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Post N° 90


Riporto un articolo in prima pagina di libero e i relativi commenti.Affido, madre risarcisce figlio  Impedisce all'ex marito di trascorrere una vacanza col figlio e la Corte d'appello la condanna a pagare 650 euro per il piccolo e 350 per l'ex coniuge. Che ne pensi?   di Marcella GaudinaDovrà risarcire sia l'ex marito che il figlio per non aver permesso all'ex coniuge di tenere con sé il figlio minorenne.Così la Corte di Appello di Firenze, dietro istanza degli avvocati Iacopo Tozzi e Marco Antonio Vallini dello studio legale Cnttv, ha condannato una madre a pagare 650 euro al figlio (da depositare con libretto vincolato a favore del ragazzo) e 350 euro di euro all'ex marito e l'ha ammonita al rispetto del provvedimento che stabilisce i rapporti genitori/figlio. Una sentenza questa che per la prima volta vede la Corte applicare l'articolo 709 ter del codice di procedura civile, introdotto nel 2006 dalla legge sull'affidamento condiviso. Articolo che prevede che il genitore che non rispetta i provvedimenti del Giudice possa essere sanzionato e condannato a corrispondere, a titolo di risarcimento danni, una somma a favore del figlio e dell'altro genitore, oltre che condannato ad una pena pecuniaria a favore dello Stato. Un provvedimento questo che cambia i rapporti spesso conflittuali tra ex coniugi: ora impedire all'altro genitore di vedere il figlio, strumentalizzando il minore per fare "dispetto" all'ex consorte, oppure non tenerlo presso di sé quando è previsto dal Tribunale, può significare ogni volta essere sanzionati al pagamento di una somma a favore del figlio, dell'ex coniuge e dello Stato, oltre che subire un ammonimento. E non è tutto. Con questa sentenza viene riconosciuto un danno per il padre, ma anche per il figlio. La donna infatti è ritenuta colpevole, secondo il giudice, perché ha impedito al ragazzo e al padre di trascorrere dei giorni assieme come stabilito dalla sentenza di divorzio. Il provvedimento della Corte di Appello è chiaro: "la condotta della donna costituisce violazione delle statuizioni espresse dal Tribunale e questo arreca implicitamente danno alla corretta crescita della personalità del minore, ledendo altresì il diritto del padre al rapporto con il figlio". E tra i blogger c'è chi applaude a questa sentenza che punisce una madre che si è dimostrata non corretta nei confronti dei diritti del suo ex marito e di suo figlio. "Son ben felice - si legge nel blog Agorà di Cloro - che questa mammetta sia stata condannata da un giudice, che forse è il minore dei mali, perchè il genitore offeso (leggasi preso per il culo) probabilmente sarebbe stato ancora più duro. Non è una novità che la separazione arma le mani delle donne il più delle volte, che diventano dei killer del portafoglio del marito, del suo presente, una ipoteca del suo futuro, scellerate danneggiatrici egoiste della quiete dei minori che altro non posson fare che guardare increduli e spaventati sì tanta stronzaggine ed odio". Invece sul blog Qui diemme c'è chi è convinto che quando due genitori si separano è la donna ad aver la vita più difficile. "Continuo a pensare che nella stragrande maggioranza dei casi il padre separato non mantenga - se mai l'ha avuta - la capacità di essere genitore. Padri che non si assumono alcun compito genitoriale, alcun ruolo educativo, alcuna responsabilità formativa: danno il tempo che possono, quando possono e se sono di buzzo buono, danno i soldi che gli avanzano, se gli avanzano, quando gli avanzano. E se sono di buzzo buono. Non sia mai che alla ex avanzi un centesimo. E non sia mai che possa rifarsi una vita. Non parliamo poi delle visite. Se una madre ha un problema, deve fare i salti mortali per sistemare il figlio in sua assenza. Se lui ha un impegno, fa una telefonata e dice «Non vengo», e per lui il problema finisce lì: quello che va all'aria è l'impegno di lei. Naturalmente il padre è adorato dai figli: papà non rompe, con lui non bisogna lavarsi, non bisogna fare i compiti, si pranza con biscotti, cioccolate e caramelle, massimo da Mac Donald, la mamma è di una noia mortale! E poco importa se il figlio non ha le scarpe, e il padre spende una cifra equivalente in luna park".