutili che esista), o ad imprecare contro il destino avverso, pensiamo a cosa stiamo facendo o a cosa potremmo fare per uscire da quella situazione che non ci piace. Un simile modo di pensare e di concepire la vita ci trasforma immediatamente  da vittime a carnefici, con la consapevolezza che se si vuole da quella situazione si può uscire, e senza più molto facilmente scaricare la colpa su qualcuno o qualcosa. "il destino  mescola le carte, ma è l' uomo che gioca la partita", bisognerebbe tenerlo sempre a mente!

 
 
 

sperare?

Post n°13 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da marzulla85

La speranza: essa è in verità il peggiore dei mali, perché prolunga
le sofferenze degli uomini.
 
                                                                                             

Friedrich Nietzsche


Sono sempre stata una fedele sostenitrice del detto "la speranza è l' ultima a morire", e come tale va perpetuata nel tempo. Ma quando ieri mi capitò di leggere quest' aforisma, devo dire di aver proprio cambiato il mio modo di vedere le cose. Mi sono resa conto di quanto fosse inutile "sperare", sperare che le cose si aggiustino e che le persone cambino, sperare che "domani sarà un giorno migliore", per dirla alla Cremonini, ma non è cosi. Allora ho capito che è inutile continuare a "battere", quando qualcosa non va come dovrebbe andare, o semplicemente non ci piace, è meglio cambiare strada. Al diavolo il sopportare qualsiasi cosa nelle "speranza" che andrà meglio. E se a qualcuno questo atteggiamento può sembrare un pò da "vigliacco", bè penso che invece sia molto più realista e salutare di quanto non possa sembrare.

 
 
 
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