Vi parlo di me...

Post N° 41


Per rispondere alla domanda di twiggy lo faccio con un post. E' un episodio che risale a qualche tempo addietro. In uno dei nostri litigi io nn sapevo più che fare o cosa dire. Lei stava male e piangeva. Il vederla piangere mi gettava in un tale stato di frustrazione da farmi sentire una merda, per aver fatto piangere la luce dei miei occhi. In quell'occasione nn seppi fare altro che dire "Amore, ti amo troppo, nn so più che fare. Non posso causarti questa sofferenza, piuttosto faccio le valige e vado via."Questo ho detto come senso di impotenza davanti al suo malessere, causato da me. Ovviamente lei, tempo dopo, ha usato questa frase per rinfacciarmi tutto questo. Ma quella frase l'ho detta per l'immenso amore che provavo per lei. Sicuramente qualcun altro al mio posto avrebbe detto e fatto qualcosa di diverso. Questo è fuori dubbio. Ma io risposi proprio così.Quello doveva essere il campanello d'allarme, che avrebbe potuto suonare per l'eternità, nn l'avrei mai sentito.La seconda questione riguarda i figli. I nostri litigi sono continuati anche dopo la separazione. Ma maggiormente quando io mi sono innamorato della mia attuale compagna. Da allora lei ha smesso di affrontarmi direttamente dicendomi: "Da oggi io farò la madre pietosa con i ragazzi, vedrai se te li metto contro." C'è riuscita in pieno. Solo che ora nn ho più nessuna arma legale per poterla contrastare, in quanto sono i ragazzi che nn vogliono più vedermi nè sentirmi.