Post n°36 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da SaphiraDragon
sai UOMO questo non è un blog come gli altri qui c'è CUORE e ANIMA quindi vedi di non leggerlo con superficialità o usarlo come parcheggio di avator linkabile - ... ci rendiamo conto che non è facile capire o sapere il motivo del perchè facciamo queste pagine ma essendo il blog di un tredicenne ed una vecchia signora vi chiediamo RISPETTO.
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Post n°35 pubblicato il 16 Ottobre 2010 da SaphiraDragon
Oggi Eragon ha ricevuto il primo livello Reiki da Saphira [sono Master Usui Karuna Tibetana] ma cos'è il reiki? (il simbolo qui sotto è quello che viene dato al primo livello, ma diviene solo attivo dopo che il Master lo ha attivato con un rituale nel terz'occhio - cuore e anima del suo "allievo"]
Prima di parlare del Reiki, è importante comprendere in quale ordine di idee esso si inserisce, e secondo quali principi si regola. Sarebbe forse un poco strano parlare immediamente di “energia” per noi occidentali che di tale conoscenza abbiamo fatto tesoro più nei testi e nelle ricerche esoteriche che nella vita quotidiana. Il Reiki invece, soprattutto nel suo aspetto del Primo Livello, è assolutamente indicato per tutti e per la vita quotidiana, senza alcun mistero di sorta o di pratica riservata a pochi. Ma andiamo per gradi. Il sistema di riferimento del Reiki è il concetto di energia e di chakra. Vediamo l’essere umano, per un attimo, non solo come insieme di pelle muscoli, ossa e quant’altro, ma come insieme di canali energetici, e alcuni centri principali. Tali centri fondamentali sono i chakra. Comunemente se ne indicano sette, ma in realtà sono migliaia. Ad ogni chakra corrisponde un luogo fisico nel corpo, e una certa caratteristica (per es. nel chakra del cuore si depositano i segni sia della gioia che del dolore; e quindi, se una persona ha vissuto eventi particolarmente traumatici, tale chakra sarà segnato). Il Reiki lavora in modo specifico sui chakra definiti “superiori”, perché si trovano nella metà alta del corpo; dal cuore alla gola, alla fronte alla sommità del capo. Attraverso le “Attivazioni”, l’energia viene fatta fluire attraverso i canali e i chakra, ed essi vengono liberati e puliti, con una conseguente azione di armonizzazione. Cosa intendo per armonizzazione? Ecco questo è un punto importante, perché spesso se ne parla ma il concetto non è chiaro. Armonizzare non significa ristabilire solo un equilibrio che per vari motivi può essere stato compromesso, ma significa anche iniziare un processo di purificazione (un po’ come se decidessimo di metterci a dieta e disintossicarci). Accade esattamente questo. Attraverso il Reiki il nostro corpo riceve la possibilità di purificarsi – anche sul piano fisico – di equilibrarsi – dove c’è carenza di attività essa viene ripristinata, dove c’è un eccesso viene lentamente sciolta. Ovviamente, se abbiamo un problema specifico, che deriva da una situazione magari protratta per anni, non potremo risolverlo in pochi secondi: ma potremo iniziare un cammino che pian piano , e se lo vogliamo, ci metterà in grado di superarlo. E’ importante far notare che in Oriente questi concetti sono assolutamente la norma, all’interno delle discipline mediche antiche. L’Ayurveda ma anche lo stesso Shiatsu pensano in questo modo alla malattia e la curano valutando questi principi. Il Reiki si differenzia da queste tecniche perché non è un sistema di medicina, ma un sistema di purificazione e amplificazione della nostra consapevolezza. Prendendo sempre più coscienza di come siamo, sui vari piani che non sia solo quello fisico, comprendiamo noi stessi da un punto di vista più ampio e consapevole. Reiki è una parola giapponese che significa Energia Vitale Universale e nasce dall’unione di due concetti: Rei che possiamo definire come Forza Spirituale e che contiene gli ideogrammi che in giapponese significano Pioggia , Bocche e Fare sacrifici. KI che è un concetto fondamentale nella medicina tradizionale cinese e nelle arti marziali e che possiamo tradurre come Energia che scorre nel Corpo o Forza Interiore. Qui ritroviamo l’ideogramma che rappresenta la pioggia insieme ad un altro che significa Chicco di Riso. che viene utilizzata per definire sia la disciplina o la pratica che l’energia utilizzata.
