AGRATIUS

FOGLIOLINA E PETTIROSSO


la fogliolina saltava giùdal ramo dell’albero della vita,non curante di andare incontro alla morte.Il suo disegno di vita era: dal ramo alla Terra... dalle radici al ramo,un Ciclo continuo che si ripeteva dalla nascita.Poi, un giorno d’autunno la piuma di un pettirosso,spinta dal vento veniva giù dal  nido posto tra i rami,ignara, che avrebbe potuto attirare cosi tanta attenzione a quella giovane foglia: che alla vista di quell' incantevole danza veniva rapita.Il giorno seguente, al sorgere del sole quei due occhiettisocchiusi quanto basta per crearne una barriera tra le pupille e la luce accecante del sole ,cercavano il nido, lassù in cima, incastrato bene tra i folti rami.la piccolina guardava e aspettava paziente che un’altra piuma venisse giù,poi, con la sua vocina tremante comincio a gridare:    ma, il vento era lontano quel dì e non potè ascoltare la sua preghiera.I giorni volavano via, si susseguivano uno dopo l’altro formando settimane, mesi.Zitta e sola se ne stava, sola con la sua tristezza  nonostante attorno avesse milioni di foglie. non avere la testa sempre tra le piume!> ridevano... non capivano che in lei si era messo in motoun pensiero un pensiero speciale, evolutivo, che le avrebbe cambiato il destino, l’esistenza:d'essere foglia di un albero di pesco... una delle tante.Poi, una mattina di una delle sue tante primavere il canto di uccellino la svegliò fai cadere una piuma!>-e che te ne fai?-disse!uccellino non rise per rispetto...ma, essendo uno spirito libero e viaggiatore cercò di capire cosa volesse dire, e le chiese: cosa intendi per danza? < danza: è quel movimento soffice soffice che avviene lasciandosi andare nell'aria, danzo sempre quando mi stacco dal ramo, solo che quando lo faccio , non mi vedo, mentre scendo...la paura del vuoto mi fa tremare tanto da chiudere gli occhi,sento soltanto... l'arrivo a terra.Se avessi ali per volare...di giorno viaggerei...e  la notte riposerei sui rami di tutti gli alberi del mondo!>-Giovane amica, io ho le ali, ma, il mio mondo è qui in questo giardino.Sono nato in quel nido lassù... e in quel nido sono nati i miei figli,ho le ali si, ma non sono un uccello migratore, altri lo fanno : si spostanoper trovare zone più calde e abbondanti di cibo dove crescere i loro figli.Qui ho quanto basta per vivere con la mia famiglia,lo scopo della mia vita:  il continuo della mia specie,tenere in vita la vita dei miei antenati...ed i miei figli faranno altrettanto.Ho le ali, sono libero, ma non sono un viaggiatore!Tu non hai ali, ma, hai qualcosa che fa volare ancora più lontano: un sogno!- chiese fogliolina? -Nel tuo caso... il sogno è il desiderio di volare... volare pur restando aggrappata al ramo.-Tante prima di lei erano state foglie di altri alberi diversi tra loro, nelle giornate di  vento venivano  trascinate via,lontano dal piede paterno per concimare e divenire foglie di: pero, di mandorlo, di susino, di arancia, limone, mandarino, pompelmo, melo, ulivo.Alberi che decoravano quell'eden dove fogliolina viveva  le sue stagioni.Un giorno l'uccellino  chiese a fogliolina se volesse conoscere il mare.< il mare?> rispose!Il mare sono tante gocce d'acqua messe insieme, abbracciate l'un l'altra....hai presente la pioggia? < si!>  ecco, la  pioggia è il mare, sono figlia e padre...goccioline d'acqua... fin quando sono in cielo dentro le nuvole e vengono giù scendono separate, quando arrivano a terra si abbracciano tutte formandouna goccia grandissima: il mare!La mattina seguente al sorgere del sole uccellino saltò dal nido e si diresse sul ramo lì dove era attaccata fogliolina con la sua esile gambettaLa poverina per tutta la notte non aveva chiuso occhio,gocce solo gocce abbracciate  l'un l'altra nei suoi pensieri....altre gocce le si riunivano attorno agli occhi...gocce che davano  vita alle sue prime lacrime.Lacrime di gioia... lei,  che solo un giorno prima era soltanto: una delle tante foglie di pesco,ma, solo lei aveva avuto il dono della conoscenza, auto/conoscenza dell'io...contemplando una soffice piuma!_come pretendi di spostarti e rimanere in vita?>  Le gridò una sua vicina di un paio di rami più giù.