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Post n°11 pubblicato il 05 Settembre 2010 da SaphiraDragon
La sera prima di partire, Eragon andò in una piccola radura nella foresta e chiamò il drago col pensiero. Dopo un istante, scorse un puntino lontano nel cielo scuro. Il drago scese in picchiata verso di lui, frenò all'improvviso e rimase sospeso sulle chiome degli alberi, Eragon udì il basso sibilo dell'aria contro le sue ali. La creatura calò in lente spirali e atterrò alla sua sinistra con un tonfo discreto, agitando le ali per recuperare l'equilibrio. Eragon dilatò la mente, non ancora del tutto abituato a quella strana sensazione, e disse al drago che stava partendo. Il drago sbuffò, irrequieto. Il ragazzo cercò di calmarlo con un'immagine mentale rassicurante, ma il drago frustò l'aria con la coda, insoddisfatto, Eragon gli posò una mano sulla spalla, sforzandosi di emanare pace e serenità. Le squame si gonfiarono sotto le sue dita. Una sola parola risuonò nella sua mente, limpida e profonda.
Eragon. |
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