Il Reiki è definito dai suoi cultori il metodo di guarigione naturale del dott. Usui, originato in Giappone da Mikao Usui Sensei e introdotto in Occidente dalla signora Hawayo Takata. Si tratta di una disciplina mente-corpo che si occupa del riequilibrio energetico e della guarigione fisica e mentale di chi lo pratica, ma rappresenta anche un percorso di crescita personale e di evoluzione spirituale. Il Reiki nella sua sostanza è una disciplina semplicissima: appoggiare le mani e lasciar fluire liberamente l’energia di guarigione con cui siamo stati messi in contatto da un Maestro dopo l’iniziazione. Nessuna sovrastruttura, nessuna ritualità inutile, nessun bisogno di esserci portati o di dover possedere poteri o altro, nessuna necessità di aderire o di rinnegare le proprie credenze religiose, etiche o politiche, ma una connessione diretta con l’ energia vitale universale, una connessione che si sperimenta immediatamente e chiaramente attraverso i nostri sensi (tatto soprattutto, ma anche vista, udito e odorato) dopo aver preso la prima iniziazione di Reiki. Le iniziazioni vengono date durante un seminario, che in genere dura tre giorni. Il Maestro mediante un semplice rituale, riapre i canali nei quali scorre l’energia, rimuove una serie di blocchi energetici che impediscono uno scorrimento libero dell’energia e mette in contatto l’energia personale dello studente (Ki) con l’energia universale, (Rei) solitamente mediante una iniziazione divisa in quattro fasi nell’arco di tre giorni. Quando i blocchi energetici vengono rimossi, nella persona iniziata avvengono una serie di processi naturali che lo armonizzano favorendo il suo sviluppo spirituale ben correlato con la sua realtà materiale. Già dalla prima fase del seminario lo studente di Reiki riesce a percepire l’energia che fuoriesce dalle mani, con diverse sensazioni a seconda della persona stessa, e può percepire il livello energetico, eventuali dolori o disturbi della persona che sta trattando, nonché sensazioni, intuizioni, perfino visualizzazioni. Una volta concluso il seminario di 1° livello, lo studente di Reiki, per tutta la vita, sia che smetta e ricominci, avrà la possibilità di canalizzare energia di guarigione. Quando vuole ricominciare basta riappoggiare le mani e l’energia fluirà liberamente. Una volta aperti i canali energetici non si richiudono più e la connessione con l’energia universale rimane attiva per tutta la vita (c’è chi sostiene anche di più). La bellezza del Reiki sta proprio in questa estrema semplicità: il Reiki, per chi lo pratica, funziona subito.
SONO GRADITE TESTIMONIANZE .... |
Post n°34 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da SaphiraDragon
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Post n°33 pubblicato il 28 Settembre 2010 da SaphiraDragon
invece troverai me e come vedi Eragon ha Saphira Spirith ha Piccolo Fiume --- una citazione che mi appartiene: Avevo aspettato a lungo di correre libero, ma quell'addio fu più doloroso di quanto avessi immaginato. Non dimenticherò mai quel ragazzo [Piccolo Fiume], e come riconquistammo la nostra libertà insieme. (Spirit)
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Post n°32 pubblicato il 28 Settembre 2010 da SaphiraDragon
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Inviato da: marxiello_m
il 11/06/2011 alle 11:14
Inviato da: gretagauss0
il 23/10/2010 alle 02:50
Inviato da: cavaliere.dei.draghi
il 11/10/2010 alle 11:49
Inviato da: potreiesserete
il 11/10/2010 alle 10:06
Inviato da: gretagauss0
il 06/10/2010 alle 13:18