< noi tutte insieme siamo i polmoni e le narici dell'albero che ci ha dato vita. Abbiamo un ruolo importante in natura: ogni forma di  vita sulla terra dipende da noi!Non ci è dato di pensare ne  di andare quando e dove ci pare,la nostra gambetta è come il cordone ombelicale degli umani,con una piccola differenza:  loro si staccano dalla madre per diventare individui,noi ci stacchiamo dal ramo quando sarà il momento...  in autunno! I nostri antenati sono andati avanti senza il bisogno di sognare.Siamo stati cibo, giaciglio, ombra e riparo per la pioggia,Siamo stati le foglie dell'albero che ha dato origine alla disubbidienza, al peccato, alla vergogna.  Abbiamo vestito... la "Nudità umana!> Nonostante fogliolina  ascoltasse con interesse quelle sagge parole... ogni tanto si perdeva. Il mare: il suo unico pensiero costante!< uccellino dove sei, come una campana risuonava nei suoi pensieri>Di primo mattino uccellino cominciò a svolazzare e a fischiettare dall'alto verso il basso,fino ad  appoggiarsi accanto a lei  e con mezzo sorriso sul becco le disse:< dai bella verdognolaaaa... preparati al decolloooo si volaaaaaaaaa!!!!!!!!!>Con una zampettata staccò fogliolina dal ramo che per gioia e per paura svenne tra le zampe di uccellino. < l'ho uccisa! >  Pensò il pettirosso che cominciò a sbattere le ali come per darle aria, respiro.Non capiva, non sapeva, non credeva ai suoi occhi... poi senti la sua vocina:   < sorreggimi amico mio, tutto corre alla mia vista... le nuvole i rami gli alberi... tutti scappano!>Uccellino allungò il becco e strinse dolcemente fogliolinache a quella presa ebbe sicurezza anche se, ancora tremante, e si avviò correndo contro vento sfiorando le nuvole.Il mare era ancora distante, alla loro vista si vedeva solo uno sfondo azzurro in lontananza.Il cuore di fogliolina batteva forte per l'emozione, non era mai stata così in alto... le nuvole le aveva viste sempre dal basso, e adesso era lì tra quelle forme strane sparse nell'azzurro cielo. Gridava con quel filino di voce, mentre uccellino puntava verso il basso lasciandosi andare con le ali tirate all'indietro per tagliare meglio l'aria e aumentare di velocità.Poi notò all'orizzonte una nave da crociera con tanto di piscina e gli venne l'idea di fare uno scherzo a fogliolina.< Chiudi gli occhi piccola e aprili quando te lo dico io!>Fece un paio di piroette scelse l'angolo  più soleggiato e vi planò delicatamente come lui era solito fare.< ok! Puoi guardare!!!... allora? ... è come lo immaginavi?>Fogliolina aprì le palpebre come se volesse sorseggiare quelle gocce... voleva farle entrare ad una ad una dentro i suoi occhi,e lí, riunirli in un unico grande abbraccio!Il sole era troppo accecante, scagliava raggi sull'acqua e non le permetteva di avere una veduta che andasse oltre un paio di metri, che già per lei erano tanti... erano il mare. É mille volte più grande di come lo immaginavoooo!>Uccellino saltellava e rideva coprendosi il becco con le ali per non farsi notare da quella creaturina che aveva creduto che, quel cucchiaino d'acqua fosse il mare. Adesso, diventava un problema serio spiegarle, che quella era davvero una manciata di  gocce paragonandole all'immenso mare.Uccellino non sapeva che quella mattina le previsioniDel tempo anticipavano una grande burrasca, Ed essendo la strada per il ritorno non poca doveva affrettarsi a ritornare perché i suoi figli avrebbero avuto bisogno del suo aiuto.Fogliolina era intenta a specchiarsi in quello che credeva il mareQuando cominciò ad alzarsi il vento, quanto basta per dare un'immagine di se diversa, da quella che vedeva prima.Quando l'acqua trema.... mi allungo e mi allargo....sembra che danzo, mi gira la testa!>Uccellino non l'ascoltava, sentiva che il tempo stava per cambiare e la cosa lo preoccupava parecchio, ma non sapeva come dirlo a fogliolina, che era tutta presa da quello specchio d'acqua.mangiare e aspettano che porti qualcosa!>bellissimo e magico qui!>.Il forte vento faceva sventolare fogliolina come una bandiera,a lei non dispiaceva quel potente soffio, anzi lo amava,Uccellino come un razzo saliva velocemente in diagonale tenendo fogliolina sotto le piume del petto per non farle vedere il vero mare.Certo, che non glielo avrebbe mai perdonato quello stupido scherzo,e non voleva perdere tempo per darle spiegazioni.chiese ancora fogliolina!