E vabè,sarà pur vero che siamo nell' era della globalizzazione, che tutti fanno,usano e dicono le stesse cose,che le distanze tra i popoli totalmente diversi tra loro si sono accorciate,che ormai si mangia, si beve e si vedono le stesse cose,eppure, una cosa che non posso proprio tollerare è che a diventare "globalizzate" siano le emozioni stesse. Ogni coppia che si rispetti ha una propria canzone,(e vabè,l' ho fatto anche io, confesso!),ma a ben vedere, questa è anche quella di altre centinaia di persone, tanto da sembrar quasi che tutti siano perennemente "innamorati" o "fidanzati" con tutti. Un chiaro e lampante esempio di quanto dico è la Jovanotti- mania che sta contagiando da qualche mese a questa parte un po tutti. La sua "A te" per carità magnifica canzone, tanto da far venire la pelle d' oca (o di papera,come mi disse un giorno qualcuno)anche a me, con conseguente lacrimuccia( che non si dica che io sia acida tipo sorellastra di Cenerentola) è diventato l' inno d' amore di qualsivoglia coppietta. Nella mia continua visita nei blog degli altri,nonchè nella continua osservazione e ascolto, (per la serie, facciamoci i fatti altrui,camuffati da un incontrollabile deformazione professionale), non ho potuto fare a meno di notare , e sono sicura che con un po d' impegno lo noterete tutti, che questa magnifica canzone è diventato il manifesto d' amore di tutti. Ebbene,da quel momento in poi, questa canzone ha iniziato a piacermi sempre un po meno, è come se una cosa , usata da tutti, perdesse ogni volta un po del suo valore. Ecco perchè io, da buona intenditrice di canzoni "d'altri tempi", alla mia fantomatica "storia d' amore" metterei un' altra colonna sonora.E' una canzone di Ron, e dice più o meno così:"e non abbiam bisogno id parole, per scoprirequello che è racchiuso in fondo al nostro cuore,ma ti solleverò tutte le volte che cadrai...."Bè, almeno sarei sicura che, genitori delle mie amiche a parte, nessuno l' abbia come propria canzone d' amore!!!!!
canzoni d' amore
E vabè,sarà pur vero che siamo nell' era della globalizzazione, che tutti fanno,usano e dicono le stesse cose,che le distanze tra i popoli totalmente diversi tra loro si sono accorciate,che ormai si mangia, si beve e si vedono le stesse cose,eppure, una cosa che non posso proprio tollerare è che a diventare "globalizzate" siano le emozioni stesse. Ogni coppia che si rispetti ha una propria canzone,(e vabè,l' ho fatto anche io, confesso!),ma a ben vedere, questa è anche quella di altre centinaia di persone, tanto da sembrar quasi che tutti siano perennemente "innamorati" o "fidanzati" con tutti. Un chiaro e lampante esempio di quanto dico è la Jovanotti- mania che sta contagiando da qualche mese a questa parte un po tutti. La sua "A te" per carità magnifica canzone, tanto da far venire la pelle d' oca (o di papera,come mi disse un giorno qualcuno)anche a me, con conseguente lacrimuccia( che non si dica che io sia acida tipo sorellastra di Cenerentola) è diventato l' inno d' amore di qualsivoglia coppietta. Nella mia continua visita nei blog degli altri,nonchè nella continua osservazione e ascolto, (per la serie, facciamoci i fatti altrui,camuffati da un incontrollabile deformazione professionale), non ho potuto fare a meno di notare , e sono sicura che con un po d' impegno lo noterete tutti, che questa magnifica canzone è diventato il manifesto d' amore di tutti. Ebbene,da quel momento in poi, questa canzone ha iniziato a piacermi sempre un po meno, è come se una cosa , usata da tutti, perdesse ogni volta un po del suo valore. Ecco perchè io, da buona intenditrice di canzoni "d'altri tempi", alla mia fantomatica "storia d' amore" metterei un' altra colonna sonora.E' una canzone di Ron, e dice più o meno così:"e non abbiam bisogno id parole, per scoprirequello che è racchiuso in fondo al nostro cuore,ma ti solleverò tutte le volte che cadrai...."Bè, almeno sarei sicura che, genitori delle mie amiche a parte, nessuno l' abbia come propria canzone d' amore!!!!!