Lenta Agonia
diario quotidiano della morte di un matrimonio
INTERPRETAZIONI DELLA PAROLA RISPETTO..
Per me:non tradirlo nonostante tutto,continuare a lavare,stirare, lavorare ecc anche per lui.Non negargli un sorriso, una parola carina una carezza e il conforto quando e' infelice.Non conciarmi come una battona,non sorridere ad ogni uomo che incontro, non parlare di fatti personali con suoi amici e parenti, essere sempre sincera.
Per lui:continuare a chiedermi di fare l'amore con lui anche se ama un'altra, prestarmi la MIA macchina quando faccio il turno di notte, sopportare i miei pianti (perche' non c'e' motivo..)chiudersi in una camera quando la chiama perche' cosi' non ascolto e non soffro, dormire in camere separate perche' senno' lei sta male poverina, intanto quando vogliamo stare assieme lo si puo' fare anche al mattino..
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« Che merda d'uomo... | Messaggio #15 » |
Post n°14 pubblicato il 21 Novembre 2008 da ilpelonelluovo.a
Mi sento un'idiota.So cosa sta facendo e cosa ha sempre fatto di me.Sono una persona intelligente, mediamente colta, ho un buon lavoro leggo, mi informo...eppure lui riesce a fare di me quello che vuole. Il 25 novembre e' la giornata mondiale contro la volenza sulle donne e navigando in rete ho visto che comunque si parla sempre e solo di gravissimi casi di vera infame violenza fisica contro chi non sa o non puo' difendersi; donne picchiate a sangue, stuprate e segregate, bruciate dall'acido o peggio. La violenza psicologica non viene menzionata. La violenza psicologica e' altrettanto meschina e infame e spesso una donna non si rende conto di esserne vittima se non quando e' ormai troppo tardi. I segni non si vedono, non ci sono lividi ne braccia rotte che possono portarti a pensare di andartene o di denunciarlo, che facciano capire anche a chi e' al di fuori delle mura domestiche, che la tua vita e' in pericolo. La tua vita e' in pericolo anche se da fuori i segni non si vedono.La violenza psicologica è la causa di stati depressivi e anche di suicidi, perché la vittima è incapace di reagire, in quanto logorata, e anche se denunciasse la violenza, la legge italiana non ne terrebbe conto senza prove fisiche di lesioni. Ma c'è soprattutto la vergogna di ammettere di essere trattati male, la paura a chiedere aiuto, per non subire un'altra violenza. "Ci sono parole, comportamenti che nessuna legge punisce e che possono uccidere psichicamente una persona o almeno ferirla in modo grave e spesso irreversibile.La provocazione continua, l'offesa, la disistima, la derisione, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, la minaccia, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta, l'isolamento sono alcune forme in cui si manifesta la violenza psicologica. |
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