Afroditemagica

I dodici mesi


 
 Gennaio, gennaio, il primo giorno è il più gaio, è fatto solo di speranza: chi ne ha tanta, vive abbastanza. Febbraio viene a potare la vite con le dita intirizzite: è senza guanti ed ha i geloni e un buco negli zoccoloni. Marzo pazzo e cuorcontento si sveglia un mattino pieno di vento: la prima rondine arriva stasera con l'espresso della primavera. Aprile tosatore porta la lana al vecchio pastore spoglia la pecora e l'agnello per farti un berretto ed un mantello. Maggio viene ardito e bello con un garofano all'occhiello, con tante bandiere nel cielo d'oro per la festa del lavoro. Giugno, invece, è falciatore; il fieno manda un dolce odore, in alto in alto l'allodola vola, il bidello chiude la scuola.  Luglio miete il grano biondo, la mano è stanca, il cuore è giocondo. Canta il cuculo tra le foglie: c'è chi lavora e mai non raccoglie. Agosto batte il grano nell'aia, gonfia i sacchi, empie le staia: c'è tanta farina al mondo... perché un po' di pane per tutti non c'è? Settembre settembrino, matura l'uva e si fa il vino, matura l'uva moscatella: scolaro, prepara la cartella!  Ottobre seminatore: in terra il seme sogna il fiore, sotterra il buio germoglio sa che il sole domani lo scalderà. Novembre legnaiolo va nei boschi solo solo, c'è l'ultima foglia a un albero in vetta e cade al primo colpo d'accetta. Vien dicembre lieve lieve, si fa la battaglia a palle di neve: il fantoccio crolla a terra e cosi cade chi vuole la guerra!  Gianni Rodari