Vi parlo di me...

Post N° 63


All'uscita trascorravamo il pomeriggio sulla veranda della palestra, davanti a uno dei panorami più belli del mondo. Si chiacchierava fino a quando il sole nn tramontava. Erano due universi che si stavano incontrando, cercavamo di riconoscerne la frontiera. Io le raccontai della mia vita, di quello che era stata la mia famiglia, i miei figli, mia moglie. Capisco che chiunque mi avesse sentito parlare così, avrebbe pensato che fossi ancora innamorato di mia moglie. Ma ho semplicemente cercato di essere il più sincero possibile. Le ho detto quanto l'ho amata, quanto era importante per me, ma che era finito tutto, nel peggiore dei modi, nel modo più vigliacco possibile. Capisco anche che 23 anni di vita insieme nella quale si è condiviso tutto, nn si cancellano con un colpo di spugna, purtroppo, ma stavo lasciandomi quella storia alle spalle, definitivamente. Lei, dolcissima, mi ascoltava. Poi ha cominciato a raccontarmi della sua vita. So quanto si possa far male a una persona, anche nn colpendola fisicamente. Nunzia questo l'aveva subìto fino a quando la sua coscienza e quel pò di amor proprio che le era rimasto, nn l'aveva portata alla ribellione, prima interiore, poi esplosa come un colpo di cannone, in una famiglia che, all'apparenza, nn aveva nessun problema. Era riuscita ad ottenere la separazione, avendo tutti contro, familiari e figli compresi (tranne Paolo, che è sempre stato dalla sua parte). Ma era decisa e determinata a porre fine a quella sofferenza infinita. Dalla separazione ne è uscita distrutta psicologicamente, con conseguente stato depressivo. Con l'aiuto di una psicologa ha dovuto ricostruire tutta la sua personalità, che era stata completamente annullata. Quando l'ho conosciuta era ancora in terapia.