Non ci sono ormai più dubbi, o quasi. Martedì la Polisportiva Certaldo detterà la condizione fondamentale per poter far partire il torneo carioca: certificato medico per ogni giocatore iscritto alla competizione sportiva sul tavolo, altrimenti il diretto interessato non potrà giocare.Anche in queste ore i dirigenti della Polisportiva Certaldo stanno annunciando a giocatori e dirigenti questa decisione.Il consiglio della Polisportiva Certaldo ha deciso quindi giovedì 23 maggio la necessità di presentare il certificato medico. I motivi di questa scelta saranno probabilmente illustrati nella riunione di martedì 28 maggio alle 21.30.Una patata bollente ormai, quindi l'ennesima sul Torneo che per l'edizione numero 34 sembra veramente stregata.E alla domanda più gettonata del momento, si gioca o non si gioca, la risposta non c'è, almeno fino a martedì. Cosa accadrà? Società e sponsor che hanno messo soldi sul piatto, maglie già comprate e parole strappate sulla fiducia. Un giro di denaro importante che adesso è un bivio. Aspettare ancora qualche settimana e i certificati e poi dare lo start? Oppure salta tutto ?Prima tutte le polemiche legate ai costi per l'iscrizione e le contestazioni legate a una organizzazione che nel corso degli anni, anzichè aprire le porte ai giovani e a nuove idee, si è messa a sedere con la consapevolezza di avere fra le mani un gioco duraturo nel tempo perchè contrassegnato dalla passione di centinaia di ragazzi e persone affezionate al campo di via Carlo Marx.Ma le generazioni, così come quelle che per oltre 30 anni hanno organizzato il torneo cambiano e all'orizzonte occorre cogliere le sfide, saper ascoltare e alla fine serrare le fila. Esemplare quanto chiaro, l'esempio sulle coppe, che negli ultimi 6 anni, come una vera e propria scala è andato decrescendo, un po' come il declino di questo torneo, in termini organizzativi.Le squadre, probabilmente anche quest'anno, sarebbero state disposte a versare la caparra di 400 euro + 50 d'iscrizione, se dall'altro lato vi fosse stata una risposta chiara sul tavolo in merito al pacchetto di idee e supporto che potesse fornire l'organizzazione. Ma le parole "ci ritroviamo tutti a settembre per parlare del torneo" hanno avuto nel corso degli anni solo una caduta in un baratro che non fa eco.Adesso però l'eco e il vento della polemica è arrivato pesantemente sul tavolo del Torneo Carioca e per il 2013 una soluzione chiara e condivisa non sembra esserci.Come reagiranno le squadre alla richiesta del certificato medico? Questo non è dato sapere, occorrerà aspettare fino a martedì 28 maggio alle 21.30 quando tutti i dubbi saranno sciolti.
CARO IL MIO CERTIFICATO MEDICO, SENZA DI QUELLO NON POSSO GIOCARE
Non ci sono ormai più dubbi, o quasi. Martedì la Polisportiva Certaldo detterà la condizione fondamentale per poter far partire il torneo carioca: certificato medico per ogni giocatore iscritto alla competizione sportiva sul tavolo, altrimenti il diretto interessato non potrà giocare.Anche in queste ore i dirigenti della Polisportiva Certaldo stanno annunciando a giocatori e dirigenti questa decisione.Il consiglio della Polisportiva Certaldo ha deciso quindi giovedì 23 maggio la necessità di presentare il certificato medico. I motivi di questa scelta saranno probabilmente illustrati nella riunione di martedì 28 maggio alle 21.30.Una patata bollente ormai, quindi l'ennesima sul Torneo che per l'edizione numero 34 sembra veramente stregata.E alla domanda più gettonata del momento, si gioca o non si gioca, la risposta non c'è, almeno fino a martedì. Cosa accadrà? Società e sponsor che hanno messo soldi sul piatto, maglie già comprate e parole strappate sulla fiducia. Un giro di denaro importante che adesso è un bivio. Aspettare ancora qualche settimana e i certificati e poi dare lo start? Oppure salta tutto ?Prima tutte le polemiche legate ai costi per l'iscrizione e le contestazioni legate a una organizzazione che nel corso degli anni, anzichè aprire le porte ai giovani e a nuove idee, si è messa a sedere con la consapevolezza di avere fra le mani un gioco duraturo nel tempo perchè contrassegnato dalla passione di centinaia di ragazzi e persone affezionate al campo di via Carlo Marx.Ma le generazioni, così come quelle che per oltre 30 anni hanno organizzato il torneo cambiano e all'orizzonte occorre cogliere le sfide, saper ascoltare e alla fine serrare le fila. Esemplare quanto chiaro, l'esempio sulle coppe, che negli ultimi 6 anni, come una vera e propria scala è andato decrescendo, un po' come il declino di questo torneo, in termini organizzativi.Le squadre, probabilmente anche quest'anno, sarebbero state disposte a versare la caparra di 400 euro + 50 d'iscrizione, se dall'altro lato vi fosse stata una risposta chiara sul tavolo in merito al pacchetto di idee e supporto che potesse fornire l'organizzazione. Ma le parole "ci ritroviamo tutti a settembre per parlare del torneo" hanno avuto nel corso degli anni solo una caduta in un baratro che non fa eco.Adesso però l'eco e il vento della polemica è arrivato pesantemente sul tavolo del Torneo Carioca e per il 2013 una soluzione chiara e condivisa non sembra esserci.Come reagiranno le squadre alla richiesta del certificato medico? Questo non è dato sapere, occorrerà aspettare fino a martedì 28 maggio alle 21.30 quando tutti i dubbi saranno sciolti.