Agorà Ciminna

Il Venerdì Santo


di Vito PiscitelloPer la pietà popolare; centro di tutta la settimana santa è il Venerdì Santo, considerato il giorno più sacro, con molteplici manifestazioni e funzioni religiose.Nella notte tra il giovedì e il venerdì santo, tre ragazzi della banda musicale, percorrono alcune vie del paese suonando rispettivamente una tromba, un tamburo e la tradizionale "troccula". Tale manifestazione viene chiamata "A Cerca"; attraverso il suono della tromba, i rintocchi del tamburo e il rumore cupo della "troccula", viene così ricordato il momento dell'arresto e dell'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi.Nelle prime ore della mattina, dalla chiesa di San Giovanni Battista ha inizio la processione dei Misteri. Statue a grandezza naturale che rappresentano i cinque misteri dolorosi, sono in aggiunta la Pietà e il Cristo morto. Le sette statue sono state realizzate in cartapesta e legno dal sacerdote ciminnese Sebastiano Cannizzaro nel XVII sec. Il corteo processionale è abbellito da un quadro plastico che rappresenta la Madonna Addolorata e le Veroniche che recano in mano i segni della passione di Gesù. Nella tradizione Ciminnese sono particolari i bambini vestiti da "munacheddi" (suore), da Gesù carico della Croce e da Ecce Homo. A chiudere il corteo la Banda musicale con le marce funebri.Nel pomeriggio intorno alle 14:30 il popolo ciminnese è chiamato a fare memoria delle sette parole di Gesù dette dall'alto della croce prima di morire, nella chiesa di San Giovanni Battista ai piedi del SS Crocifisso Padre di Grazie. Ad ogni parola viene spiegata una breve omelia fatta da un sacerdote "U Priricaturi ra Simana Santa" il predicatore della settimana santa. A conclusione delle sette omelie , nel momento in cui il sacerdote pronuncia le parole che narrano l'istante in cui Gesù morì, i fedeli si inginocchiano, contemporaneamente vengono sparati alcuni colpi di mortaretti seguiti da rintocchi di campana; tutto si conclude con il bacio dei fedeli al SS Crocifisso.A conclussione della giornata alle ore 21:00 circa la commuovente processione dell'Addolorata e del Cristo morto per le vie del paese che termina in piazza Umberto I con la predica.