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PdL bene alle amministrative. E Berlusconi toglie ufficialmente l'appoggio al referendum


Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi toglie l’appoggio al referendum sulla legge elettorale. «Il Presidente Berlusconi - si legge in una nota della presidenza del Consiglio - ha ritenuto di esplicitare che la riforma della legge elettorale debba essere conseguente alle riforme del bicameralismo perfetto auspicata da tutti e che, pertanto, non appare oggi opportuno un sostegno diretto al referendum del 21 giugno». Il tutto maturato dopo la cena di ieri sera con Umberto Bossi, cofirmatario della nota diffusa stamattina. «Silvio Berlusconi e Umberto Bossi - si legge infatti nel documento - in vista dei prossimi ballottaggi per le elezioni amministrative, hanno condiviso la necessità di un comune e forte impegno del Popolo della Libertà e della Lega Nord a sostegno dei loro candidati, per completare l’eccezionale successo della quasi totalità delle amministrazioni già conquistate al primo turno. A tal fine hanno garantito il loro personale coinvolgimento nelle ultime due settimane di campagna elettorale».Il centrodestra vince le elezioni amministrative. Pdl e Lega avanzano da Nord a Sud, conquistando anche alcuni feudi del centrosinistra. Il voto per il rinnovo di 4.281 comuni e 62 province cambia insomma il panorama italiano. Quindici province passano dal centrosinistra al centrodestra, mentre non si registrano "ribaltoni" in senso contrario. Il Pd tiene abbastanza nelle tradizionali roccaforti, pur senza brillare, ma subisce l'onta di vedersi scavalcare come primo partito in Umbria e nelle Marche. Netto successo del centrodestra anche alle comunali: 6 le nuove amministrazioni guadagnate, quasi tutte al Nord, mentre in 7 comuni sparsi dal Nord al Sud si andrà al ballottaggio.IL RIEPILOGO DEI RISULTATI PER IL PARLAMENTO EUROPEOIL RIEPILOGO DEI RISULTATI PER LE PROVINCEIL RIEPILOGO DEI RISULTATI PER I COMUNI CAPOLUOGO