>lasciamolo agli umani questo privilegio!ma posso dirti con tutto il rispetto che ti porto: per me l'amicizia é qualcosa di sacro,un sentimento forte che va oltre alle cose della terra.Una volta quando ero ancora un giovane pennutoun anziano uccello mi disse: per far sì che un'amicizia fiorisca e duri anche dopo la morte devi usare un solo ingrediente!qual è? gli chiesiNon chiederlo a me, chiedilo al cuore!Ogni qualvolta che incontri qualcuno gradito alla mentepresentalo al tuo cuore... la mente calcola, il cuore ama.Ed é quello che ho imparato a fare, non ho altri scopi nella vita che: amare!> < Perché...Cos'è giurare? >Sarebbe come mettere tra me e te qualcosa di soprannaturale,chi vuole far credere tassativamente che la propria opinione corrisponde al vero giura, ma tante volte la verità sta a metà strada,al centro di ogni cosa o addirittura all'opposto!>Fogliolina ascoltava  attenta pettirosso, era affascinata da quel suo modo gentile di fare,di farle capire le cose della vita, le ripeteva pettirosso,< la risposta ad ogni  domanda è gia scritta  dentro di noi, dobbiamo  solo avere pazienza di arrivare...a sfogliare la pagina giusta.> < Chi è che ha scritto queste pagine dentro di noi? > Chiese fogliolinama posso dirti che: Le pagine che sfoglierai dentro di te sono state scritte con due tipi  di inchiostro differenti, uno visibile agli occhi l'altro visibile solo al cuore... dipenderà da te darne l'origine.E comunque l'una non esclude l'altra!>< e tu come li vedi?>< Io li vedo con gli occhi, ma qualche volta mi è successodi leggerle anche ad occhi chiusi... Non chiedermi come!>< Alcuni umani chiamano Dio, Colui che ha scritto le loro pagine,altri lo chiamano caso, è questo non fa altro che creare confusioni,dispute, dibattiti, arrivano perfino ad uccidersi tra di loro pur  di far valere la loro idea.Amano così tanto la vita da ucciderla ogni giorno. Uccidono i loro figli, uccidono gli animali, uccidono gli alberi, uccidono tutto ciò ch'è vivo e se potessero...UCCIDEREBBERO ANCHE LA MORTE! Man mano che si avvicinavano al giardino, Il tempo miglioravae il cattivo tempo era rimasto alle loro spalle.Fogliolina pensando alla crudeltà umana, fece tante domande a pettirosso ed ebbe risposte ad ognuna di essa, ma quella che più le premeva e non aveva avuto il coraggio di porre era sull'amore, Troppi pensieri le invadevano la mente e uccellino l'aveva capito, quindi cercava di distrarla. Il giardino era quasi sotto di loro,e tutto era tranquillo da far ritornare il sorriso e la voglia di scherzare a pettirosso.< ci siamo piccolaaaa!!!! Preparati a raccontare la tua bella esperienza alle tue sorelline dubbiose>Pettirosso fermò la sua corsa sul ramo di un susino per poter dare qualche minuto di riposo alle alie, appoggiando fogliolina sul ramo più bello si rese conto che era diversa, che aveva perso un po' di luce.< dimmi piccolina, che hai? sei pallida!>< sento di non avere le forze che avevo stamattina, non mi era mai successo prima di adesso... tu trovi qualcosa da mangiare e mangi, ed é normale, ma io come farò? io mi nutrivo attaccata al ramo. Forse ci siamo fatti prendere dall'euforia senza pensare al dopo, dici che sto per morire?>Uccellino capì che fogliolina aveva ragione, che staccandola dal ramo aveva dato il via alla sua decomposizione, e si sentiva colpevole "lei non poteva saperlo, si sarebbe staccata al momento giusto senza accorgersene in modo naturale, come ho fatto a non pensarci?" Pettirosso aveva sentito dai pennuti anziani qualcosa sulla reincarnazione e cercava di trovare le parole giuste per parlarne a  fogliolina che perdeva vitalità ogni momento che passava.< Si piccola, ci siamo fatti prendere, tu dal desiderio di conoscere e io di accontentarti, ma la colpa é solo mia, tu non potevi sapere.>  balbettò fogliolina < io sapevo, e te lo avevo pure detto, che ogni volta che mi staccavo dall'albero danzavo e chiudevo gli occhi per la paura, lo so abbiamo anticipato la fine, però abbiamo anticipato anche l'inizio, perché io ritornerò e  voleremo ancora, sfioreremo ancora le nuvole tu ed io... e poi giù nel grande mare... me l'hai promesso, o no?> in tutte le sue forme,andremo ancora al mare e in qualsiasi posto tu voglia.Fogliolina sorrise, l'ultimo sorriso fu per pettirosso e a quella promessa che sapeva più di un giuramento... uscita accorata da quel becco dolcissimo, saggio e  fraterno.by Orazio Romeo