Pensieri & Creazioni

FITOTERAPIA


Echinacea (Echinacea angustifolia, E. pallida, E. purpurea) L'uso medicinale di queste piante dai bei fiori colorati si deve agli Indiani del Nord America, che la consideravano estremamente valida per curare le ferite, e nel trattamento di varie affezioni. Moderni studi confermano le sue proprietà: per uso interno, come stimolante delle difese immunitarie nella profilassi e nel trattamento delle malattie da raffreddamento; per uso esterno, nelle affezioni cutanee di tipo infiammatorio. Si ritiene che la sua azione consista nell'aumentare le difese endogene e, specie per quanto riguarda l'Echinacea purpurea, sia un coadiuvante nel trattamento delle affezioni delle vie respiratorie, ma anche delle basse vie urinarie. Vi sono studi clinici che dimostrano che il trattamento a dosaggi adeguati con l'estratto di pianta fresca di Echinacea species riduce la durata del disturbo, sia per ciò che concerne la sintomatologia oggettiva, come l'ingrossamento dei linfonodi, che quelli soggettivi, come cefalea, lacrimazione, naso gocciolante (rinorrea) eccetera. Nella pratica clinica si è constatato che è utile iniziare con un dosaggio di attacco di 50 gocce ogni mezz'ora per tre volte, proseguendo poi per svariati giorni con 50 gocce 3-4 volte al giorno; successivamente si riduce ad un dosaggio inferiore di prevenzione fino a 15 giorni, dosaggio preventivo che è utile ripetere ogni mese, durante il periodo invernale. Naturalmente è superfluo sottolineare che l'uso di preparati a base di Echinacea non esclude qualunque eventuale terapia farmacologica necessaria a giudizio del medico. L'uso esterno di questa pianta è correlato alla sua capacità antinfiammatoria, antisettica e decongestionante, oltre che riepitelizzante e cicatrizzante. E' infatti utilizzata per il trattamento di ulcere, ustioni, dermatiti, afte. Se ne fa anche un uso cosmetico per pelli secche, arrossate (couperose), screpolate, rilassate, e nell'acne come dermopurificante e cicatrizzante. Ma veniamo alle controindicazioni: le preparazioni ad uso interno a base delle tre specie di Echinacea sono considerate sicure e ben tollerate, ai dosaggi consigliati. Il suo utilizzo è però sconsigliato in caso di malattie autoimmuni progressive, come collagenopatie, sclerosi multipla, artrite reumatoide, lupus, eccetera, proprio per evitare di interferire con un sistema immuntario già alterato e compromesso. Alcuni testi riportano che l'Echinacea è sconsigliata in gravidanza, ma la Commissione Europea afferma che non vi sono effetti sulla gravidanza, e alcuni studi clinici lo dimostrerebbero. Non sono disponibili studi concernenti l'associazione con farmaci.