I COLORI DEL MONDO

Colpevoli di sapere e non fare


(AGI) - Roma, 21 nov. - I caschi blu in Congo non solo non fermano le violenze, ma si voltano dall'altra parte quando le vittime della violenza sono le donne.  il direttore della Caritas Congo, Bruno Miteyo, attacca la missione di pace Onu (Monuc) nel paese devastato dagli scontri tra esercito governativo e ribelli nella provincia del Nord Kivu. "E' inammissibile che le violenze sulle donne avvengano davanti agli occhi dei caschi blu", denuncia Miteyo, "noi chiediamo agli uomini dell'Onu di essere sinceri e impegnati. Non ci interessa che le Nazioni Unite inviino altri rinforzi: in Congo sta avvenendo quello che i vescovi definiscono 'un genocidio silenzioso', un'eliminazione sistematica di donne e bambini".   Per il direttore della Caritas "non e' un caso che la guerra corra lungo il confine orientale, nella zona mineraria del nord Kivu: il conflitto nasce per interessi economici, dove ci sono il koltan, il gas, l'oro". L'obiettivo degli stranieri e' dunque "facile da comprendere", ha continuato, "per questo sta avvenendo un piano sistematico di frammentazione del Paese". Le risorse minerarie del Congo dovrebbero al contrario essere sfruttate "attraverso l'opera trasparente della cooperazione internazionale". Perche' "sei milioni di persone sono gia' morte lavorando e in troppi continuano a morire nelle miniere". I ribelli e l'esercito congolese sono i protagonisti di questo conflitto, ma si domanda Miteyo, "chi c'e dietro a questa guerra economica, a chi interessa che continui?". Il pensiero va subito ai 'diamanti insanguinati' del Ruanda. "A vostra memoria", osserva il direttore della Caritas congolese, "nel 1994 due milioni di ruandesi si sono rifugiati in Congo a causa della guerra, e l'allora presidente Mobuto non ha chiuso le frontiere. La comunita' internazionale ha fatto molte pressioni su di lui in tal senso. Tutto il mondo e' entrato in Congo: bambini senza famiglia, disperati, ma anche criminali.   Va bene, questa e' umanita', solidarieta' internazionale, solidarieta' africana". Tuttavia al momento, incalza Miteyo, "quella stessa comunita' internazionale non ha mai iniziato le operazioni di rimpatrio per alleggerire l'esodo dei profughi".   L'appuntamento con Tg2 Dossier Storie 'Congo, oro e sangue' e' domani, dopo il Tg della mezzanotte.