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La determina sindacale di proroga alla coop Enea sarebbe illegittima


AGIRA. La determina 39 del 28 giugno scorso con cui il sindaco Gaetano Giunta ha prorogato di un mese il contratto alla cooperativa “Enea” per l’assistenza domiciliare a 108 anziani del paese sarebbe illegittima: a sostenerlo sono i componenti del collegio dei revisori dei conti Ferdinando Marchese, Francesca Rabbito e Serafino Cocuzza i quali hanno scritto una nota al primo cittadino invitandolo ad annullare la determina in autotutela. Sostengono infatti che, nonostante ci sia la copertura finanziaria necessaria, «la proroga può essere condivisa solo ed esclusivamente in presenza di una nuova gara bandita ed in attesa di essere definita. La proroga sic et simpliciter di fatto crea un vantaggio a favore di terzi». Inoltre secondo i revisori la proroga spetta al dirigente del settore di competenza mentre le assegnazioni devono essere deliberate dall’organo esecutivo. Il primo cittadino, stanziando circa 16mila euro per la prosecuzione del servizio fino a fine luglio, non ha indetto alcuna gara e non avrebbe nemmeno ridotto del 5% il corrispettivo pattuito come invece prevedono le norme vigenti nel caso di proroghe. Dubbi sulla competenza dell’organo e sulla legittimità dell’atto sono stati espressi anche dal segretario comunale Valentina La Vecchia. «Prima di deliberare –dice il vicesindaco Maria Vaccaro- abbiamo avuto l’ok dei dirigenti dei settori della solidarietà sociale e finanziario ma anche del segretario a scavalco che in quel momento sostituiva la dottoressa La Vecchia che era in congedo».  Luca Capuano