Vi parlo di me...

Post N° 64


Sembrava che avessi fatto un capitombolo. Conoscere Nunzia e innamorarmi di lei fu tutt'uno. Ci piaceva stare insieme il pių possibile: dopo la palestra, dopo che avevo riportato i miei figli a casa, la passavo a prendere e andavamo a fare una passeggiata sul lungomare, approfittando delle tiepide serate primaverili. Alla fine di una di queste passeggiate, dopo una mia, solita, chiacchierata, ci rimettemmo in macchina "...ma prima voglio un bacio". Fu un bacio dolcissimo, ma soprattutto desiderato. Ci guardammo, finalmente nn trovai le parole, ma Nunzia le lesse nei miei occhi. La accompagnai a casa e presi la strada di casa mia. Mi raggiuse un messaggio "Ti amo".Dormire? Forse mi addormentai, ma nn riuscivo a togliermi dalla testa i suoi occhi e il sapore delle sue labbra.I giorni che seguirono furono meravigliosi, andavamo dappertutto con la moto. Alla fine di Maggio organizzammo una giornata a Positano, lei nn c'era mai stata. Positano č una bomboniera e i negozietti che si affacciano sulla marina sono da visitare uno a uno. I colori e i profumi che si incontrano lungo le viuzze sono inebrianti e noi li respirammo tutti. Passammo la giornata sulla spiaggia a prendere il sole come due lucertole, c'era tanta gente intorno a noi, soprattutto stranieri, in assoluto relax. Fu dura riprendere la strada di casa, ma i negozietti ce li riguardammo tutti. A Nunzia piacque una camicetta di jeans, gliela regalai come ricordo di quella bellissima giornata. Mi disse che era la prima volta che comprava qualcosa senza la compagnia della madre, nn poteva farmi che piacere. Le chiesi "Vuoi vedere casa mia? E' bellissima, sembra la reggia di Caserta". "Ok. Andiamo". Quella volta nn andai piano, ma spinsi la mia moto come quella di Valentino Rossi.