Vi parlo di me...

Post N° 53


"Lello, riprendo in mano le redini della mia vita, me ne vado una settimana da Nicola, non cercarmi, non telefonarmi, mi farò sentire io coi bambini. Fai leggere questa lettera a mia madre e fatti aiutare da lei [...] Quando ritornerò, parleremo della nostra situazione, aspettami [...] Inventa tu qualcosa coi bambini [...] " seguiva un decalogo di raccomandazioni per i bambini, sicura che li avrei seguiti alla lettera.Questo, in sunto, il contenuto della lettera.Quello era il fondo? Credevo di si, ma ho imparato che nn c'è limite al peggio.Feci leggere la lettera a mia suocera e al mio vicino di casa (chiamato anche lui in causa). Mia suocera mi abbracciò con le lacrime agli occhi, senza parlare, c'era poco da dire, lei che sapeva già tutto.In fondo, quale miglior regalo di compleanno, che sarebbe caduto proprio quella settimana, per Nicola?Per i miei figli, mi misi la maschera. Inventai una scusa per la madre dicendo che era andata nn ricordo dove a fare nn ricordo cosa. Non ricordo quella settimana, l'ho vissuta come avvolto nella nebbia, ricordo che accompagnavo i bambini a scuola, mia suocera veniva a casa a preparare pranzo e cena.Lei chiamava regolarmente i bambini, nn le ho mai parlato.Le scrissi una lettera di risposta, accanto alla sua. "[...] nn ho bisogno di chiamare a testimoni uomini o Dei per dirti quanto ti ho amata, ho calpestato la mia dignità per te, ho messo da parte il mio orgoglio, e tu sai quanto sono orgoglioso. Credevo di meritarmi altro, nn questa tua fuga vigliacca. Al tuo ritorno nn mi troverai. Se vuoi parlarmi, rivolgiti al mio avvocato".La domenica successiva accompagnai Pierino ad un torneo di tennis, lei tornò e mi chiamò. "Lello, non mi hai aspettato, volevo parlare con te" "Non ho niente da dirti, parla col mio avvocato" "Va bene, parleremo tramite avvocato allora".Riportai Pierino a casa di mia suocera. Nel pomeriggio li portai in salotto, me li sedetti vicino e gil parlai: "Amori miei, le cose con vostra madre nn sono andate come avrei voluto. Io e lei nn andiamo più daccordo ed è per questo che il vostro papà dovrà lasciare di nuovo casa. Ma tra me e voi nn cambierà niente, vi amo più della mia vita e nn ci sarà mai nessuno che ci dividerà. Pierino, quel'è la cosa che nn devi dimenticare mai?" "E' l'amore mio per te, papi" "Bravo tesoro mio". Cercai di nn piangere. Vincenzo piangeva, Pierino nn aveva capito molto, era ancora euforico per il torneo di tennis che aveva giocato al mattino. Li salutai, salutai mia suocera. Ancora una volta mi chiusi una porta alle spalle.