Agone

Viaggio


Amo viaggiare.Non riesco a consolarmi nella staticita'. Dei luoghi, delle cose, degli eventi.Sono appena rientrata e vorrei ripartire. Il vuoto, l'estraneita' al mio luogo natio mi attanagliano. Forse non dovrei piu' partire, per non essere preda, al rientro, di questa sensazione di soffocamento che mi toglie ogni energia.Non riuscirei.Adoro l'aeroporto, l'aria che vi si respira. Il mio trolley che pesa sempre piu' del necessario.  La gente, tutto cio' che mi criconda una volta giunta.Lonely alla mano muovermi in spazi che non conosco, seguire metro a me sconosciute, perdermi nelle vie e imbattermi nella quotidianita' del luogo di cui sono presenza effimera.Mangiare cio' che si trova, cercare la bettola locale. Il tipico ma anche "l'importato". Cucina etnica, meglio se con pochi posti a sedere. Gli ohashi personali non mancano nello zaino.E la sera muovermi in centri semideserti osservando ogni minimo particolare. Soffermarmi su particolari che di giorno sono invisibili all'occhio.Entrare in qualche locale (... se possibile minimal...), non cercare il rumore. Chill out prevalentemente. vino o birra, dipende.E in conclusione di serata leggere due righe della guida. Per poi richiuderla sapendo che il giorno successivo i programmi varieranno inevitabilmente.